General Motors è tornata sul tetto del mondo. Chi l’avrebbe mai detto soltanto due anni fa, nel pieno della crisi dell’industria auto americana con la stessa GM e Chrysler sull’orlo del fallimento e salvate soltanto grazie all’intervento governativo? E invece, in appena 24 mesi, il Gruppo di Detroit è tornato ad alzare la voce recuperando il terreno perduto e riconquistando quella leadership mondiale che Toyota gli aveva strappato alla fine del 2008 dopo un predominio assoluto durato la bellezza di 77 anni.
Nel 2011 GM ha immatricolato globalmente 9,026 milioni di veicoli, il 7,6% in più rispetto al bilancio precedente, trainata soprattutto dai suoi mercati principali, Cina (2,5 milioni di unità) e America (2,5 milioni). Avanza anche il Gruppo Volkswagen, dal terzo al secondo posto, dopo aver chiuso l’anno in crescita dell’11% a 8,16 milioni di unità. Per onore di cronaca, va detto che lo scettro mondiale di GM non è ancora ufficiale. Si attendono infatti i risultati del Gruppo Toyota (arriveranno probabilmente la prossima settimana), ma l’incoronazione GM è soltanto una formalità considerando che le ultime proiezioni attribuiscono a Toyota meno di 8 milioni di esemplari dopo che ha archiviato i primi nove mesi in calo dell’8,8% a 5,77 milioni di vetture.
È giusto ricordare che la Casa nipponica è stata fortemente penalizzata da eventi naturali e straordinari come il terremoto giapponese dell’11 marzo e le devastanti inondazioni in Thailandia. Com’è giusto ricordare che alcuni analisti contestano la scelta di GM di inglobare nel totale vendite anche le unità distribuite dalla joint venture cinese con Wuling, nella quale Detroit non ha una quota di maggioranza. Senza dimenticare che a breve il Gruppo VW dovrebbe assorbire anche le consegne delle società truck Man e Scania (il loro contributo supererebbe i 200 mila veicoli).
Soddisfatto il Presidente del Gruppo General Motors, Dan Akerson, che in ogni caso non dà grandissima importanza ai volumi di vendita preferendo concentrarsi sui profitti (in ripresa). In effetti, negli anni immediatamente precedenti al 2008 (quando ha perso la leadership) GM batteva tutti per numero di veicoli, ma soffriva terribilmente il costante calo degli utili e del fatturato. La notizia della riconquista della vetta mondiale ha agevolato gli scambi a Wall Street con il titolo salito a quasi 25 dollari.