Ampiamente sollecitato da politici, imprenditori e sindacati, il Governo Monti avvia il pressing su Fiat dopo la decisione del Lingotto di non portare avanti (o comunque di ridimensionare pesantemente) il piano Fabbrica Italia. In una nota ufficiale diramata ieri pomeriggio, l’esecutivo ha annunciato per sabato prossimo alle 16 un vertice a Palazzo Chigi al quale parteciperanno lo stesso Premier Mario Monti, i Ministri di Lavoro e Sviluppo Economico, Elsa Fornero e Corrado Passera, e ovviamente il top management del Gruppo, il Presidente John Elkann e l’Amministratore Delegato Sergio Marchionne, appena rientrato a Torino da Detroit.Il manager italo-canadese spiegherà a Monti e ai Ministri le motivazioni che lo stanno inducendo a rivedere i programmi di investimento in Italia alla luce della grave crisi che ha fatto precipitare il mercato ai livelli degli anni settanta. John Elkann, che ha precisato non trattarsi di vera e propria convocazione, ma soltanto di un normale incontro uguale ad altri già avvenuti in passato, ha intanto ribadito la piena fiducia della famiglia Agnelli nell’operato di Marchionne e ha replicato alle accuse rivoltegli negli ultimi giorni dal patron della Tod’s, Diego Della Valle.