Sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Interno, LoJack Italia, leader nel recupero e nel rilevamento di beni rubati, ha elaborato il Dossier annuale sui furti d’auto 2012 dal quale si evince che lo scorso anno, invertendo una tendenza decennale, il numero dei furti d’auto nel nostro Paese è tornato a crescere (+1,84%). È dunque evidente che, a fronte di un mercato in forte crisi tanto da aver fatto capolino per la prima volta la parola “demotorizzazione”, c’è un’industria collegata alle quattro ruote che non conosce pause e che sembra trovare nuove risorse per alimentarsi proprio in questa fase di vendite al ribasso. L’indice di disoccupazione sempre più elevato (soprattutto tra i giovani) e la crescente diffusione di tecniche e modalità criminali sempre più ingegnose sono tra i motivi alla base della rinnovata crescita dei furti. Al fatto che nel 2012 sono state 316 le vetture rubate ogni giorno (6 in più rispetto al 2011, praticamente una ogni 5 minuti) si aggiunge la preoccupante tendenza (già in atto da anni) del calo nei ritrovamenti dei veicoli rubati: dai circa 130 mila del 1990 si è passati ai 123 mila del 2000 fino ai 58 mila del 2010 e ai 51 mila del 2011 per giungere al minino storico dello scorso anno di 49 mila. Per non parlare dei veicoli spariti letteralmente nel nulla. cresciuti da 62.026 a 65.879 perché i topi d’auto si avvalgono ormai di sistemi sempre più sofisticati e tecnologici e perché le organizzazioni criminali sono capaci di creare network efficaci di commercio internazionale che movimenta centinaia di migliaia di vetture sull’intero territorio europeo. Un fenomeno sociale, quello dei furti d’auto, che vede purtroppo l’Italia ai vertici della classifica continentale insieme a GB e Francia. Eppure, come ricordato dall’Amministratore Delegato, Maurizio Iperti, LoJack Italia è riuscita nel 2012 (in sinergia con le Forze dell’Ordine) a recuperare il 90% dei veicoli rubati equipaggiati con i dispositivi LoJack nelle 48 ore successive al furto supportando al meglio l’attività di Polizia e Carabinieri. Ma veniamo nel dettaglio all’analisi regionale e cittadina dei furti. Tra le regioni più colpite da questa piaga, gli aumenti più rilevanti del 2012 si sono verificati in Campania, Calabria, Abruzzo, Sicilia e Toscana, mentre la morsa criminale si è attenuata in Liguria, Puglia, Sardegna e Piemonte. L’oasi felice per i topi d’auto si conferma la Campania con 22.350 episodi (1.404 in più rispetto al 2011) e non bisogna dimenticare che nella stessa Campania e in Puglia non si tiene conto di un dato sommerso, quello dell’estorsione che prevede il pagamento di un riscatto da parte di chi ha subito il furto per riottenere l’auto. Per quanto riguarda le città, Roma conserva il suo ruolo di Capitale anche in questo ambito con quasi 19 mila furti, seguita nell’ordine da Napoli, Milano, Catania, Bari, Torino e Palermo. La palma delle province meno colpite è da assegnare a pari merito a Belluno ed Aosta. La Fiat Panda, infine, è la vettura “preferita” dai topi d’auto con 11.004 esemplari rubati lo scorso anno (quasi il 10% del totale). La top ten di questa speciale classifica è completata, nell’ordine, da Punto, Uno, 500, Ypsilon, Fiesta, Golf, ForTwo Coupé, Corsa e Grande Punto.