Auto: Unrae, senza interventi su pressione fiscale saldo 2013 negativo

unrae”Continua ormai da 38 lunghi mesi il segno negativo del mercato, nonostante il risultato del mese di luglio, confrontato con l’anno precedente, sia stato supportato da una giornata lavorativa in piu’ e dal risultato gia’ critico del luglio 2012 che registro’ un -20,8%”. Questo il commento di Massimo Nordio, presidente di Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia, ai dati sulle immatricolazioni auto di luglio. ”Dobbiamo quindi guardare avanti e continuare a stimolare l’attenzione del Governo sull’importanza dell’intera filiera automotive (72,7 miliardi di euro di contributo all’Erario nel 2012, pari al 17% del totale delle entrate fiscali) ed, in particolare, sul sostegno che le case estere danno alla componente distributiva, rappresentata dalle reti di vendita e di assistenza che contano 15.280 imprese e che danno lavoro a 132.000 persone, generando un fatturato da 50 miliardi di euro. Va ricordato anche il contributo che le case estere forniscono alla componentistica italiana assorbendo ormai il 60% del loro fatturato, con evidenti benefici in termini di gettito Iva e mantenimento dei livelli occupazionali. Infine, dobbiamo continuare a ricercare insieme alle altre componenti associative – ha sottolineato Nordio – una posizione comune capace di dar piu’ forza a questi messaggi”. ”Secondo l’Unrae, – prosegue la nota – sulla base delle ultime previsioni del nostro Centro Studi, a fine anno il mercato dell’auto si posizionera’ leggermente al di sotto di 1,3 milioni di immatricolazioni, segnando un calo vicino all’8% rispetto ai risultati gia’ critici del 2012”. ”Le prospettive non sono certo rosee, – conclude Nordio – infatti, secondo quanto affermano i principali Istituti economici l’uscita dalla recessione sara’ lenta e progressiva, e condizionata dalle forti difficolta’ occupazionali del Paese. Se non si dovesse intervenire a livello governativo per il rilancio dell’economia, il mercato auto vedra’ nel 2014 un incremento di domanda su livelli ancora molto deboli e decisamente inferiori al dato 2012, che registro’ una flessione del 20% a 1,4 milioni di autovetture vendute’

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