Il Gruppo PSA ha ufficialmente confermato le trattative in atto con la partner cinese Dongfeng Motor e un possibile aumento di capitale funzionale all’ingresso di nuovi azionisti. I negoziati con Dongfeng sono però ancora nella fase preliminare e gli esiti non sono così scontati. Secondo gli analisti, l’apertura ai nuovi soci si concretizzerà nell’ingresso nel capitale PSA della stessa Dongfeng e dello Stato francese con una quota del 20% ciascuno. Se così fosse (pare che Parigi sia disposta ad “accettare” i cinesi, ma non permettendo loro di salire fino al 30%) si arriverebbe ad una svolta clamorosa con l’azionista di riferimento (la famiglia Peugeot) che scenderebbe fino al 15% perdendo lo status di principale azionista. L’incremento del capitale dovrebbe aggirarsi su 3,5 miliardi di Euro e PSA sta studiando con Dongfeng nuovi progetti industriali e commerciali che darebbero l’opportunità anche di rinforzarsi nei mercati emergenti del Sud-Est asiatico e del Sud America. I vertici del Gruppo francese (che dal 2014 sarà guidato da Carlos Tavares) hanno inoltre deciso di svalutare gli asset della divisione automotive per 1,1 miliardi di Euro causa l’impatto negativo dei mercati auto e lo sfavorevole contesto valutario in Russia ed America Latina. La Casa ha però specificato che la svalutazione non comporterà un peggioramento dei conti finanziari.
Nello stesso tempo, il Gruppo PSA ha annunciato sviluppi anche sul fronte dell’alleanza con General Motors. I due colossi hanno ridimensionato le previsioni sulle sinergie, attese ora a 1,2 miliardi di dollari entro il 2018 contro i precedenti 2 miliardi. Si volatilizza uno dei pilastri dell’accordo che ha portato GM a detenere una quota del 7% di PSA, vale a dire lo sviluppo di una nuova piattaforma per modelli di segmento B (progetto che PSA porterà avanti da sola). PSA e GM hanno però rilanciato anticipando la collaborazione su una nuova generazione di veicoli commerciali di segmento B da introdurre nel 2016, mentre le intese a livello di produzione consentiranno all’impianto di Sochaux di ospitare un futuro crossover. La stessa GM, se PSA dovesse davvero accogliere l’arrivo di Dongfeng e dello Stato, vedrebbe la sua partecipazione ridursi al 5%.