Tempi & Tempari

Una delle tante e notorie caratteristiche del sistema Italia è costituita dalla ricerca di soffiare ed alimentare “vento” su fatti e circostanze aventi quale terminale la riduttiva tentazione di brevettare la paternità della solita acqua calda.  E quindi perchè mai tutto ciò non dovrebbe ricalcare anche la tematica dei tempi di manodopera per le operazioni di sostituzione e ripristino di parti di autoveicoli danneggiati? Come ben noto, nel recente passato qualche attore di mercato ha già tentato di percorre questa strada, utilizzando temerariamente l’ausilio della legge. Tutti noi, attori di mercato, sappiamo come l’allora imprudente tentativo legale venne – di fatto e di diritto – rigettato e ciò ha compiutamente salvaguardato, ad oggi, sia la categoria dei carrozzieri che gli interessi dei stessi consumatori finali, ovvero gli automobilisti. Nell’ultime settimane, sulla scia di un articolo di Federcarozzieri che poneva l’accento sugli strumenti denominati APP (applicazioni informatiche) il cui utilizzo – in minima parte – viene imposto dalle compagnie ai periti incaricati, si è aperta una viva discussione mediatica riprodotta anche sul sito dello SNAPIS (Sindacato nazionale Autonomo Periti Infortunistica Stradale). La discussione non verte tanto sull’utilizzo improrio delle APP, su questo aspetto – ad esclusione delle compagnie che inducono all’utilizzo – tutti sono d’accordo, bensì in merito alla genesis del “sistema tempario” e sulla prospettata eventuale nascita di un nuovo tempario fatto dai “soli” carrozzieri e volto ai carrozzieri. Predetta prospettiva veniva supportata nell’articolo in quanto veniva dato da intendere che la radice madre del tempario “carrozzeria” sarebbe risultata – a suo tempo- nativa degli stessi carrozzieri. Ma le cose stanno diversamente, il cosidetto Tempario “ex Ania” oggi utilizzato sul mercato, nasce dalla generezione di un sistema basato sui microtempi, sviluppato congiuntamente tra i delegati delle associazione di categoria (CNA-CONFARTIGIANATO -CASA) dei carrozzieri e i delegati delle Compagni Assicuratrici che ebbero dare luogo alle Commissioni Tecniche Paritetiche alle quali parteciparano fattivamente anche i Periti addetti all’infortunistica stradale. Quindi il Tempario per i lavori di Carrozzeria “ex Ania” è uno strumento la cui base sistemistica è nativamente condivisa tra gli attori che hanno incidenza operativa sul sinistro e sul ripristino del danno materiale all’autoveicolo. Tutto ciò è stato sancito successivamente anche dagli incartamenti processuali di “Torino” che, hanno espressamente indicato i soggetti a cui fanno capo i diritti di copyright intellettuale e commerciale del “Tempario ex Ania”. Quindi a cosa servirebbe un facsimile di un nuovo Tempario fatto dai soli carrozzieri? Condiviso da chi? Distribuito informaticamente da chi? Con quale fattibilità tecnica-economica? Con quale valutazione sui rischi giuridici in termini di eventuali violazioni di copyright?

Leggi articolo SNAPIS ” Contrari al Tempario prodotto da una soloa parte”

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