A circa tre settimane dall’avvio dell’operazione, il Gruppo Volkswagen annuncia di aver completato il richiamo di oltre la metà dei pick-up Amarok che devono rientrare in officina per essere equipaggiati con un nuovo software a sostituire quello manipolato che ha portato allo scoppio del dieselgate. Le procedure hanno già riguardato circa 4.300 esemplari del pick-up. Secondo la Casa tedesca, il nuovo software di controllo consente al motore 2.0 TDI montato su Amarok di rientrare nella categoria Euro 5 con consumi e prestazioni inalterate. Il raggiungimento di tale obiettivo è peraltro stato confermato anche dalla KBA, l’autorità federale tedesca dei trasporti. Il Gruppo ha inoltre anticipato le prossime tappe relative a modelli e motorizzazioni che prevedono da marzo i richiami delle Passat con il 4 cilindri della famiglia EA 189 e dalla fine del secondo trimestre dei propulsori 1.2. I propulsori di 1,6 litri saranno invece richiamati a partire dal terzo trimestre. Ancora da definire, ma avverrà nei prossimi mesi, le operazioni analoghe che coinvolgeranno altri Paesi europei.