Un portavoce di Tesla ha ricostruito alla CNN i 40 secondi precedenti allo schianto risultato fatale per Joshua Brown. Il 40enne morto a bordo della propria Tesla Model S il 7 maggio scorso stava percorrendo con l’Autopilot – il noto sistema di guida semiautonoma sviluppato da Tesla – un’autostrada della Florida. Secondo la ricostruzione, come programmato l’auto ha mandato dei segnali visivi e acustici quando ha rilevato la scarsa attenzione del conducente, mentre 15 secondi dopo l’Autopilot ha iniziato a disinserirsi e le mani del guidatore in quel momento non erano ancora sul volante. A quel punto sembra che l’auto abbia silenziato il volume della radio e cominciato a rallentare da sola, emettendo altri segnali visivi e sonori per esortare Brown a rimettere le mani sul volante. Soltanto 11 secondi prima dell’impatto fatale, il conducente ha preso il controllo del volante, ha sterzato verso sinistra e premuto sull’acceleratore. Dopo 300 metri circa l’auto è finita fuori strada urtando la barriera protettiva e tornando in carreggiata invadendo la corsia opposta, per poi finire la sua corsa schiantandosi sotto il camion. L’autista del mezzo pesante, Frank Baressi, ha dichiarato che Brown stesse guardando un film di Harry Potter nel momento dello schianto. Gli investigatori hanno poi effettivamente trovato nell’auto del 40enne sia un portatile che un lettore DVD, ma non si sa se nel momento dell’incidente stesse usando questi apparecchi. Le indagini sono comunque tuttora in corso e si saprà qualcosa di più certo soltanto alla fine dell’estate.