Il Parlamento Europeo ha detto si alla necessità di dotare i veicoli di nuova immatricolazione con alcuni dei cosiddetti ADAS, ovvero i dispositivi avanzati che aiutano chi è al volante: frenata automatica d’emergenza, mantenimento della carreggiata e cruise control adattivo intelligente. Ora bisognerà fissare tempistiche e modalità di entrata in vigore della legge.
Alcuni sistemi di guida assistita saranno presto obbligatori su tutte le nuove auto: lo ha deciso il Parlamento Europeo votando favorevolmente alla proposta presentata dal deputato tedesco Dieter-Lebrecht Koch. Nello specifico saranno di serie dispositivi come la frenata automatica di emergenza con rilevamento dei pedoni (già presente su molti modelli); il sistema di mantenimento della carreggiata di marcia, che aiuta il guidatore a non invadere le altre corsie, e l’adeguamento intelligente della velocità (cruise control adattivo che si adegua ai limiti).
Tecnologie che diventeranno presto indispensabili ai fini omologativi, proprio come l’Abs, il sistema che impedisce il bloccaggio delle ruote in frenata, e l’Esp, lo stabilizzatore elettronico. L’applicazione standardizzata di questi ritrovati tecnici ne abbatterebbe il costo per i produttori di auto e darebbe un deciso contributo nella lotta contro gli incidenti stradali, dovuti all’errore umano nel 90% dei casi.
Da qui le parole pronunciate da Koch al Parlamento Europeo: “Alla guida di un’auto tutti commettiamo degli errori. I sistemi di assistenza automatica si configurano come silenziosi copiloti che ci aiutano a evitare gli incidenti. Tutti dovrebbero poter acquistare un’auto dotata di tecnologie che ci aiutino a evitarli e la loro ampia diffusione inciderà poco sul loro prezzo finale delle vetture”. Non resta che stabilire le tempistiche e le modalità di entrata in vigore della legge.
Va ricordato che i suddetti sistemi di sicurezza rientrano fra i dispositivi avanzati di assistenza guidata (ADAS) e in futuro saranno parte integrante dell’hardware di guida autonoma, l’autopilota per auto: questi sensori – tramite radar, lidar o infrarossi – permettono infatti di evitare pericolose collisioni, configurandosi come gli occhi dell’automobile e (insieme alle telecamere installate nella porzione frontale del veicolo) forniranno informazioni indispensabili al cervellone elettronico della vettura, che starà al volante al posto del guidatore in carne e ossa.