Secondo i dati preliminari di ANFIA, a settembre la produzione di autovetture ammonta a quasi 60.000 unità, in calo dell’8% rispetto al 2017.
Il fatturato stesso del settore automotive, riporterebbe una flessione del 5,7%, con un totale nei primi mesi del 2018 in calo dello 0,5% (-1,1% il fatturato interno e +0,3% quello estero).
<<La produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra a settembre 2018 un calo tendenziale del 4,4%, che fa seguito al -5,5% di agosto, al -5,9% di luglio, +4,6% di giugno, -0,8% di maggio, +3,1% di aprile, -1,8% di marzo, +1,8% di febbraio e +2,3% di gennaio. >> sono le parole di Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA.
Nei primi nove mesi dell’anno in corso, la produzione complessiva di autovetture registra dunque una flessione del 6% (quasi 530.000 vetture), con un totale degli autoveicoli prodotti di oltre 825.000 unità: delle vetture prodotte, il 57% è destinato all’export, quota che sale al 65% se consideriamo il totale degli autoveicoli.
Nel periodo gennaio-ottobre, il mercato italiano dell’auto ha riportato un calo del 3,2%, con un -7,4% nel solo mese di ottobre, quando le immatricolazioni del Gruppo FCA hanno registrato a loro volta volumi in diminuzione del 17% (per una flessione dell’11% nel progressivo 2018), mantenendo una quota di mercato del 24%.
Negli altri comparti, presentano un segno negativo nei primi dieci mesi dell’anno i veicoli commerciali leggeri (-4,5%, mentre nel mese la flessione è del 17%) e i rimorchi leggeri (-4%, mentre il mese di ottobre chiude a -3%). Chiusura positiva, invece, per gli autocarri (+10%, con un rialzo dell’11% a ottobre), gli autobus (+39% e una crescita del 76% nel mese) e per i rimorchi e semirimorchi pesanti (+0,1%, nonostante il calo dell’8% di ottobre).
Ad agosto 2018, il valore delle esportazioni di autoveicoli dall’Italia è stato di 1,18 miliardi di Euro, il 3,8% del totale esportato, e risulta in crescita del 5,8%. L’import di autoveicoli vale, invece, 1,36 miliardi di Euro (-18,6% rispetto ad agosto 2017), pari al 4,8% del totale delle importazioni in Italia.
Gli Stati Uniti continuano a rappresentare, in valore, il primo Paese di destinazione per l’export, con una quota del 21%, seguiti da Germania e Francia, rispettivamente con una quota del 16% e del 12%.
<<La produzione italiana di parti e accessori per autoveicoli e loro motori riporta un segno negativo sia nel mese (-2,5%), sia nel cumulato (-0,4%)>> prosegue quindi il direttore di ANFIA: ad agosto 2018, gli ordinativi di questo specifico comparto risultano in calo del 4,2%, per effetto del decremento degli ordinativi interni (-10,5%), mentre gli ordinativi esteri aumentano del 2,2%.
Nei primi otto mesi dell’anno, gli ordinativi registrano un lieve aumento, dello 0,2% (-5% e +5,8% le
rispettive componenti interna ed estera). Il fatturato delle parti presenta una flessione del 2,6% nel mese a causa perlopiù della componente interna in calo del 12,3%, mentre la componente estera chiude a +5,9%, con un indice del fatturato che registra un incremento dello 0,9%, e una componente interna in diminuzione del 4,8% (+7,6% il fatturato estero).
Gli ordinativi per il settore automotive nel complesso risultano in calo dell’8,1% ad agosto (con la componente interna in diminuzione del 5,3% e quella estera in diminuzione del 10,8%); nei primi otto mesi del 2018 gli ordinativi tuttavia aumentano del 2,6% (+0,3% nel mercato interno e +5,7% nel mercato estero).