Nell’ambito della ristrutturazione del marchio, iniziata in seguito all’acquisto da parte del gruppo PSA, la casa automobilistica di Rüsselsheim rinuncia a gran parte del suo Centro di Sviluppo. Fino a 2000 lavoratori dei 7000 che attualmente vi lavorano dovrebbero essere trasferiti al gruppo francese Segula, acquirente degli stabili, come annunciato da entrambe le società giovedì scorso.
L’accordo sarebbe una conseguenza del calo degli ordini di General Motors al centro, e che sarebbero a loro volta conseguenza della fusione della ex casa madre Opel con il gruppo PSA: in precedenza, il gruppo di Detroit aveva rappresentato infatti ben la metà degli ordini, e si conta che ormai, entro il 2020 questi si ridurranno al minimo.
Non è stato ancora reso noto il prezzo a cui Opel venderà le piante e gli edifici: al momento, si sa che la transazione dovrebbe essere completata nel secondo trimestre del 2019, e che il gruppo automobilistico non terrà alcuna quota di partecipazione nella nuova società Segula Techonologies GmbH. Incertezza vige anche sul futuro degli attuali ricercatori impiegati, anche se il direttore del distretto di Francoforte Jörg Köhlinger si auspica una conciliazione tra gli interessi dei marchi e delle sigle sindacali.
PSA ha comunque ribadito che il centro di sviluppo di Rüsselsheim continuerà a essere al centro della ricerca e dello sviluppo globale del Gruppo, anche dopo la transazione: oltre al design e allo sviluppo dei futuri modelli Opel e Vauxhall, il centro sarà responsabile della progettazione di veicoli commerciali leggeri per tutto il Gruppo, e di una nuova famiglia di motori; sono previsti inoltre anche 15 ulteriori centri di competenza per lo sviluppo globale.
Segula ha invece dichiarato che, dopo il luglio del 2023, data fino alla quale si è impegnata a mantenere i posti di lavoro degli attuali ricercatori, gli ormai ex stabilimenti Opel a Rüsselsheim diventeranno un campus europeo per lo sviluppo, in cui l’azienda potrà lavorare come fornitrice di servizi di sviluppo ed ingegneria nei settori dell’energia, delle ferrovie e delle spedizioni, nonché per altre case automobilistiche.
