Battezzato l’anteprima mondiale della nuova Dodge Dart, la compatta il cui sviluppo ha consentito a Fiat di salire al 58,5% di Chrysler (percorrendo 40 miglia con un gallone di carburante, circa 17,1 km/litro). Si tratta della prima vettura di Auburn Hills sviluppata sull’architettura dell’Alfa Romeo Giulietta . Dart raccoglie il testimone della Caliber, uscita di scena lo scorso autunno, e riprende il nome di un modello importante prodotto dal 1960 al 1976. Il Dna sportivo del Biscione, le raffinatezze costruttive Fiat e la passione per le prestazioni Dodge rappresentano il mix ideale per una vettura che sarà assemblata a breve nello stabilimento Chrysler di Belvidere, Illinois, e che sarà lanciata negli States dal secondo semestre con prezzo base attorno ai 16 mila dollari. Marchionne ha lasciato intendere che nei prossimi anni la Dart dovrebbe approdare anche in Europa, ma non sotto l’egida Dodge e proveniente eventualmente da una fabbrica in Cina. Dodge Dart sarà disponibile in USA nei motori 1.4 turbo MultiAir da 160 CV (già montato localmente sulla 500 Abarth) abbinato ad un cambio manuale a sei rapporti o automatico sempre a sei marce (lo stesso del TCT adottato da MiTo e Giulietta), 2.0 Tigeshark da 160 CV e 2.4 Tigeshark da 184 CV con tecnologia MultiAir. Questi ultimi due propulsori sono abbinati al cambio manuale o ad uno automatico convenzionale. Lunga 4,67 metri, Dart riprende il frontale dalla tradizione Dodge e si caratterizza per un look stabile e sportivo grazie alle grandi ruote poste alle estremità della carrozzeria. All’interno, sedili confortevoli con enorme spazio per i passeggeri e un grande display. In America andrà a sfidare modelli del calibro di Corolla, Cruze, Civic, Jetta e Focus. Nella conferenza stampa di presentazione della Dart, Marchionne ha ribadito che l’obiettivo vendite 2012 di Chrysler è di circa 2,4 milioni di esemplari, ha ammesso che il target dei 6 milioni di unità tra Fiat e Chrysler entro il 2014 potrebbe essere rivisto al ribasso di 200-300 mila veicoli causa le incertezze economiche mondiali e ha aperto ad un nuovo partner che potrebbe essere asiatico o più probabilmente europeo.