Ieri, 6 febbraio, in extremis è stato confezionato un DDL specifico per ribassare le polizze RC auto del 23% dopo l’avvenuto stralcio dell’articolo 8 del decreto legge Destinazione Italia. Su proposta del ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato: “l’apposizione di alcune clausole contrattuali mirano a vanificare le richieste fraudolente di risarcimento e ad assicurare riduzioni del premio assicurativo, questo meccanismo abbasserebbe – continua l’annotazione governativa – il prezzo finale per il consumatore, rispetto all’anno precedente“. Sempre secondo il nuovo provvedimento, la riduzione annuale dei costi assicurativi risulterebbe essere pari al 23% rispetto al costo dell’anno passato. “Chi pagava un premio RC auto di 1.000 euro all’anno, avrà una decurtazione a 770 euro”, annuncia Palazzo Chigi.
Il disegno di legge prevede infatti una serie di sconti per gli assicurati e sanzioni, in caso di violazioni, per le assicurazioni. Il primo ‘bonus´ è uno sconto del 7% sulla media dei prezzi regionali per l’applicazione della famosa scatola nera. In caso di mancata pubblicità o comunicazione è prevista una sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro. Un ulteriore sconto del 5% e del 10% potrà essere ottenuto con il risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate, così come si otterrà una riduzione del 7% per prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative. Anche in questo caso, per mancanza di pubblicità e comunicazione è stabilita una sanzione da 5.000 a 40.000 euro. Sconto infine del 4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento, che usualmente si fa con carrozzieri o avvocati provocando un inevitabile rigonfiamento dei costi.
Tutte le nuove norme, se confermate in Parlamento, andrebbero ad agire su una componente rilevante del costo del danno, per cui uno sconto complessivo del 23% sulle polizze andrebbe ad incidere sulla quella componente che dovrebbe quindi essere abbattuta drasticamente. In ogni caso è al momento difficile vedere cumulate tutte le offerte e al livello che il governo tenderebbe ad imporre per legge.
Il DDL “Destinazione Italia” intanto prosegue, con l’ex art 8 stralciato, il suo iter alla Camera senza ricorso alla fiducia. In maniera bipartisan e mano nella mano, il governo ed i parlamentari lobbisti hanno dato un segnale inequivocabile alla nazione: “quando c’è un interesse la classe politica italiana si trasforma in una squadra di atletica leggera, capace di correre e battere tutti i record mondiali di velocità”. Mercoledì, successivamente alla la pubblicazione sul nostro portale dell’avvenuto stralcio dell’art. 8 dal provvedimento “Destinazione Italia”, sono pervenute in redazione diverse telefonate e moltissime e-mail per rimproverarci in merito al nostro commento. Infatti, l’articolo, a differenza di tante altre pubblicazioni del settore, non “cantava” vittoria per i consumatori e per la categoria dei carrozzieri, ponendo in evidenza il fatto che un “governo poco duttile e capace” avrebbe riprovato, su spinta della forte corrente dei parlamentari lobbisti, un nuovo disegno di legge ad hoc. Così di fatto è avvenuto!
Che il settore RC-Auto necessiti di una profonda riforma questo è un dato di fatto. Ma ciò non vuole assolutamente significare che l’istituzione Parlamentare debba favorire solo ed esclusivamente gli interessi delle compagnie assicuratrici. Ci teniamo ad evidenziare come questo nuovo DDL penalizza in primis i consumatori e poi una categoria artigiana composta da oltre 17.000 aziende. Ci chiediamo dov’è finito lo spirito delle associazione dei consumatori. All’avvenuto stralcio dell’art 8 molti esponenti delle associazioni dei consumatori esternavano rammarico e dissenso, rimarcando che con il predetto stralcio si fosse persa un opportunità di risparmio unico. Per riprendere una nota battuta-uscita del segretario Renzi, “Ma risparmio di chi”? Ma questi signori hanno veramente capito l’incidenza negativa di queste preposte norme sul danneggiato? Ma dov’è il risparmio se vieni poi fortemente penalizzato a seguito di un serio danno fisico? Dov’è la sicurezza nella riparazione del veicolo danneggiato se il ripristino deve essere effettuato da un autoriparatore “terzista-dipendente” delle compagnie? Costi standard nella riparazione? Cari politici, se veramente mirate al risparmio allora dedicatevi seriamente e con piena volontà all’applicazione dei costi standard sul versante sanitario e con una piccolissima fetta del risparmio cumulato sarete in grado di sovvenzionare direttamente “le povere compagnie assicuratrici”. Ma questi presunti politici saranno mai in grado di analizzare aspetti fondamentali del contesto assicurativo denominati “Conti Tecnici” e “Riserve”?? Non potrebbe l’on. Gutgelt, visto che nella reale vita di lavoro (ex manager della societa di alta consulenza aziendale McKinsey che collabora con l’intero scenario mondiale delle assicurazioni) ha avuto modo di operare nel comparto assicurativo e di cui nè un profondo conoscitore, impartire delle lezioni tecniche ai parlamentari Zanonato, Vicari e perchè no, visto gli stretti rapporti, anche al segretario Renzi? Ma forse già l’ha fatto! Basterebbe però riprovarci usando il verbo italico senza sfumature felsinee.