L’Italia è l’unico tra i maggiori mercati ad arretrare nel settore automobilistico. Lo ha sottolineato l’Anfia, in scia ai dati sulle immatricolazioni di auto in Europa relativi a maggio. “In Italia – ha precisato Gianmarco Giorda, direttore di Anfia – le vendite ai privati rimangono basse: nei primi cinque mesi del 2014 le vetture intestate a persone fisiche rappresentano solo il 59,3% di tutto l’immatricolato, pari a 2,7 punti in meno rispetto alla quota di un anno fa. Passato l’effetto trainante, determinato, nei mesi scorsi, dal rinnovo delle flotte, in particolare del noleggio, il mercato italiano ha nuovamente evidenziato la sua debolezza, legata alla crisi dei redditi e alle difficoltà di accesso al credito per le famiglie, oltre agli elevati costi per l’utilizzo dell’auto. Secondo l’associazione, occorre facilitare l’accesso al credito per chi è intenzionato ad acquistare un’auto nuova e incrementare la quota di mercato delle auto aziendali, allineandola a quella degli altri principali Paesi europei, attraverso una maggiore detraibilità dell’Iva e deducibilità fiscale dei costi, per arginare la flessione.