La distribuzione delle classi di merito in Italia

La classe di merito è una sorta di indicatore di rischio, cioè uno dei criteri più importanti utilizzati dalle compagnie per determinare il premio assicurativo. Il 55,27% degli assicurati è allocato nella classe di merito più vantaggiosa, ovvero la “1” mentre il 12,57% nella fascia maggiormente svantaggiosa, ovvero nella “14 o più“. Il 25,85% degli assicurati è riposto nella fascia che raggruppa le classi di merito dalla “2” alla “9”. Il cosiddetto Decreto Bersani (D.L. numero 223 del 4 luglio 2006), dal nome dell’allora ministro per lo Sviluppo Economico, ha introdotto una serie di modifiche nel settore delle assicurazioni con l’obiettivo di aumentarne la trasparenza nei confronti del cliente finale. Alcune di queste sono contenute nell’articolo 5, secondo cui, al momento di sottoscrivere una nuova polizza RC auto, il cliente mantiene la stessa classe di merito dell’ultimo contratto. Questo vale sia nel caso di un acquisto di un’ulteriore automobile, sia nel caso in cui siano passati almeno cinque anni dalla cessazione di una eventuale precedente polizza. Ma il punto forse meno conosciuto del decreto Bersani è la possibilità, data a giovani e neopatentati, di sottoscrivere una nuova polizza assicurativa acquisendo la classe di merito di uno dei genitori, pagando quindi molto meno rispetto a una quattordicesima classe (classe di partenza per ogni nuova polizza): requisito fondamentale è avere sulla carta d’identità lo stesso indirizzo di residenza dei genitori.L’agevolazione si applica solo a veicoli della stessa categoria e alle nuove polizze stipulate per auto appena acquistate e comunque mai appartenute a un membro del nucleo familiare. Il premio assicurativo per il neopatentato sarà comunque più elevato di quello del familiare con la stessa classe di merito, poiché manca lo storico alla guida.

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