Secondo i dati preliminari ANFIA la produzione domestica delle autovetture nel mese di agosto sarebbe in calo del 2% rispetto all’anno scorso, fermandosi a sole 22.000 unità. Il bilancio dei primi otto mesi di quest’anno, dunque, registra una flessione totale della produzione di automotive del 6%, con quasi 470.000 vetture, in linea con i dati generali della produzione industriale, calata nel 2018 dello 0.8% ad agosto, nonostante i primi otto mesi del 2018 in positivo, a +1,8%.
Non c’è da sorprendersi per questa flessione, tuttavia, se si considera che, nei nove mesi da gennaio a settembre 2018, il mercato dell’auto ha riportato un calo del 2,8%, con un -25,8% nel solo mese di settembre, quando le immatricolazioni del gruppo FCA hanno registrato una quota di mercato del 23% e volumi in diminuzione del 40%. Nel progressivo del 2018, la flessione registrata è dell’11%, se però non si considera, oltre alla fabbricazione dei veicoli, anche la fabbricazione di carrozzerie, rimorchi, semirimorchi, parti e accessori per autoveicoli e motori, con esclusione degli pneumatici.
Una panoramica del settore, offerta da Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA, registra infatti che <<La produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme, registra ad agosto 2018 un calo tendenziale del 5,5% che fa seguito al -5,9% di luglio, +4,6% di giugno, -0,8% di maggio, +3,1% di aprile, -1,8% di marzo, +1,8% di febbraio e +2,3% di gennaio.>>
L’analisi dei comparti oltre le autovetture rileva, da inizio 2018, un rallentamento del mercato di tutte le categorie di veicoli ad eccezione del comparto degli autobus (con una crescita del +36% totale e del +43% solo a settembre), la cui crescita è spinta soprattutto dalle richieste del trasporto pubblico; per il resto, presentano ancora un segno negativo nei primi mesi dell’anno il settore dei veicoli commerciali leggeri (un -3% totale, mentre nel solo mese di settembre la flessione è stata del 21%), e i rimorchi leggeri (che chiudono in flessione a -4%, con una performance negativa a settembre dell’11%).
Chiudono invece positivamente il periodo appunto gli autobus, quindi gli autocarri (registrano un +10% annuale, nonostante il calo del 4,5% di settembre) e i rimorchi e semirimorchi pesanti (+1,3%, nonostante il calo del 15% di settembre).
A luglio, il valore delle esportazioni di autoveicoli dall’Italia è stato di 2,02 miliardi di euro, il 4,7% del totale delle esportazioni, con una riduzione del 6% rispetto all’anno scorso; l’import, invece, raggiunge 2,44 miliardi di euro e quota 1,4%, per un 6,6% del totale delle importazioni italiane.
Tra i Paesi principali raggiunti dall’esportazione dei veicoli italiani si confermano ancora una volta gli Stati Uniti, con una quota del 24%, seguiti da Francia e Germania pari merito, entrambi con una quota del 13%.
Anche la produzione di parti e accessori per autoveicoli e motori riporta un segno negativo sia nel mese ( -8.2%) che nel cumulato (-0,1%): secondo gli ultimi dati disponibili, il calo risulta del 2,6% per effetto del decremento degli ordinativi interni (-8.2%), mentre quelli esteri aumentano del 4,2%. Nei primi sette mesi dell’anno, gli ordinativi registrano un lieve aumento dello 0,4% (-4,4% e +5,6% le rispettive componenti interna ed estera), per un fatturato che presenta una crescita a settembre del 4,2%, grazie principalmente all’aumento del 13,1% della componente estera, volta a compensare il -2,7% di quella interna. Nel periodo gennaio-luglio 2018 l’indice del fatturato registra un incremento dell’1%, con una componente interna in diminuzione del 4,2%, a scapito del fatturato estero che cresce di un +7,1%.
Gli ordinativi, per il settore automotive nel suo complesso, risultano in crescita dell’8,9% a luglio, grazie alla doppia crescita della componente interna del 9.1% e di quella estera dell’8.5%, per un generale aumento, nei primi sette mesi dell’anno, cari circa al 3.5% (+0,8% nel mercato interno e +7,2% nel mercato estero). Gli ordinativi totali si presentano invece al rialzo del 2,8% per il mese di luglio (+4% la componente interna e +1% la componente estera) e del 4,3% nel complessivo da inizio 2018 (+3,9% la componente interna e +4,9% la componente estera).
Lo stesso fatturato del settore automotive riporta infine una flessione del 3,3% a luglio, con un calo nei primi sette mesi dello 0,2%. (-0,1% il fatturato interno e -0,4% quello estero); per l’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) il fatturato risulta al contrario in crescita del 6,2% a luglio e del 4,8% nel periodo gennaio-luglio 2018 (+5,8% sui mercati esteri e +4,2% sul mercato interno).