Via libera dalla commissione europea all’unione dei sistemi di car sharing DriveNow e Car2go rispettivamente di BMW e Daimler (società di Mercedes Benz), nonché ad altri servizi connessi come parcheggi e centraline di ricarica per le auto elettriche.
L’alleanza, che prevede una partecipazione nella joint venture al 50% da parte dei due gruppi, era già stata annunciata a marzo, e vede anche un’intesa sulle applicazioni ParkNow e Parkmobile, oltre che sulla gestione dei servizi Moovel e ReachNow, al Ridehailing di Mytaxi, Chauffeur Privé, Clever Taxi e Beat, che insieme offrono prestazioni a 14 milioni di clienti e coinvolgono circa 140.000 autisti: la strategia è espandersi inglobando tutte le modalità di tali servizi di mobilità, quindi ride-hailing (ad esempio MyTaxi), parcheggio e ricarica dei veicoli elettrici (soprattutto Smart e Mini).
La joint venture, quindi, coinvolgerebbe al momento soltanto le città di Berlino, Colonia, Dusseldorf, Amburgo, Monaco e Vienna, tuttavia, è indubbio che la nuova società, con oltre quattro milioni di clienti iscritti al servizio e una flotta che comprenderà 20.000 veicoli sparsi in 31 città del mondo, riuscirà probabilmente a farsi strada ben oltre i confini tedeschi: Car2Go di Mercedes e DriveNow di BMW sono due servizi che in pochi anni hanno ottenuto notevoli risultati in diverse metropoli mondiali. Ora, mettendo in comune le proprie attività, puntano a competere con i nuovi operatori della mobilità condivisa su due dei mercati più importanti del pianeta, almeno per il momento: Didi Chuxing in Cina e Uber negli Stati Uniti.
Consentito l’accordo, tuttavia, la Commissione Europea ha tuttavia accolto in parte quelle che erano le remore per le possibili ripercussioni sulla concorrenza che potrebbe avere quello che si preannuncia come un vero e proprio nuovo colosso del car sharing. Ha perciò posto degli impegni, riporta in una nota l’organo di sorveglianza della comunità Europea, che consistono ad esempio nel consentire l’accesso dell’interfaccia di programmazione dell’app a parti terze, in modo che piattaforme per la mobilità concorrenti possano dirigere i loro utenti anche verso il car sharing di Daimler e Bmw, nonché l’accesso alla app di Daimler, Moovel ai fornitori di servizi di car sharing interessati. La Commissione Europea, inoltre, monitorerà il rispetto degli impegni presi dalle due case automobilistiche tedesche.