Bosch: 75 milioni di sistemi common rail

Bosch

Bosch celebra la produzione del 75milionesimo sistema common rail, tecnologia che quindici anni fa segnò l’inizio di una nuova era per i motori diesel. Straordinari i passi avanti compiuti in questo arco di tempo, basti pensare che se nel 1997 la quota diesel in Europa occidentale era ferma al 22%, oggi una vettura di nuova immatricolazione su due è a gasolio. I risultati ottenuti in questo campo sono già eccellenti, ma i tecnici Bosch non si cullano sugli allori e stanno già lavorando a sistemi common rail con una pressione di 2.500 bar. Intanto, Bosch ha chiuso il 2011 con ricavi in aumento dell’8,8% a 51,4 miliardi di Euro.

DR a Termini Imerese

dirisioDR Motor ha definitivamente presentato ad Invitalia il piano industriale per lo sbarco nell’ex sito Fiat di Termini Imerese. È stato lo stesso Presidente Massimo Di Risio a depositare il documento finale con tutti i dettagli. Se, come probabile, Invitalia darà l’ok al progetto (ha tempo un mese) l’azienda molisana prenderà possesso della fabbrica dove conta di assemblare 60 mila unità nel 2017. La produzione scatterà a fine anno.

Hyundai per la prima volta oltre i 4 milioni di veicoli

hyundaiIl contributo delle società controllate e la debolezza del won che ha aiutato le esportazioni hanno compensato le debolezze del mercato interno e Hyundai ha così archiviato il 2011 con un bilancio record. L’utile netto è cresciuto del 35,1% a 8.105 miliardi di won (circa 5,5 miliardi di Euro), i profitti operativi sono aumentati del 36,4% a 8.075 miliardi e il giro d’affari ha raggiunto i 77.798 miliardi di won, il 16,1% in più rispetto al 2010. La scalata dell’azienda coreana ai vertici della classifica mondiale prosegue senza interruzioni con un totale vendite 2011 di 4.059.438 veicoli (+12,4%), prima volta nella storia Hyundai sopra la soglia dei 4 milioni di esemplari. Ha inoltre esportato 1.202.405 vetture e prodotto 2.174.805 veicoli nei suoi stabilimenti stranieri.

Hyundai ha anche comunicato i risultati del quarto trimestre (ottobre-dicembre), durante il quale ha realizzato un utile netto di 2.002 miliardi di won (+38%), profitti operativi di 2.127 miliardi (+71,9%) e ricavi da 20.519 miliardi di won, in aumento del 10,7% grazie alle immatricolazioni cresciute a 1,109 milioni di unità.

Il responsabile finanziario della società, Lee Won-Hee, ha infine anticipato gli obiettivi 2012 che prevedono in primo luogo un ulteriore incremento nelle vendite globali a 4,29 milioni di vetture nonostante le perduranti incertezze economiche. Di queste, 675 mila saranno consegnate in America (+4,5% grazie al lancio di Azera, Santa Fe, Elantra Touring ed Elantra due porte), 456 mila in Europa (+15%, i30 e i40 al top) e 740 mila in Cina, pari ad un incremento del 6,8%. L’espansione internazionale di Hyundai continuerà quest’anno con un terzo sito in Cina e il primo vero in Brasile.

 

Decreto “Cresci Italia” e liberalizzazioni: “Muore il carrozziere non fiduciario”

L’articolo 29 comma 2 del decreto “Cresci Italia ” disciplina che “ in alternativa al risarcimento per equivalente, è facoltà delle compagnie assicurative offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma specifica. In tal caso, se il risarcimento è accompagnato da idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore a due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria, il risarcimento per equivalente è ridotto del 30%”.

In sostanza, l’assicurazione provvede direttamente alla riparazione del veicolo sinistrato, rilasciando al suo assicurato una garanzia di due anni sulla riparazione eseguita attraverso il network fiduciario della compagnia. Obiettivo dichiarato del legislatore: ridurre il premio assicurativo per la responsabilità civile obbligatoria mediante conseguente ed evidente risparmio per le imprese assicuratrici.

Ma cerchiamo di capire cosa significa tale disciplina (vessatoria) per gli attori che ruotano intorno ad un sinistro e le ripercussioni che comporterà tale manovra, che a nostro modesto avviso non liberalizza il mercato ma lo”ingessa” di fatto e di diritto:

1) per le compagnie assicuratrici;

2) per i carrozzieri;

3) per gli avvocati operanti nel comparto RCA;

4) per gli automobilisti (consumatori finali).

1) VANTAGGI PER LE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE

Se l’ intenzione del legislatore è di fare risparmiare le compagnie assicurative non vi è dubbio che tale obiettivo sarà sicuramente raggiunto avendo, tra l’altro, accolto le richieste dell’ANIA.

a) Come agiranno le compagnie assicurative in merito a questa norma? : Imporranno i propri prezzi alle imprese artigiane del settore della autoriparazione con notevole vantaggio.

b) Scomparsa dei legali specializzati nel campo della RCA & agenzie di infortunistica stradale che assistono le parti danneggiate .

2) SVANTAGGI PER I CARROZZIERI

Le carrozzerie non saranno che un puro braccio operativo delle compagnie assicurative, perderanno la loro indipendenza imprenditoriale e dovranno, giocoforza, accettare i prezzi imposti dalle stesse. Non solo: le compagnie avranno, pure, il potere di decidere quali carrozzerie far vivere o sopravvivere. Inoltre, le compagnie chiederanno forti sconti sulla ricambistica, proponendo in alternativa la fornitura dei ricambi. Le compagnie potranno facilmente imporre l’utlizzo di ricambi di qualità equivalenti (ricambi non OE, ovvero non del costruttore automobilistico)

Adesso, con il risarcimento in forma specifica (resa di fatto obbligatoria da una sanzione pesante che impone una riduzione del 30%) il carrozziere sarà obbligato ad accettare le imposizioni delle compagnia assicuratrice. In parole semplici: prima il danneggiato poteva ottenere il pagamento della somma versata al carrozziere per poter riparare il mezzo ora il danneggiato non sarà più libero di decidere presso quale carrozziere riparare il mezzo (a prescindere da quali procedure di riparazioni e tipologia di ricambi) e, conseguentemente, il danneggiato dovrà recarsi presso la carrozzeria che la compagnia gli indicherà.

E’ facile prevedere una guerra fra poveri in cui i carrozzieri faranno a gara per poter offrire alla compagnie i prezzi più bassi con possibile e probabile deterioramento della qualità della riparazione. Di fatto, le carrozzerie diventeranno una sorta di “dipendenti – precari” delle compagnie assicurative.

Il danneggiato sarà costretto a subire il risarcimento in “forma specifica” !

Le assicurazioni, in un colpo solo, avranno il potere di decidere la vita e la morte delle carrozzerie “fiduciarie” con conseguente perdita della indipendenza imprenditoriale.

Questo il Presidente del Consiglio Monti l’avrebbe dovuto ben capire, avendo ricoperto il ruolo di commissario europeo nonchè varato l’allora legge Monti per il settore automobilistico. Inoltre, tale provvedimento contrasta con il quadro comunitario che in tema di autoriparazioni in un proprio parere del settembre 2010, ha ribadito come debba essere garantita al danneggiato la libertà di scelta per le riparazioni al proprio veicolo.

3) SVANTAGGI PER AVVOCATI & IMPRESE DI INFORTUNISTICA STRADALE

Predetto provvedimento rappresenterà un colpo significativo per tutti quegli studi legali & agenzie di infortunistica che ora non riusciranno più a tutelare i danneggiati in quanto saranno, di fatto, estromessi dalla possibilità di tutelare i danneggiati .

4) SVANTAGGI /VANTAGGI , CONSEGUENZE PER I CONSUMATORI

Il consumatore perderà ogni controllo sul valore del danno, rinunciando alla qualità, professionalità e sicurezza della riparazione. In alternativa il danneggiato può rinunciare all’offerta e chiedere il risarcimento in “forma equivalente”, in questo caso l’assicurazione ridurrà del 30% l’importo del risarcimento.

VANTAGGI ??: i consumatori avranno come vantaggio la semplice e non compiutamente disciplinata promessa di una riduzione delle tariffe, senza dimenticare la GROSSA OPPORTUNITA’ (ci domandiamo per chi?) dell’installazione della scatola nera i cui costi dovranno essere a carico della compagnia. Tuttavia, il Presidente MONTI ed il ministro Passera dimenticano come in un’azienda viene determinato il costo di un servizio/prodotto (polizza assicurativa): ovvero costi attivi + costo in termini di rischio + margine. Quindi, comunque il costo della scatola nera risulterà inevitabilmente a carico dell’assicurato. Però noi italiani siamo molto fortunati, il Presidente Monti è un economista mondiale  mentre  il ministro Passera è un uomo di mercato….. e l’Italia purtroppo non cambia !

Fonte parziale dell’articolo www.studilegali.it

Opel Italia: Forni gestirà lancio di Ampera

opelNuova posizione in seno ad Opel Italia. Carlo Forni è stato infatti nominato Ampera Manager con il compito di coordinare dal punto di vista della strategia del marketing il lancio italiano dell’elettrica ad autonomia estesa, la gemella della Chevrolet Volt americana. Inoltre, Nicola Benai entra a far parte di GM Italia come Opel Marketing Manager e il capo ufficio stampa Stefano Virgilio si occuperà ad interim del parco auto.