VW disposta ad incontrare Suzuki

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Nemmeno il minacciato ricorso all’arbitrato convince Volkswagen ad accettare la richiesta Suzuki di restituzione della quota del 19,9% acquistata da Wolfsburg a dicembre 2009 e a rompere dunque l’alleanza. La risposta del Gruppo tedesco appare chiara. Il Presidente Martin Winterkorn ha dichiarato ad Handelsblatt che i vertici VW sono disposti ad incontrare il top management giapponese per cercare una soluzione amichevole, ma non sono assolutamente concordi nell’interrompere l’intesa e nel restituire le azioni Suzuki. Dura e sarcastica allo stesso tempo una frase di Winterkorn che lascerà basito il gran capo della Casa nipponica, Osamu Suzuki. “Se l’attuale squadra manageriale di Suzuki non vuole lavorare con noi, allora forse lo farà la prossima generazione”. Parole che lasciano una porta aperta soltanto all’arbitrato minacciato da Suzuki.Sempre ad Handelsblatt, Winterkorn ha anticipato un 2012 difficile per il mercato europeo, soprattutto nei mercati più in difficoltà a livello finanziario come Italia e Spagna. Più ottimismo per il consolidamento della Cina e la ripresa americana. Infine, in occasione del Salone di Guangzhou, Volkswagen ha confermato che le sue vendite cinesi chiuderanno l’anno ad oltre 2 milioni di esemplari. Il Gruppo conta di realizzare tassi di crescita superiori rispetto al +8-10% stimato nel principale mercato mondiale per quanto riguarda i prossimi anni. Più a lungo termine, entro il 2015, VW prevede di raddoppiare la capacità produttiva in Cina a 3 milioni di veicoli e di sviluppare una famiglia elettrica.

 

Federauto dice no a nuovo aumento dell’Iva

federautoGià finita la luna di miele tra le Associazioni italiane auto e il nuovo Governo Monti. In particolare, Federauto risponde alle voci di un ulteriore aumento dell’Iva al 23% ricordando che sarebbe un provvedimento iniquo per il settore auto comportando una spesa supplementare per l’acquirente di una vettura nuova di quasi 700 Euro. Inaccettabile.

Nuova struttura organizzativa per i marchi Peugeot e Citroën

peugeotcitroenNuova struttura organizzativa per la Direzione dei marchi Peugeot e Citroën che fa capo a Jean-Marc Gales. L’obiettivo è duplice: rinforzare lo sviluppo delle strategie e dell’identità dei brand nel mondo e semplificare le operazioni commerciali in Europa. A Gales risponderanno i confermati Direttori Generali di Peugeot, Vincent Rambaud, e di Citroën, Frédéric Banzet. Saranno istituite le due nuove direzioni Commerciale Europa e Operazioni Internazionali affidate a Jean-Philippe Imparato e Yves Moulin. Inoltre, Olivier Mornet sarà Direttore Generale dei marchi per l’Italia. François Guieysse è confermato Direttore di Citroën Italia e Olivier Quilichini è il nuovo Direttore di Peugeot Italia.

Accordo Fiat-sindacati: via libera a piano Maserati nella ex Bertone

Fiat e i sindacati hanno definitivamente raggiunto un’intesa che permetterà di dare il via libera all’investimento da 500 milioni di Euro per sviluppare la piccola Maserati nell’ex impianto Bertone di Grugliasco. L’accordo prevede la proroga di un anno della cassa integrazione straordinaria (necessaria alla ristrutturazione) per 1.077 lavoratori a partire da sabato. Salvaguardato dunque il futuro dei dipendenti.

PSA: i tagli in Francia stimati in 5.000 addetti

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Potrebbero salire fino a 5.000 i tagli che il Gruppo PSA opererà in Francia. La stima, rivista al rialzo rispetto alle ipotesi precedenti, è stata avanzata da un preoccupato Jean-Pierre Mercier, rappresentante dell sindacato CGT. Nel dettaglio, gli esuberi dovrebbero riguardare 1.900 addetti negli impianti e 3.100 nei reparti vendite, comunicazione e ricerca.