Si è aperta quella che molto probabilmente sarà la settimana decisiva per le sorti di Saab. Nell’assemblea degli azionisti dei giorni scorsi, la Casa e la holding olandese proprietaria Swedish Automobile hanno illustrato i dettagli del progetto che prevede la cessione del 100% di Saab alle due aziende cinesi Youngman e Pangda per l’equivalente di circa 100 milioni di Euro, 50 milioni dei quali all’atto della sigla ufficiale e il rimanente in quattro tranche successive.I termini del memorandum d’intesa scadono domani, quindi il tempo stringe. Per arrivare ad un accordo definitivo, però, devono essere superati alcuni scogli. A parte quelli probabili (ma non per forza automatici) che riguardano l’approvazione dei Governi di Stoccolma e di Pechino e della Banca Europea per gli Investimenti, il nodo cruciale resta quello targato General Motors, ancora in possesso di azioni svedesi.Il Gruppo americano, in caso di cessione Saab ai cinesi, ha infatti più volte fatto sapere che intende ritirare la licenza per l’utilizzo delle proprie tecnologie e che interromperà la fornitura della 9-4X, lo sport utility realizzato sulla base della Cadillac SRX e prodotto in Messico. È chiaro che se venissero a mancare queste basi fondamentali, le Case cinesi potrebbero recedere dal memorandum e lasciare Saab ad un destino inevitabile: il fallimento.
Autore: Tempario
Profilo Mercedes su Google+
È stato direttamente il numero uno del Gruppo, Dieter Zetsche, ad annunciare lo sbarco di Mercedes-Benz su Google+ con un proprio profilo. La Casa della Stella potenzia così l’attività sui social network consentendo alla community di accedere e condividere tutte le informazioni riguardanti il mondo Mercedes costantemente ampliate ed aggiornate.
Auto elettriche: Intesa fra 7 Costruttori
Audi, Bmw, Ford, GM, Mercedes, Porsche e Volkswagen hanno raggiunto un’intesa per la realizzazione di uno standard di connessione per la ricarica rapida delle auto elettriche in Europa & USA. La scelta è caduta sul protocollo denominato “HomePlug Green Phy” un sistema che unisce in un unico connettore tutte le diverse configurazioni di ricarica e adotta il medesimo protocollo di comunicazione fra veicolo e stazione di ricarica. La decisione intrapresa dai 7 Costruttori è un concreto passo in avanti nella creazione di un sistema che renda più semplice la ricarica dei veicoli, contribuendo così a favorire il lento processo di diffusione delle auto elettriche.
Ania-Antitrust: polemica sui rincari assicurativi
Assicurazioni e rincari, chi ha ragione tra l’Antitrust e l’Ania? Non si può negare che le questioni assicurative siano sempre molto attuali nel nostro paese, anzi ogni settimana è ricca di qualche novità. Questa polemica tra l’Authority e l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici riguarda soprattutto il settore automobilistico, con le Rc Auto che sono in costante aumento da diverso tempo. Secondo Antonio Catricalà, numero uno dell’Agcm, l’incremento tra il 2009 e il 2010 sarebbe stato davvero impressionante, circa trenta punti percentuali, mentre l’associazione ha voluto ridimensionare queste cifre, parlando più semplicemente di un +5%. La stessa Ania e il suo leader, Fabio Chierchiai, si stanno prodigando per dimostrare che questi rincari possono essere affrontati e sostenuti in maniera semplice, ma i consumatori possono credere a tutto questo. Cerchiamo di capire le intenzioni delle imprese assicuratrici. A loro parere, infatti, quattro interventi potrebbero ridurre questi rincari: si tratta della nuova disciplina sulle microinvalidità (sul modello di quelle adottate in Europa), dell’introduzione di una tabella per le invalidità più gravi e che sia valida per tutto il paese, di alcune modifiche relativa al sistema bonus malus (l’obiettivo è quello di tornare alla situazione di quattro anni fa) e del contrasto alle frodi, un punto, quest’ultimo, preso troppo spesso come riferimento per giustificare gli aumenti. Di contro, l’Antitrust propone invece di ridurre i costi attraverso i cosiddetti “agenti indipendenti”, delle figure professionali che siano in grado di garantire assicurazioni più complete e trasparenti e di migliorare il sistema degli indennizzi, un vero tallone di Achille per il settore. Tra i due litiganti, però, il terzo non gode: tante proposte, tante promesse e poco “arrosto”, i consumatori continuano a subire questi rincari e le assicurazioni non si curano affatto di tartassare in questa maniera i cittadini. Chissà che non intervenga qualche altra voce autorevole, così da avere qualcosa di ancora più concreto e realizzabile.
Fiat: nubi sul futuro della ex Bertone
Si addensano nubi minacciose sul futuro dell’ex fabbrica Bertone di Grugliasco. È infatti a rischio l’investimento Fiat da 500 milioni di Euro per costruirvi una nuova Maserati. Il Lingotto confermerà il progetto soltanto se anche la Fiom, come hanno già fatto gli altri sindacati, darà garanzie sulla governabilità del sito.