Autore: Tempario
Marchionne fiducioso su intesa tra Chrysler e UAW
Opel omologa le nuove stazioni di ricarica Texa
Le attuali stazioni di ricarica sono sviluppate per rispondere alle esigenze dei produttori di autoveicoli; in particolare, le Case produttrici tedesche richiedono il soddisfacimento dei requisiti per gli impianti di condizionamento automotive dotati del nuovo refrigerante R1234yf. Questo nuovo gas, a ridotto impatto ambientale e chiamato a sostituire progressivamente il collaudato R134a, è obbligatorio dallo scorso gennaio 2011 per tutti gli autoveicoli di nuova omologazione, in virtù della Direttiva CEE 2006/40/CE relativa alle emissioni degli impianti di condizionamento aria per veicoli a motore. Per rispondere alla normativa CEE, che impedisce l’omologazione di veicoli che montano impianti di condizionamento a gas fluoruranti a effetto serra con un potenziale di riscaldamento globale superiore a 150, sono state recentemente omologate nuove stazioni di ricarica. Per l’Europa, Opel – in rappresentanza dei marchi Opel, Chevrolet Europa e Vauxhall – ha omologato le nuove stazioni di ricarica Texa Konfort 760R e 770S, presentate ad Automechanika di Francoforte e realizzate negli stabilimenti Texa di Treviso. Texa Konfort 760R è indicata per tutti gli autoveicoli che utilizzano il gas R134a, in particolare per quelli ad alimentazione ibrida che saranno lanciati in autunno (come la extended range Opel Ampera).
Per gli autoveicoli dotati del nuovo refrigerante R1234yf, Opel ha omologato la stazione di ricarica Konfort 770S.
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Le nuove regole del codice delle assicurazioni
Tutto cambia. A breve il Consiglio di Stato esprimerà il parere decisivo sullo schema di decreto attuativo del codice delle assicurazioni. Dove è presente la tabella per la quantificazione del danno in seguito agli incidenti. Cosa succederà ? Una «rivoluzione» per la Rc auto perché finora si era verificata una notevole difformità fra i criteri utilizzati dai vari tribunali, sebbene quello di Milano sia considerato un benchmark, un punto di riferimento per gli altri giudici. Ciò ha comportato finora notevoli disparità di trattamento fra chi è stato vittima di incidenti in auto nella varie zone d’Italia e ha avuto un impatto anche sulle compagnie di assicurazioni, chiamate a risarcire secondo regole di volta in volta differenti. La nuova tabella unica prevista dal decreto (che segue quella relativa alle microlesioni, rese omogenee dal 2003) consente dunque ai tribunali una valutazione uniforme su tutto il territorio nazionale, lasciando comunque un range di discrezionalità nella quantificazione del danno. E poiché il benchmark è la tabella utilizzata dal tribunale diMilano, il solo confronto possibile per capire come potrebbero cambiare i risarcimenti è appunto fra i valori previsti nel capoluogo lombardo e quelli determinati del decreto attuativo.