Arval: Acquisite Attività di GE Capital

arvalBNP Paribas ha dato annuncio che la società di autonoleggio Arval, ha portato a termine l’acquisizione delle attività di GE Capital Fleet Service in Europa. La transazione è stata completata solo dopo aver richiesto ed ottenuto le approvazioni di tutte le autorità competenti in materia, in particolare quelle erogate dalla Commissione Europea. Le due società avevano già annunciato nel corso dell’estate di aver raggiunto un accordo di massima in attesa delle approvazione delle varie autorità, ora l’accordo è diventato definitivo. Questa acquisizione determina che Arval è di fatto la più grande azienda in Europa nel leasing full service e noleggio lungo termine. Il primario contigente di predetta flotta, circa il 75%, è allocato nei tre maggiori mercati europei: Francia, Germania e Regno Unito, rappresentando un montevalore di circa 2,4 miliardi di euro di asset. La nuova configuarazione operativa di Arval potrà così contare su una flotta gestita di 860.000 veicoli in Europa.

MomoDesign e Kss insieme per rivoluzionare il casco

cascomomoMomoDesign e la multinazionale americana Kss, leader mondiale nella realizzazione di sistemi di sicurezza innovativi per veicoli (più di 300 modelli di 60 Case produttrici montano oggi tecnologia Kss) hanno siglato un accordo di partnership per sviluppare nuovi prodotti. Una nuova generazione di caschi moto, ma successivamente prodotti appartenenti anche anche ad altri segmenti di mercato, che abbineranno gli aspetti unici in tema di design e creatività tipici del brand italiano, con la possibilità di investimento in ricerca, nuovi materiali e tecnologie al servizio della sicurezza che solo una multinazionale come Kss può assicurare. L’obiettivo ambizioso è di introdurre tecnologie, materiali e lavorazioni solitamente estranee alla produzione di caschi, per definire nuovi ed inediti standard sia in termini di immagine che di sicurezza, comfort e vestibilità. Oltre a forti investimenti in ricerca e sviluppo, la partnership con la Kss permetterà al marchio italiano di poter contare su una distribuzione a livello mondiale che includerà il mercato cinese dove Kss è fortemente presente. La Cina è un bacino dall’enorme importanza strategica e con ancora un potenziale inespresso nel segmento dei caschi da moto. Grazie a questo accordo, che di fatto ha portato all’acquisizione da parte di Kss della Logico design, produttrice e distributrice in esclusiva mondiale dei caschi firmati MomoDesign, l’efficienza ed i volumi produttivi cresceranno. La produzione dei caschi verrà trasferita presso l’impianto Kss di Tregnago, poco distante dallo storico sito produttivo, e parte di una rete di ben 32 strutture e 5 centri tecnici situati negli Stati Uniti, in Germania, in Cina, in Giappone ed in Corea del Sud per un totale di 11 mila dipendenti ed un fatturato complessivo di oltre 1,6 miliardi di dollari. MomoDesign continuerà a mantenere il proprio centro stile di Milano, vera e propria “antenna” in grado di definire strategie di immagine, posizionamento del brand ed anticipare le tendenze del mercato presentando collezioni in grado di interpretare al meglio i migliori valori di eccellenza del made in Italy nel mondo. Contestualmente all’annuncio della partnership, MomoDesign ha presentato la sua nuova linea di caschi. Nella collezione 2016, spicca l’inedito Blade (foto a sx) che rappresenta la novità principale per la prossima stagione. Si rivolge ad una clientela giovane ed attenta alle ultime tendenze e si presenta in una raffinatissima colorazione metallica e materica. In tema di originalità ed esclusività, il modello Phantom (foto sopra) per la prima volta abbina la vera pelle con parti verniciate. Evoluzioni tecnologiche e di stile anche per Avio Pro, FGTR e MiniMomo, autentici capisaldi divenuti icone del brand MomoDesign. Nuove finiture, abbinamenti cromatici inediti ed una continua ricerca in tema di materiali è alla base della filosofia di MomoDesign. A completare la collezione 2016, una importante novità di prodotto che verrà svelata ad Eicma.

Dieselgate VW: differenze tra software per 4 cilindri e V6

dieselgate1Il Gruppo Volkswagen prova a spiegare le differenze tra i “defeat device” dei 4 cilindri diesel della famiglia EA189 (quelli all’origine del dieselgate fatto scoppiare dall’Epa americana) e quelli dei V6 TDI per i quali il colosso di Wolfsburg continua a negare la presenza del software nonostante l’allarme lanciato recentemente dalla stessa Epa. La Casa tedesca sostiene che le differenze sono sostanziali. Se il “defeat device” dei 4 cilindri è stato effettivamente progettato allo scopo di aggirare i controlli durante i test reali, quello dei V6 TDI è da definire, secondo VW, “auxiliary emission control device” che non altera i livelli delle emissioni, ma fa in modo che (dopo un avviamento a freddo) il catalizzatore raggiunga la temperatura di funzionamento il più rapidamente possibile, riducendo i livelli degli inquinanti. Questo secondo device sarebbe presente non soltanto sui 3.0, ma anche sul 2.0 di alcuni model year 2016. In sostanza, il Gruppo vorrebbe continuare ad utilizzare l’Aecd nella distribuzione americana. Nel frattempo, dopo l’ammissione della stessa Volkswagen sul fatto che si è aperto anche il fronte ribattezzato emissiongate, la procura di Braunschweig sta valutando l’apertura di una nuova indagine sulle emissioni di CO2 irregolari che coinvolgono circa 800 mila vetture, quasi 100 mila delle quali a benzina. Secondo la Sueddeutsche Zeitung, gli 800 mila veicoli incriminati emetterebbero una quantità di CO2 superiore del 18% a quella ufficiale. 

Convegno ANC-Confartigianato Bologna 17/10/2015

ancbo2Come da programma, sabato 17 c.m presso la sede Anc-Confartigianato di Bologna & Imola, si è svolto il programmato convegno per il comparto autocarrozzeria al quale sono intervenuti – oltre ai vertici locali con a capo il Presidente provinciale della categoria carrozzieri, Luciano Carlotti – i rappresentanti nazionali nelle persone di Silvano Fogarollo, Presidente Nazionale dei carrozzieri di ANC-Confartigianato e del Segretario della categoria autoriparatori, Raffaele Cerminara. Molto buona l’affluenza, con significative presenze di autoriparatori provenienti da limitrofe province. Il convegno ha trovato un proprio focus nel merito del DDL sulla concorrenza e libero mercato. DDL che ha riscontrato un finale positivo per la categoria, con lo stralcio – alla Camera dei Deputati – di quei principi e regole vessatorie inizialmente configurate all’interno del disegno di legge varato dal governo Renzi. Ora c’è da attendere il prossimo passaggio in seduta al Senato. L’altro tema rimarcante del convegno è stato caratterizzato dalla presentazione da parte di Stefano Silla, in rappresentanza dell’azienda BADA Srl, e quindi di tutte le attività a riguardo del Tempario per l’autocarrozzeria realizzato e co-gestito unitamente alla commissione composta da ANC-Confartigianato e CASArtigiani. Oltre al prodotto-servizio Tempario, Stefano Silla ha avuto modo ed opportunità di illustarre alla platea lo stato dell’arte del progetto RESTART, attualmente in fase pilota in liguria e lazio e con la gestione e supervisione territoriale di due dirigenti di ANC-Confartigianto, quali Pino Pace e Franco Mea. In chiusura dei lavori, il patron di casa, Luciano Carlotti, ha espresso i vivi ringraziamenti alla numerosa presenza dei colleghi artigiani in sala, ai dirigenti nazionali di ANC-Confartigianato ed a tutti gli oratori intervenuti durante l’evento.