Mercato Auto Italia:Semestre a +15,2%. FCA oltre la media. Jaguar a +100%

Sono i mesi di crescita consecutiva del mercato in doppia cifra. In pratica l’intero 2015, almeno finora. Lo scorso mese sono state immatricolate 146.682 auto nuove, pari al 14,3% in più. Da gennaio in poi le consegne sono state 872.951, +15,2%. Fiat Chrysler Automobiles, grazie a prodotti nuovi (finalmente), beneficia di questo andamento non solo in Italia ma anche in altri paesi, contabilizzando aumenti superiori alla media in Europa: +20% nel Belpaese, trascinata da Jeep (+309%), +22,8% in Francia (+15% il mercato), +25% in Spagna (+23,5% la media). In attesa dei dati di Germania e Regno Unito, gli altri due grandi mercati europei, FCA festeggia anche il +8,2% degli Stati Uniti (successo crescente per Chryseler 200 sedan), dove i volumi sono aumentati del 3,9% rispetto a giugno 2014, ma sono anche calati del 10% a confronto del mese precedente.

Ma per festeggiare la vera ripresa del mercato italiano occorre ancora tempo: le vendite sono più o meno quelle di vent’anni fa, cioè del giugno del 1996. Per l’Italia vengono considerati “normali” volumi attorno agli 1,8 milioni di veicoli, mentre per il 2015, anche le stime attendibili più ottimistiche non superano quota 1,5 milioni. I privati valgono finora il 58,3% (+13,3%), ma senza flotte e noleggi la crescita sarebbe decisamente più contenuta. Le immatricolazioni alternative restano stabili, con tendenza al ribasso: gpl all’8,2% (9% un anno fa), metano al 3,9% (contro il 4,9% del 2014) e ibride all’1,7% (come lo scorso giugno). FCA (+16,99% nel semestre) ha beneficiato anche del buon andamento di Alfa Romeo (+17%), mentre Fiat è cresciuta del 12,61%. Ferrari e Maserati hanno guadagnato il 39 ed il 22% con quasi 930 consegne da inizio anno. In giugno solo Jaguar è andata in tripla cifra (+100%, +8,22 nel semestre). Buoni tassi di crescita anche per Lexus (+93%, + 108 da inizio anno), Land Rover (+70%,+24%), Smart (+66%, +48,5%), Mazda (+46%, +15%) e Ssangyong (+44%, +13%).

Calano le imprese artigiane dell’autoriparazione

confartigianato impreseNel I trimestre 2015 le imprese artigiane dell’Autoriparazione in calo dell’1,5%: ogni giorno fuori dal mercato oltre 3 imprese artigiane. Secondo i dati forniti da Confartigianato, il I trimestre 2015 evidenzia che le imprese artigiane dell’Autoriparazione – che rappresentano l’80,7% delle imprese del comparto – sono diminuite dell’1,5% a fronte di un calo totale delle imprese dell’Autoriparazione dello 0,6%. Sono 1.137 le imprese artigiane in meno, pari a 3,1 imprese che ogni giorno escono dal mercato. Le Carrozzerie sono le più colpite nel mercato dell’autoriparazione e mostrano un ulteriore calo del 2,0% delle imprese registrate. Si accentua il calo delle vendite del settore: il I trimestre 2015 segna un calo dello 0,3% del fatturato per la manutenzione e riparazione di autoveicoli rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Nel 2014 il comparto manutenzione e riparazione di autoveicoli ha presentato un fatturato stimato in 13.173 milioni di euro ed occupa 203.954 addetti.Il comparto della riparazione di carrozzerie di autoveicoli conta 20.315 imprese attive con 63.016 addetti e rappresentano il 32,0% dell’autoriparazione. A seguito di incidenti stradali nella filiera delle riparazioni sono coinvolte anche le 36.909 imprese attive di Riparazioni meccaniche di autoveicoli che occupano 96.722 addetti per cui la Riparazione di carrozzerie e la Riparazione meccanica di autoveicoli conta nel complesso 57.224 imprese (77,5% dell’autoriparazione) e 159.738 addetti (81,0% dell’autoriparazione), pari a 3,3 volte i dipendenti del settore assicurativo (47.936).

Anfia: nel 2014 l’automotive ha significato il 4,5% del Pil.

Anfia: nel 2014 l’automotive ha versato allo Stato 71,6 miliardi di €, il 4,5% del Pil. La media europea è del 3,4%. 71,6 miliardi di euro: questo Il carico fiscale complessivo che ha gravato sulla motorizzazione italiana nel 2014. Lo fa sapere Anfia precisando che la ripartenza del settore necessita come non mai di un taglio all’imposizione fiscale, in crescita dell’1,7% rispetto 2013 e dell’8% rispetto al 2009: non fosse bastata la crisi economica, ci ha pensato la fiscalità ad accompagnare il settore nella caduta verticale di questi anni. Lo scorso anno la percentuale sul gettito complessivo è stata del 16,8% e la percentuale sul Pil del 4,5%, contro una media europea del 3,4%. “Facendo un confronto con il 2009, anno in cui il gettito fiscale proveniente dal settore ‘automotive’ ha toccato il punto di minima dall’inizio della crisi (66,32 miliardi di euro, pari al 16% delle entrate tributarie nazionali), è significativo rilevare – precisa il presidente dell’Anfia Roberto Vavassori – che la tassazione derivante dall’utilizzo dell’autoveicolo ha continuato a crescere, portandosi da 51,18 a 58,67 miliardi nel 2014 (+14,6%). Nello stesso periodo, anche il gettito da possesso dell’autoveicolo (bollo auto) è cresciuto del 7,7%, passando da 5,67 a 6,10 miliardi”.

E questo – aggiunge Vavassori – a fronte di introiti derivanti dall’acquisto degli autoveicoli (IVA e IPT) scesi da 9,48 a 6,83 miliardi nel 2014 (-27,9%), con un mercato auto in flessione del 37% tra 2009 e 2014”.
Inoltre nel 2014, pur essendo diminuiti i prezzi medi dei carburanti alla pompa, l’incidenza fiscale (accise e IVA) che grava sul prezzo finale è passata per la benzina dal 59,2% del 2013 al 60,7%, per il gasolio dal 54,8% al 56,5%, per il GPL dal 35,8% al 37,2%, per il metano dal 18% al 18,5%.

Per rilanciare davvero la domanda di mobilità nel nostro Paese, Anfia conclude che occorre invertire questa tendenza, con particolare attenzione alla spesa delle famiglie, ma anche alla competitività delle imprese, in direzione di una fiscalità automotive più equa e coerente con il criterio “chi più inquina più paga”.

RCA-Ddl Concorrenza: Una ventata di freno al Governo & Compagnie Assicuratrici

Commissione Giustizia: Boccata di ossigeno per l’automobilista e per la categoria dei carrozzieri. Dura battuta d’arresto politica per il governo & lobby assicurativa. Ddl mercato & concorrenza: Positivi gli interventi relativi alla Rc auto, recepite le osservazioni a tutela dell’automobilista e della salvaguardia del libero mercato nel contesto dell’autoriparazione a seguito di sinistro stradale e con copertura assicurativa del danno materiale. La commissione, nel merito del disegno di legge, evidenzia sostanziali criticità a riguardo de risarcimento in forma specifica, sulla restrizione della cessione del credito, sull’impiego e modalità per le testimonianze dell’avvenuto sinistro,sulla scatola nera, sulle truffe e non ultimo sul risarcimento del danno fisico alla persona – reale obbiettivo delle lobby assicurative che garantirebbe alle compagnie un risparmo medio annuale di oltre 4 miliardi euro -. Il nostro auspicio è che questa impostazione, assunta ieri dalla Commissione, permanga nel successivo iter del provvedimento.

Link al documento ufficiale della Commissione

RC AUTO: Audizione in Commissione Parlamentare delle Associazioni dei Carrozzieri

Il 12 giugno 2015 si è tenuta presso le Commissioni VI e X della Camera, riunite in seduta congiunta, l’audizione delle Associazioni dei Carrozzieri sul ddl concorrenza, ANC-Confartigianato, CNA e Casartigiani. Con le norme in materia di Rc auto contenute nella Legge annuale per il mercato e la concorrenza sono a rischio la libertà d’impresa e la libertà di scelta dei cittadini. La posizione è stata espressa congiuntamente dai rappresentanti dei Carrozzieri nel corso della predetta Audizione presso la 6° Commissione Finanze e la 10° Commissione Attività Produttive della Camera. Le Associazioni dei Carrozzieri hanno espresso forte preoccupazione per l’impatto potenzialmente dannoso per consumatori e imprese di carrozzeria, con norme che rendono di fatto obbligatorio il risarcimento ‘in forma specifica’, vale a dire far riparare il veicolo incidentato dalle carrozzeria convenzionate con l’assicurazione. In tal modo – secondo le tre Associazioni – oltre a ledere la libertà di scelta dei consumatori, si metterebbero in ginocchio le imprese di carrozzeria indipendenti che non operano in convenzione con le compagnie di assicurazione. Un documento unitario è stato presentato ed illustrato  dai Presidenti di categoria di ANC-Confartigianato e Casartigiani.

Particolarmente attenta e compiuta è risultata la concisa esposizione da parte di Raffaele Cerminara, Segretario nazionale di Confartigianato Autoriparatori, che in risposta alle domande del Presidente della Commissione, Daniele Capezzone, ha illustrato la totale disponibilità nell’apertura di un confronto con ANIA ed IVASS sotto la regia della Commissione. Il Segretario ha avuto altresì modo di illustrare alla Commissione cosa comporterebbe – nella denegata ipotesi di attuazione del decreto legge -, ovvero: “la chiusura di numerose carrozzerie e conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro“, e questo a prescindere da un’oggettiva delimitazione della libera concorrenza di mercato che –  nel merito –  risulta essere in totale conflitto d’interessi con i reali obiettivi del DDL in oggetto.

Prossime audizioni nel merito da parte delle Commissioni riunione in sede congiunta:

Giovedì 18/06 UNIPOL SAI

– Venerdì 19/06   ANIA

– Mercoledì 24/06  IVASS

– ANTITRUST con data da definire

Scarica il documento unitario