Un tempario più trasparente

11Alle ore 14:00 di sabato 23 maggio, presso la sala Overture del sito fieristico AUTOPROMOTEC, si svolgerà una tavola rotonda che riprenderà l’accordo, sottoscritto mercoledì 13 maggio, tra ANC-Confartigianato e BADA per la partecipazione alla redazione del Tempario per il settore carrozzeria. Alla tavola rotonda parteciperanno, oltre ai responsabili di ANC-Confartigianato e Bada, anche l’associazione di Categoria CASARTIGIANI, nonchè l’associazione peritale SNAPIS. Quest’ultime due associazione di categoria, CASARTIGIANI e SNAPIS, partecipano già da plurimi anni alla realizzazione del Tempario Bada.

Cliccando il sottostante bottone,  potete fruire del biglietto gratuito per l’intera durata della fiera AUTOPROMOTEC che si svolgerà a Bologna dal 20 al 24 di maggio. 

gratis

 

 

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Mytaxi: Milano taxi scontato al 50%

download 6Corse in taxi in promozione fino al 17 giugno a Milano, la città italiana dove il car sharing ha ottenuto il maggior successo. Lo ha reso noto mytaxi che ha ha deciso di prorogare lo sconto del 50% su tutti i trasporti pagati tramite App. La riduzione era stata lanciata nel capoluogo lombardo lo scorso 13 aprile, giorno di presentazione ufficiale dell’applicazione, e avrebbe dovuto durare solo un mese. L’app mytaxi – acquisita da Daimler attraverso la controllata moovel GmbH – consente di chiamare il taxi più vicino e lavora “solo ed esclusivamente con tassisti con licenza”, come precisa la società che intende così distinguersi rispetto ad Uber. Tramite smartphone è possibili pagare la corsa rispettando le leggi attualmente in vigore. In Europa, la App è già stata scaricata 10 milioni di volte e risulta essere “la principale applicazione di prenotazione di taxi” del Vecchio Continente. “I numeri del primo mese di attività sono molto positivi”, ha dichiarato Barbara Covili, general manager di mytaxi Italia. Naturamente non sono stati diffusi numeri precisi, ma si parla di di “migliaia” tra corse e clienti. La funzione è disponibile in 40 città al mondo

ALFA ROMEO 4C Spider

1La tanto attesa Alfa Romeo 4C Spider ripropone per gran parte la linea della coupé, con la differenza più evidente del rollbar posteriore di sicurezza integrato nei montanti. Ci sono anche proiettori più tradizionali e coerenti con lo stile dell’auto rispetto a quelli spettacolari ma un po’ troppo futuristici visti sulla berlinetta. Sotto la portiera di sinistra, poi, è spuntata una presa d’aria per evitare il surriscaldamento del cambio quando se ne fa un uso estremo (un inconveniente riscontrato su qualche esemplare della coupé che, ovviamente, beneficia anch’essa della modifica). Il prezzo è molto superiore rispetto a quello della coupé: 75 mila euro invece di 53.400 e questo dipende anche dall’aumento dei componenti in carbonio (ad esempio la cornice del parabrezza) reso necessario contenere la massa. La capote, per rispettare la filosofia della massima leggerezza tipica della 4C, è realizzata in tela ed è molto essenziale. Si toglie e si mette manualmente in modo abbastanza semplice ma le operazioni sono più rapide e egevoli se si è in due. Quando è arrotolata finisce in una sacca che trova posto nel piccolo portabagagli posteriore, sottraendo però una buona parte dei 110 litri di capacità dichiarati dall’Alfa. L’abitacolo non cambia se non in dettagli secondari. In rapporto alle dimensioni esterne, quindi è molto spartano ma offre una discreta abitabilità ai due occupanti, però sono sempre pochi gli spazi per riporre monete, smartphone e così via. L’Afa 4C Spider pesa ufficialmente 940 kg a secco, quindi 45 kg più della coupé, e la potenza del motore turbobenzina di 1.750 cc è sempre di 240 CV: questo significa che il rapporto peso potenza, pur peggiorando leggermente, rimane inferiore ai 4 kg/CV è sempre uno dei più formidabili in assoluto. Su strada e anche in pista le differenze sono praticamente irrilevanti e non si notano neppure quei leggeri movimenti della scocca che solitamente affliggono le vetture private del tetto, grazie alla rigidità della vasca in carbonio che costituisce l’ossatura della Spider. Le prestazioni dichiarate dichiarate dall’Alfa Romeo per la 4C Spider, del resto, sono le stesse della versione chiusa: 257 km/h (anziché 258), 4,5 secondi per passare da 0-100 km/h e poi 36 metri per fermarsi da quella stessa velocità. La vettura, quindi, accelera e riprende con una velocità impressionante, è agilissima tra le curve in successione, cambia marcia con grande rapidità grazie alla trasmissione a doppia frizione e sei rapporti (che forse è diventata un po’ più dolce) è, quando è necessario, decelera con la violenza che serve in pista. Lo sterzo senza servoassistenza, però, rimane un po’ ansiogeno sul dritto e richiede esperienza e attenzione quando si guida al limite. Il comfort, naturalmente, non è una priorità dell’Alfa 4C Spider, come non lo è della coupé. Sia viaggiando a capote aperta che chiusa il rumore è ancora più invasivo, in compenso c’è un buon riparo aerodinamico. La tonalità di scarico è sempre entusiasmante ma, presto, sarà disponibile anche un impianto Akrapovic attivo che renderà ancora più “tracing” la voce della Spider. 

SICUREZZA: Meno 38% di incidenti con la frenata automatica

bre3Una famosa pubblicità di qualche anno fa recitava: “una telefonata ti allunga la vita”. Oggi possiamo asserire, dati statistici alla mano, che i dispositivi di frenata automatica la allungano davvero, la vita. Gli incidenti calano infatti del 38%, secondo uno studio condotto in Europa, Asia e Australia da EuroNCAP (l’ente della FIA che si occupa di verificare la sicurezza dei veicoli) e ANCAP, ovvero l’istituto indipendente di sicurezza per Europa, Asia e Australia. Cruise control adattivo, frenata automatica, mantenimento della corsia, ausilio al sorpasso: ormai ne parliamo da anni, ma per molti si tratta ancora di fantascienza automobilistica. Si tratta di dispositivi sconosciuti o considerati eccessivi dall’automobilista della Domenica, che li reputa una complicazione inutile, ma spesso anche dal guidatore esperto, quello che: “ho sempre viaggiato senza e non ho mai fatto incidenti”, oppure: “a me tutta quell’elettronica confonde, sono più capace io dei chip”. Qualunque sia la vostra forma di diffidenza, sappiate che l’elettronica è molto più efficace ed efficiente di un pilota professionista, figuratevi di noi guidatori medi, come dimostra quel -38% di sinistri quando sul veicolo è installato anche “solo” il dispositivo di frenata automatica. Nel dettaglio, il “Brake Emergency Assist” interviene alle basse velocità, ovvero fino a 30 km/h (50 km/h per Volvo): grazie a sensori che percepiscono l’avvicinamento a un altro veicolo, in caso di necessità il BEA applica in automatico la massima forza frenante, evitando un sinistro o riducendone le conseguenze. E se 30 km/h vi sembrano pochi, immaginate di tamponare a quella velocità un’altra auto, oppure un veicolo commerciale con tanto di sponde metalliche. Siete sicuri di uscire indenni dall’impatto? E la vostra auto? Per non parlare se a 30 km/h si travolge un motociclista… Andando nel dettaglio della ricerca, si evince che quel 38% non varia di molto fra il contesto urbano e quello rurale, né da una nazione all’altra. Insomma, piuttosto che ordinare optional “inutili” come il navigatore satellitare (gli smartphone offrono molto spesso una navigazione migliore e più aggiornata) o cerchi di 1 o 2 pollici più grandi, meglio spendere i propri soldi nel sistema di frenata automatica. Anzi, nell’indecisione tra un’auto e un’altra, un buon criterio di scelta potrebbe essere proprio quello della disponibilità, di serie o a richiesta, di ausilii alla guida.bre2

VOLKSWAGEN Golf R 500 by Oettinger

vw golf r500 oettinger aMentre Volkswagen lavora alla sua versione “esplosiva” di Golf R, la società di tuning Oettinger ha esibito al raduno GTI del Woerthersee, in Austria, un allestimento da fuori serie della top seller tedesca. Si tratta di VW Golf R da 518 CV (680 Nm di coppia), basata sulla serie VII del modello e sviluppata nel giro di 3-4 mesi per l’anteprima mondiale lacustre. Oettinger ha pianificato una produzione limitata, ma anche prossime versioni addirittura da 600, 650 e perfino 750 CV. Golf R 500 è equipaggiata con un motore TFSI a cinque cilindri in linea da 2.5 litri con turbo modificato. Lo spunto da 0 a 100 è annunciato in 3,4 secondi, mentre la velocità massima è di 300 km/h. La presenza su strada è stata forzatamente allargata: 10 centimetri in più rispetto al modello di serie da cui deriva. Un modello eccezionale, insomma, anche nel prezzo: almeno 150.000 euro.