Rallenta la caduta italiana: flessione limitata all’1,92%

mercato auto in negativoNel 7° mese sono 107.514 le unita’ immatricolate. Nei primi sette mesi flessione del 9,23%. Capire che siamo arrivati al 38° mese consecutivo di flessione fa male al mercato auto italiano, ma il bilancio di luglio (per una volta) fa meno male. Il calo è stato infatti contenuto ad un accettabile 1,92% per un totale di 107.514 esemplari, ma va ricordato che il confronto è con un luglio 2012 che aveva una giornata lavorativa in meno e che si era chiuso ad oltre meno venti. Più pesante il decremento da inizio anno con un flop del 9,23% sui primi sette mesi del 2012 a 839.481 veicoli. Tutte le Associazioni di settore sono concordi nel ribadire che senza un intervento per ridurre la pressione fiscale, il mercato archivierà il 2013 sotto la soglia di 1,3 milioni di unità (per Federauto siamo di fronte ad un sistema immobile). Segnali confortanti arrivano dalla raccolta ordini che in luglio ha guadagnato il 5% ad oltre 101 mila contratti e dal trend al rialzo delle società (male i privati e anche il noleggio), mentre l’usato ha registrato una leggera impennata del 2,4% a 364.347 trasferimenti di proprietà. Il Gruppo Fiat ha perduto il 5,5% a luglio con una quota mercato scesa al 29,21% (bene soltanto Maserati). Tra le Case straniere, vanno segnalati gli incrementi a doppia cifra di Toyota, Mercedes, Dacia, Chevrolet, Skoda, Seat, Porsche SsangYong, Jaguar, Infiniti e Aston Martin. Nei sette mesi, Fiat Panda assoluta bestseller tra i modelli davanti, nell’ordine, a Punto, Ypsilon, 500, 500L, Clio, Golf, C3, Polo e Fiesta.

Ordini europei boom per la Ford Fiesta ST

fordLa nuova Ford Fiesta ST sta riscuotendo un successo superiore alle attese in Europa. Gli ordini hanno ormai raggiunto le 10 mila unità in sei mesi, il doppio rispetto alle previsioni, e di conseguenza Ford ha deciso di incrementare del 15% l’assemblaggio della vettura nella fabbrica di Colonia. La capacità produttiva toccherà i 60 esemplari al giorno.

Fiat: premio produttivo al sito polacco di Bielsko Biala

fiatLo stabilimento polacco di Bielsko Biala della Fiat (motori) è stato insignito del prestigioso riconoscimento internazionale Automotive Lean Production 2013 nella categoria Excellent Value Chain. Il processo di analisi e valutazione è stato completato da una commissione di esperti selezionati dal magazine tedesco Automobil Produktion e dalla società di consulenza Agamus Consult. La commissione ha giudicato eccellenti i risultati ottenuti dall’impianto (già Gold Award nel 2012) in termini di elevata efficienza in tutti i processi manifatturieri.

Fiat 500: la più ecologica d’Italia a benzina

fiat 500La Fiat 500 equipaggiata con il motore TwinAir da 85 CV (con Start&Stop e cambio dualogic) è l’auto a benzina più ecologica d’Italia in base alla “Guida al Risparmio di carburante” realizzata dai Ministeri di Ambiente, Infrastrutture e Trasporti e Sviluppo Economico. Come la 500C, emette soltanto 90 g/km di CO2 e può agevolmente competere con le vetture ibride.

Fondiaria-Sai: arrestati i Ligresti & ex Ad

Fonsai, arrestati i Ligresti: Salvatore ai domiciliari, le figlie in carcere, il figlio ricercato in Svizzera.

Sette arresti a carico della famiglia Ligresti e dei vertici di Fondiaria Sai, nell’ambito dell’inchiesta curata dalla Procura di Torino. Questa mattina sono state notificate dagli agenti del comando provinciale della Guardia di Finanza di Torino le ordinanze di custodia cautelare a carico del patron Salvatore Ligresti, agli arresti domiciliari. In carcere invece le figlie di Ligresti, Giulia Maria, raggiunta dagli agenti nella sua abitazione di Milano e ora nel carcere di Vercelli e Jonella Ligresti, che si trovava invece nella sua residenza estiva in Sardegna. Arrestato anche l’ex amministratore delegato Emanuele Erbetta mentre l’ordinanza di arresto a carico di Paolo Gioacchino Ligresti, non è stata eseguita perché il figlio del patron di Fondiaria si trova in Svizzera.Le ipotesi di reato sulle quali ha indagato la Procura sono falso in bilancio aggravato e manipolazione di mercato. Secondo gli investigatori, i vertici di Fondiaria Sai avrebbero occultato al mercato di un “buco” nella riserva sinistri di circa 600 milioni. Informazioni sensibili, dunque, la cui mancata comunicazione ha provocato gravi danni ad almeno 12mila risparmiatori.