Gas fluorurati: attivo registro & obbligo iscrizione

Gas fluorurati, attivo il Registro. Obbligo di iscrizione per poter operare. Con l’attivazione del Registro nazionale delle persone e delle imprese certificate, avvenuta il 15 febbraio 2013, e con l’approvazione del decreto che definisce le sanzioni, si è completato lo scenario legislativo sui gas fluorurati a effetto serra. Ricordiamo che l’art. 13 del dpr_43/2012 ha recepito anche in Italia il Regolamento CE 842_2006 sui gas fluorurati a effetto serra e ha previsto l’obbligo di iscrizione al Registro per poter operare. L’obbligo prevede il superamento di un esame teorico e pratico per poter ottenere il cosiddetto “patentino frigoristi” che riguarda non solo i frigoristi ma tutti coloro che operano a contatto con i gas (attività di installazione, manutenzione, riparazione, recupero). Il decreto sanzioni prevede sanzioni penali, riferite al commercio di apparecchiature e prodotti contenenti i gas serra, e amministrative per chi contravviene agli obblighi formativi. L’Agenzia delle Entrate ha accolto la richiesta di non applicare la tassa di concessione governativa (168 euro) per l’iscrizione al Registro.

Obbligo di iscrizione: chi riguarda
Devono iscriversi al Registro, e quindi aver superato l’esame teorico e quello pratico, gli impiantisti (addetti e/o titolari) che operano a contatto con i gas fluorurati.L’obbligo riguarda anche gli autoriparatori che intervengono per la manutenzione di impianti mobili (condizionatori installati su autoveicoli contenenti i gas fluorurati).

Chi è esente
Un recente chiarimento del Ministero dell’Ambiente ha chiarito che l’esenzione degli autoriparatori dal campo di applicazione del DPR è prevista “solo se vengono effettuate operazioni di mera ricarica, ossia circoscritte al solo rabbocco della quantità di gas ancora presente nell’impianto fino al suo riempimento, senza che, in termini netti, rimanga da questa operazione alcuna quantità di gas (per altre operazioni o in attesa di smaltimento)”. Se invece, l’attività di raccolta e stoccaggio dei gas vengono comunque effettuate, l’autoriparatore e l’impresa dovranno necessariamente iscriversi al Registro nazionale e l’addetto alle operazioni sui gas dovrà effettuare il corso di formazione in vista dell’ottenimento dell’attestato.

Tempi
Gli addetti (titolari e/o dipendenti) e le imprese devono iscriversi al Registro entro il 12 aprile 2013.L’iscrizione al Registro è condizione necessaria per poter ottenere entro 6 mesi dall’iscrizione:
un attestato, che verrà rilasciato a seguito del completamento di un corso di formazione per le persone addette e il superamento di un esame,
un certificato di qualità che validerà le procedure aziendali inerenti i gas fluorurati.
Cosa deve fare il personale addetto
Il personale tecnico addetto (titolare e/o dipendenti) per ottenere l’attestato dovrà superare un esame che consiste in
una prova teorica con quiz a risposta multipla sui temi della termodinamica, impatto dei refrigeranti sull’ambiente e relativa normativa ambientale,
una prova pratica in un centro autorizzato.
L’attestazione del personale risulta una qualifica legata unicamente alla persona e considerata come una vera e propria qualifica professionale. Gli impiantisti dovranno seguire il percorso illustrato, mentre gli autoriparatori che rientrano nel campo di applicazione della normativa, dovranno ottenere un semplice attestato di formazione base.

Cosa deve fare l’impresa
L’impresa, per poter ultimare l’iscrizione al Registro, dovrà dotarsi di un piano delle procedure e delle attrezzature necessarie per svolgere le operazioni. Il piano deve essere validato da un organismo di certificazione.

Documenti da scaricare:

Regolamento CE 842_2006 (PDF)
Decreto (PDF)

Nasce il contratto Rc Auto base

aumento-assicurazioni-rc-auto-pesaroNasce il contratto Rc Auto base.Farà calare le tariffe? Tutte le compagnie dovranno offrire ai consumatori un’assicurazione standard.Svolta nel mondo delle assicurazioni,almeno è quello che sperano milioni di italiani. Dal primo maggio nascerà il contratto base, una misura che a sentire il Ministero dello Sviluppo Economico consentirà di risparmiare sul costo della polizza. Perchè entri in vigore si attende il parere del Consiglio di Stato e la registrazione da parte della Corte dei Conti.
Ma cosa cambierà? Tutte le compagnie dovranno offrire ai consumatori un’assicurazione standard.Il premio del contratto base sarà definito da ogni compagnia assicurativa sulla base delle caratteristiche del cliente (es: età, residenza, classe di merito, etc) e del veicolo assicurato. Il costo di ogni singola garanzia e servizio aggiuntivo rispetto al contratto – liberamente offerti dalle imprese – dovrà essere indicato a parte. In questo modo, il consumatore potrà valutare le diverse offerte con maggiore consapevolezza», spiega una nota del Ministero. La formula «base» prevede alcune caratteristiche stabilite per legge: massimale minimo previsto dalla legge (5 milioni di euro con limite di 1 milioni di euro per danni a persone e cose), niente franchigia, tariffa «Bonus Malus», guida libera (il veicolo è assicurato a prescindere da chi lo guida), nuovi limiti alle rivalse delle compagnie nei confronti degli assicurati. Che scatterebbero solo nei casi più gravi, come guida in stato d’ebbrezza o consumo di droghe. Secondo il ministro Passera “dopo l’abolizione del tacito rinnovo, il contratto base favorirà una maggiore trasparenza fra le offerte e favorirà le condizioni per una riduzione dei premi”.

Capaccio, maxi truffa alle assicurazioni

Falsi incidenti, conditi di testimonianze e ricostruzioni fasulle, per raggirare le assicurazioni ed intascare soldi facili. Continua ad arricchirsi di nuovi elementi l’indagine condotta dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Vallo della Lucania sui sinistri stradali fantasma architettati, con la complicità di giudici di pace, periti e medici infedeli, per far risultare danni biologici inesistenti ai danni dei soggetti coinvolti e poi chiedere somme cospicue a titolo di risarcimento a note compagnie assicurative: l’Allianz e la Toro sarebbero tra le più danneggiate da quella che, agli occhi dei magistrati, si sarebbe configurata come una vera e propria organizzazione per delinquere dedita alla truffa ed al falso. Almeno una ventina sarebbero i sinistri ritenuti del tutto inventati, con risarcimenti indebiti per oltre 300mila euro. Il pm Alfredo Greco, titolare dell’inchiesta, intende andare a fondo e ricostruire le dinamiche-tipo di svariati incidenti, avvenuti in diversi centri delle province di Salerno e Napoli al fine di depistare sospetti. Le indagini sono partite nel 2010 grazie al lavoro dei carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore su input della locale Procura, cui poi è subentrata, per competenza territoriale, quella di Vallo. Obiettivo della magistratura, sfilacciare la fitta ragnatela di complicità che sarebbe stata imbastita da due avvocati, presunti ideatori del sistema,  secondo quanto ritenuto dagli inquirenti, coordinati dal procuratore capo Giancarlo Grippo. Come riportato da numerosi organi di stampa, sono ben 62 le persone indagate e coinvolte a vario titolo: addirittura interi nuclei familiari (coniugi, fratelli, cugini, parenti ed affini) figurano negli atti tra testimoni e vittime, sovente anche in più incidenti. Terminate le indagini e notificati i relativi atti agli indagati, la cui posizione sarà vagliata caso per caso, la Procura vallese attenderà la scadenza dei termini di legge, per le eventuali controdeduzioni degli accusati, per poi decidere sul loro eventuale rinvio a giudizio. Nei confronti di coloro che dimostreranno la propria estraneità ai fatti contestati, scatterà l’archiviazione.

Assicurazioni: Minucci, la crisi si e’ sentita

”La crisi si e’ sentita e ha certamente pesato. Lo abbiamo visto nel corso di questi ultimi due anni con delle pesanti flessioni sulla raccolta assicurativa-vita. Bisogna pensare che nel 2010 si e’ avuto una raccolta di circa 90 miliardi di euro che nel 2011 sono calati a 70 e che diventeranno intorno ai 55-57 miliardi nel 2012”. Cosi’ a Trieste il presidente dell’Ania Aldo Minucci a margine di un convegno alle Generali. ”Il fenomeno si attua anche nel comparto danni che evidenzia una stabilizzazione dei premi”, ha proseguito Minucci, specificando che anche ”sulla parte auto abbiamo una media di riduzione dello 0,5 per cento. Quindi la crisi economica si sente pesantemente non soltanto sulla parte consumi, il cosi’ detto retail, ma anche sulla parte delle imprese che evidentemente stanno riducendo le loro coperture assicurative”.

Fiat tenta la carta banche per la scalata a Chrysler

fiatSergio Marchionne sta cercando una soluzione per completare la scalata a Chrysler. Secondo Goldman Sachs, il Lingotto avrebbe bisogno di circa 2,2 miliardi per rilevare la partecipazione ancora in mano al fondo USA Veba (41,7%) che sta peraltro creando problemi con richieste finanziarie eccessive (a breve sarà fissato il costo di una tranche del 3,3%). Marchionne avrebbe già approcciato alcune banche e starebbe provando ad ottenere un prestito ponte per garantirsi la liquidità necessaria.