Secondo l’ultima indagine dell’Isvap sullo stato del contenzioso civile e penale, alla fine del 2010 le cause civili pendenti, in ogni grado di giurisdizione, erano 295.397, e l’incidenza sul numero dei sinistri a riserva a fine 2010 (pari a 1.667.938) è passata al 17,7% rispetto al 15,3% della fine del 2009. Le cause di primo grado pendenti al 31 dicembre 2010 erano 281.185, con un aumento del 9,6% rispetto alla fine del 2009 e rappresentavano il 95,2% dei procedimenti civili in essere (94,7% nel 2009). Nell’ambito dei procedimenti di primo grado, a fare la parte del leone, come del resto anche negli anni precedenti, sono quelli pendenti presso i giudici di pace, che a fine 2010 risultavano ben 227.600 e registravano un incremento a due cifre, del 13,5% rispetto al 2009, costituendo l’80,9% del totale delle cause civili di primo grado presentate dagli automobilisti (erano invece il 78,1% nel 2009). L’incidenza sui sinistri a riserva raggiungeva il 13,6% (11,3% alla fine del 2009). Per quanto riguarda i procedimenti civili di secondo e terzo grado, a fine 2010, rileva ancora l’Isvap, erano pendenti 14.212 cause, sostanzialmente invariate (-0,2%) rispetto al 2009. Coerentemente al dato complessivo, restavano praticamente stabili sia le cause pendenti nei Tribunali e nelle Corti d’Appello, mentre registravano un lieve calo (-3,2%) i procedimenti in corso presso la Corte di Cassazione. Sempre alla fine dello scorso anno, le cause penali pendenti nei diversi gradi di giudizio erano 7.461, con un’incidenza sui sinistri a riserva pari allo 0,4% (come nel 2009).
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Rc Auto: boom aumenti tra il 2009 e 2010
Secondo l’Autorità per la concorrenza, che ha avviato un’indagine nel settore Rc Auto, tra il 2006 e il 2010 i premi hanno subito aumenti anche del 50%, ad esempio per assicurare un motorino. La concorrenza nel settore continua ad essere scarsa e i prezzi italiani sono molto elevati rispetto agli altri paesi europei. La procedura di risarcimento diretto nel campo dell’Rc Auto non ha avuto gli effetti sperati. C’è stata sicuramente una riduzione dei tempi di liquidazione dei sinistri, che ha visto il numero complessivo di sinistri definitivamente liquidati nell’anno di accadimento passare dal 66% del 2007 al 70% del 2010. Ma gli effetti positivi che si speravano sui prezzi, non sono arrivati. Tra il 2006 e il 2010 i premi sono aumentati, per ciascun profilo di assicurato di sesso femminile, e in tutte le provincie, anche di oltre il 45% all’anno. E per gli uomini anche fino al 50%, per assicurare, ad esempio, un motociclo al Centro-Italia. Il boom degli aumenti sembra esserci stati tra il 2009 e il 2010, quando i premi sono aumentati a tassi anche superiori al 30% per i 18enni che hanno assicurato un ciclomotore nelle isole e per i 45enni che hanno assicurato un motociclo 250 al Centro. Aumenti tra il 20 e il 30% per i 40enni che hanno assicurato un’auto nelle Isole o al Nord; tra il 10 e il 20% per i 20enni che hanno assicurato per la prima volta un’auto sia al Nord che al Sud, e per i 65enni che hanno assicurato un’auto in tutte le zone d’Italia.
VW da record in Cina: 1,69 milioni di unità
Citroën DS4 eletta Auto Europa 2012 by Uiga
Presso il Museo dell’Automobile di Torino, in occasione della terza edizione di Viva l’Auto, la Citroën DS4 è stata insignita del riconoscimento Auto Europa 2012 by Uiga. Ha ottenuto 314 punti e ha preceduto Range Rover Evoque (254), Ford Focus (217), Peugeot 508 (208) e Nissan Juke (173). Più staccate Countryman e V60. DS4 si è distinta nell’Europa a 25 come l’auto più interessante, eco-sostenibile, sicura, con il miglior rapporto qualità/prezzo e dal design più accattivante. Il premio (l’esclusiva tartaruga di cristallo simbolo dell’Uiga) è stato consegnato dal Presidente dell’Associazione, Pierluigi Bonora, al direttore marketing e comunicazione e al capo ufficio stampa di Citroën Italia, rispettivamente Massimo Borio e Marco Freschi. Come si evince dall’albo d’oro, per la Citroën si tratta dell’8° trionfo dopo quelli di C4, C3, C5, Xsara Picasso, Xantia, ZX e XM. Superata la Fiat, ferma a 7.
Al via il nuovo superbollo per le auto potenti: quanto crescerà
Arriva il superbollo per le auto potenti, novità che riguarda chi è intestatario di un automezzo soggetto al superbollo, cioè autovetture o autoveicoli a uso promiscuo (auto vecchie immatricolate in questo modo, abolito nel ’99) con potenza del motore superiore a 225 kiloWatt (306 cavalli), alla data del 6 luglio scorso. L’importo del superbollo è stato fissato in 10 euro per ogni kiloWatt in eccedenza rispetto alla soglia dei 225. Per il 2011 si deve pagare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto col modello ‘F24 elementi identificativi’. Il nuovo superbollo, rispetto a quello ordinario, riguarda le vetture di nuova immatricolazione ed è dovuto per intero anche per il primo anno, mentre il tributo ordinario si deve pagare per un numero variabile da 9 a 12 mesi (dipende da quanti mesi ci sono da quello d’immatricolazione alla prima scadenza), con eccezioni in Piemonte e Lombardia. Un’altra differenza è che non è previsto il rimborso dei mesi di mancato possesso dell’auto, che alcune Regioni riconoscono in caso di furto o rottamazione.