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L’8 settembre VW svelerà monoposto elettrica
Associazioni: rivedere norma sull’IPT
Tutte le Associazioni che rappresentano la filiera dell’auto, in particolare Unrae, Anfia e Federauto, ma anche Aniasa ed Assilea, ribadiscono le forti perplessità sulla possibile modifica dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) che potrebbe comportare, in media, un raddoppio dell’attuale tariffa. La Manovra correttiva di Ferragosto, attualmente al vaglio del Senato, contiene infatti una disposizione relativa alla modifica dell’IPT che porterà ad un ulteriore aggravio della tassazione sui veicoli nuovi ed usati.Se la norma dovesse passare definitivamente, l’imposizione fiscale rischierebbe di deprimere ancor di più il mercato automobilistico,
oltre a comprimere le entrate sul fronte dell’Iva, già diminuite di quasi 2 miliardi di Euro rispetto al 2008. Le Associazioni di categoria sono preoccupate soprattutto perché l’eventuale modifica dell’IPT sarebbe un ulteriore duro colpo al comparto non essendo una normativa una tantum. Il settore automotive è infatti da tempo oggetto di altri interventi fiscali, tra cui aumento delle accise sui carburanti, incremento della tassazione Rc Auto e l’introduzione del Superbollo.
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Ecco servita la stangata autunnale
Rc Auto, benzina, raccolta dei rifiuti, tariffe energetiche: il calderone dei prossimi rincari è già pieno fino all’orlo e il sapore di questa “mistura” potrebbe risultare molto amaro per i consumatori italiani. Come di consueto, l’Adusbef e la Federconsumatori hanno provveduto a calcolare l’importo esatto della stangata in questione, la quale rischia di colpire i cittadini nei prossimi mesi autunnali. Nello specifico, si tratta di una cifra superiore ai 1.500 euro, ma il dato preoccupante è rappresentato dal fatto che nessun settore può dirsi migliore dell’altro, visto che ognuno di essi andrà a contribuire in maniera determinante. Quindi, anche il cibo, le assicurazioni (come se non bastassero le pratiche commerciali scorrette attuate dalle compagnie), i libri scolastici,
i biglietti dei treni e il riscaldamento fanno tutti parte di questo quadro a fosche tinte. Non è proprio possibile contrastare questo continuo rialzo dei prezzi? La ricetta suggerita dalle due associazioni suona come ripetitiva, ma è difficile trovare delle alternative valide: i due presidenti, Elio Lanutti e Rosario Trefiletti hanno suggerito infatti di avviare delle verifiche piuttosto accurate su ogni singolo comparto, in modo che si possa scongiurare da subito il pericolo della speculazione. Il rincaro in questione, inoltre, è stato definito come “insopportabile”. Purtroppo, è l’alimentazione a dare il “cattivo esempio”, gli aumenti cominciano proprio a questi livelli e poi si diffondono a macchia d’olio a tutto il resto dell’economia: questo vuol dire che non si tratta di un evento a sé stante, ma di qualcosa che viene provocato dagli speculatori stessi. La contrazione dei consumi è un altro dei fattori determinanti da questo punto di vista. Infine, occorrono delle regole più certe e severe nei vari mercati: le authority sono dunque chiamate a una mole di lavoro più grande del normale, ma anche il governo e soprattutto gli organi che ricoprono ruoli ispettivi devono fare finalmente la loro parte.