Convegno Confartigianato: Vicenza 28 marzo

Confartigianato: No al Monopolio delle Assicurazioni. L’Evento si svolgerà a Vicenza, sabato 28 marzo alle ore 9:30, presso il Centro Congressi Confartigianato Vicenza, via E. Fermi 201

fogarollo 2I carrozzieri a sostegno del libero mercato e dei diritti dei consumatori. Il Presidente nazionale di ANC-Confartigianato, Silvano Fogarollo, richiama al fronte comune per non vedere trasformato il mercato dell’autoriparazione in un monopolio in mano alla lobby assicurativa. E’ importante partecipare a tale manifestazione, illustra il Presidente Fogarollo, perchè i carrozzieri non ci stanno a subire l’ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, e tutto ciò in nome della presunta liberalizzazione”. Il nodo centrale da correggere, continua il Presidente Fogarollo, riguarda il cosidetto risarcimento in forma specifica. I consumatori devono sapere e poter scegliere liberamente l’officina di fiducia presso la quale effettuare la riparazione del mezzo incidentato, senza essere costretti a rivolgersi alle carrozzerie convenzionate con l’assicurazione.

Al convegno parteciperanno diversi dirigenti regionali e nazionali di Confartigianato, tra i quali anche Raffaele Cerminara, Segretario Nazionale Autoriparatori, Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche di Confartigianato, Antonio Tonioni, Presidente Coordinatore unione Consumatori Veneto, nonchè diversi Parlamentari del Veneto.

Scarica il programma dell’evento

Scarica la locandina per informare il consumatore

 

Verdone lascia l’ANIA e passa in UnipolSai

Vittorio Verdone, il direttore centrale auto, distribuzione e consumatori dell’Ania, ha consegnato le proprie dimissioni. Verdone entrerà in UnipolSai, la compagnia che nel novembre dello scorso anno ha annunciato la volontà di lasciare l’associazione delle imprese in disaccordo con la politica di Ania, definita troppo corporativa e poco incisiva nel mercato reale. Verdone  potrebbe ricoprire un incarico importante, facendo valere le proprie competenze sia a livello manageriale, sia legale, sia di rappresentanza istituzionale, così da rafforzare ulteriormente la posizione di Bologna, indebolendo sempre di più la Confindustria delle assicurazioni nel proprio peso politico. Verdone vanta una lunga esperienza nel settore assicurativo e in Ania in particolare dove è entrato nel 1989, prima al servizio legale e poi successivamente dal 1998 con diversi incarichi fino alla nomina nel 2012 dell’attuale incarico.Per Ania Verdone si è occupato delle problematiche istituzionali e tecniche delle Aree relative all’assicurazione auto, all’intermediazione assicurativa e alle relazioni con le Associazioni del consumatori. Ha coordinato, inoltre, l’attività associativa con quelle della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale e del Forum ANIA Consumatori. In Unipol dovrebbe occuparsi di regolamentazioni e normativa. L’uscita di Verdone potrebbe essere letto come il secondo “smacco” della compagnia bolognese nei confronti di Ania, prima l’uscita dall’associazione delle imprese non considerata da Carlo Cimbri rappresentativa, e ora uno degli uomini storici dell’associazione. Altresì, potrebbe essere letto come un probabile rientro della compagnia in Ania, in tal caso Vittorio Verdone potrebbe risultare per Unipol l’uomo giusto al posto giusto.

RC-AUTO: Approvato il disegno di legge

Arriva il regalo governativo per le compagnie assicuratrici

Disegno legge concorrenza, all’interno del quale le novità (?) a disciplina della Rc-Auto. Il premier Matteo Renzi, unitamente a tutti i membri del Consiglio dei Ministri, ha convenuto di anticipare il regalo natalizo per il comparto assicurativo, approvando il disegno legge sulla concorrenza. Viene previsto l’obbligo di sconti significativi nel campo della RC Auto se l’automobilista accetta clausole finalizzate al contenimento dei costi o al contrasto delle frodi come l’installazione della scatola nera e di rilevatori del tasso alcolemico, ispezioni preventive dei veicoli e il risarcimento presso autoriparatori convenzionati. Altre norme riguardano l’obbligo di indicare i testimoni, in caso di incidenti con soli danni alle cose, non oltre il momento della denuncia, la possibilità di recesso dalle polizze accessorie allo scadere della polizza principale, il conferimento all’IVASS dei poteri di controllo e monitoraggio sull’attuazione delle nuove norme. E’ ovvio che il risarcimento in forma specifica e l’abolizione della cessione del credito costituisce un serio strappo ai diritti dell’assicurato. Il disegno di legge penalizza, oltre agli automobilisti, l’intera categoria dei carrozzieri, sia quelli indipendenti che sopratutto quelli già convenzionatri con le compagnie, i quali – in proiezione futura – saranno indotti a lavorare con processi produttivi e costo manodopera dettati dal committente della riparazione, ovvero dalla compagnia assicuratrice. In sostanza quanto auspicato dalle lobby delle compagnie assicuratrici. Una rivoluzione del sistema pro-compagnia, contro gli interessi dell’automobilista-assicurato, gettando l’intera categoria dei carrozzieri in una situazione devastante, limitandone ai massimi livelli “il sano principio della libera concorrenza”. Di fatto, un disegno legge in pieno conflitto d’interessi. Una palese violazione dei diritti del danneggiato, l’azzeramento della libera concorrenza nel comparto autoriparatori, un grandissimo regalo economico al comparto assicurativo che oltre a tutti questi vantaggi riscontrerà anche i benefici economici dettati dalla prospettata introduzione delle tabelle per il risarcimento dei danni fisici gravi, in sostituzione delle tabelle del tribunale di Milano, le stesse già riconosciute dalla Cassazione quale parametro “equo” ai fini risarcitori del danno subito e patito. Disegno legge concorrenza? Quale concorrenza? Forse quella generata all’interno di un mercato monopolizzato da 5 compagnie che controllano l’80% del mercato della RC-AUTO? Europa dove sei e se ci sei batti un colpo!

Scarica il “disegno di legge concorrenza”

Radio24Ore: fa il punto della situazione sulla Rc-Auto

fogarolloAll’interno del Ddl “Concorrenza” di prossima discussione al Consiglio dei Ministri sono presenti modifiche in tema di Rc Auto. Con una rivalutazione di polizze e risarcimenti e con la decisione di affidare l’accertamento dei danni solo a carrozzerie convenzionate con le compagnie. Scelta che i rappresentati della categoria giudicano nefasta. Radio24Ore fa il punto della situazione con Silvano Fogarollo, presidente dell’Associazione Nazionale dei Carrozzieri Confartigianato e con  Aldo Minucci, presidente dell’Ania. L’intervento del presidente Fogarollo è risultato preciso, strutturato e propositivo. Fogarollo ha nuovamente lanciato un messaggio di concertazione tra le parti: Ania, Associazioni di categoria, Periti e Associazioni alla tutela del Consumatore.

Ascolta l’intervista (decorre dal 13.mo minuto, spostare il cursore sul predetto minutaggio)

 

 

Franchigie Rca: Sentenza cardine a favore dei carrozzieri indipendenti

 Importante sentenza a favore dei carrozzieri indipendenti. Di seguito  riproduciamo la notizia a tal riguardo e pubblicata in data 16 febbraio dal  sito Federcarrozzieri.

 Per iniziare, un automobilista si rivolge a Unipol e stipula la polizza obbligatoria per la RC auto “KmSicuri Autoveicoli con Riparazione comfort”. Questa polizza sostanzialmente penalizza illecitamente l’assicurato che intende far riparare l’auto da un carrozziere di propria fiducia applicando una inammissibile franchigia in Rc auto. In seguito al sinistro (verificatosi a Pesaro l’ 11 giugno 2013), l’automobilista cede il credito (operazione più che lecita) a una carrozzeria indipendente e socia Federcarrozzieri, la Bodycar.

La reazione di Unipol
Risposta della Compagnia: io risarcisco solo il 90% dei danni, anche se pago per conto dell’Admiral, l’Assicurazione di chi ha causato il sinistro. È l’indennizzo diretto: i danni li rimborsa la Compagnia del danneggiato, la quale poi se la vedrà in camera di compensazione con l’Assicurazione del responsabile dell’incidente. Per Unipol, il 10% ce lo deve mettere il carrozziere, perché l’automobilista ha ceduto il credito a un carrozziere non “fiduciario”. E secondo Unipol scatta il 10% di scoperto “scritto in polizza”.

Il carrozziere fa ricorso
Avv. Massimo PerriniIl carrozziere non ci sta, si rivolge all’avvocato di Federcarrozzieri, il torinese Massimo Perrini e fa causa all’Unipol davanti al Giudice di pace di Bologna chiedendo la condanna di Unipol a pagare la pretesa franchigia del 10%, in questo caso ben 183,99 euro, essendo quindi evidente che si tratta di una questione di principio. Circostanza ben compresa dal Giudice di pace di Bologna Giurato, che con la sentenza numero 390/15, depositata il 5 febbraio, ha chiarito la inammissibilità di simili comportamenti.

Parola alla Cassazione
Il Giudice di pace, condannando l’Unipol ha infatti richiamato la ordinanza 5928/2012 della Cassazione che ha stabilito un fondamentale principio di diritto: l’assicuratore, che agisce in forza dell’articolo 149 del Codice delle assicurazioni, nell’ipotesi di risarcimento diretto, risarcisce il proprio assicurato di tutti i danni che questi ha patito per il fatto illecito del terzo civile responsabile del sinistro stradale. E lo fa non in forza delle condizioni generali della polizza eventualmente contratta, ma da un obbligo extra contrattuale (il danno cagionato da un terzo al proprio assicurato). L’assicuratore “diretto” agisce dunque in qualità di delegato e non certo in forza di una polizza. Tecnicamente, dice la Cassazione, “la posizione del danneggiato non cessa di essere originata dall’illecito e di trovare giustificazione in esso, assumendo la posizione contrattuale del medesimo verso la propria Assicurazione soltanto la funzione di sostituire l’assicurazione del danneggiato a quella del responsabile nel rispondere della pretesa risarcitoria. Ne consegue che la posizione del danneggiato resta quella di chi ha subito un illecito civile”.

Morale: l’Unipol perde. E male
“È un’altra sentenza a favore dei carrozzieri indipendenti in materia di Rc auto”, ci dice l’avvocato Perrini. Ma la cosa più grave è questa: l’assicuratore non può ignorare i princìpi fondamentali del diritto come la distinzione tra fatto illecito e responsabilità contrattuale. Alla fine, l’Unipol paga il risarcimento per intero, più gli interessi, più le spese legali, più Iva. Ma soprattutto viene scritto un altro, piccolo ma significativo capitolo, sul pregiudizio reputazionale e sulla credibilità, anche tecnico-giuridica, degli assicuratori.

Scarica e leggi la sentenza