Bosch Automotive Aftermarket: polo di competenza a Correggio

Bosch automotiveLa divisione Automotive Aftermarket del Gruppo Bosch ha scelto la sede produttiva Sicam di Correggio (RE) quale centro di competenza e produzione europea per le attrezzature di climatizzazione. La fabbrica di Correggio è stata inaugurata ad inizio 2011 grazie ad un investimento di circa 20 milioni di Euro. Sicam è un’azienda del Gruppo Bosch dal 2007, fattura 30 milioni di Euro ed impiega oltre 170 collaboratori.

Approvato progetto di fusione per la creazione di FCA

FCAIl CdA di Fiat Spa ha approvato il progetto di fusione per la creazione della neonata Fiat Chrysler Automobiles che diventerà la società holding del Gruppo e che avrà sede in Olanda. Il via libera rappresenta un ulteriore passo nel piano di riorganizzazione annunciato lo scorso 29 gennaio a seguito dell’acquisto da parte di Fiat della restante partecipazione nel Gruppo Chrysler. Ai sensi del progetto di fusione, gli azionisti di Fiat riceveranno un’azione ordinaria di Fiat Chrysler Automobiles per ciascuna azione ordinaria Fiat da essi detenuta. Le azioni ordinarie di FCA saranno quotate al New York Stock Exchange e si prevede saranno quotate anche alla Borsa di Milano. Il progetto di fusione sarà sottoposto all’approvazione degli azionisti di Fiat nel corso di un’assemblea straordinaria che dovrebbe tenersi nel terzo trimestre. Nel frattempo, in occasione di un evento veneziano tenutosi lo scorso venerdì pomeriggio, l’Amministratore Delegato del Gruppo Sergio Marchionne ha confermato i target 2014 di FCA che prevedono un utile netto tra 600 e 800 milioni di Euro e un giro d’affari attorno a 93 miliardi.

Bollo auto, ecco quanto ci costerà l’aumento

A fronte dell’abolizione del superbollo per le vetture di grossa cilindrata, previsti rincari medi del 12%. Per un superbollo che se ne va, è in arrivo un bollo che invece sarà più salato per milioni di automobilisti. E’ la solita storia insomma, per una tassa che diminuisce, o meglio che sparisce, eccone subito un’altra che invece aumenta, in modo che alla fine i conti fiscali dello Stato possano rimanere sempre invariati. Questa volta a guadagnarci qualcosa saranno i proprietari di vetture di grossa cilindrata che potranno sbarazzarsi del citato superbollo, mentre a piangere saranno tutti gli altri milioni di automobilisti che dal 2015 dovranno fare i conti con una tassa automobilistica più costosa in media del12%. E’ quanto prevede un disegno di legge del governo, che stabilisce anche l’addio al certificato di proprietà e all’Ipt, l’imposta provinciale di trascrizione, con la burocrazia dell’auto che dovrebbe cambiare in profondità grazie all’introduzione della Carta unica del veicolo e dell’Imposta regionale di immatricolazione. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’idea di abolire il superbollo, tassa dimostratasi a conti fatti del tutto controproducente visto che ha generato solo un rallentamento del mercato delle vetture di lusso, senza grandi introiti erariali. Addio dunque a questo inutile salasso introdotto nel 2011 dai governi Berlusconi e Monti per le auto con più di 185 kW (250 cavalli). Una buona notizia dunque che, come detto però,viene subito controbilanciata da una pessima novità che dovrebbe riguardare il bollo di tutte le altre vetture. La cosiddetta tassa automobilistica, un tempo meglio nota come tassa di circolazione, sarà soggetta infatti dal 2015, ad aumenti fino al 12%. La percentuale di rincaro precisa sarà a completa discrezione delle Regioni, che potranno decidere in base alle proprie necessità di bilancio. Come già accennato però, le novità sul fronte delle autovetture non saranno solo di carattere economico, ma anche amministrativo. Dovremmo infatti assistere ad un giro di vite sulle procedure burocratiche, con la nascita di un archivio unico presso il ministero delle Infrastrutture. Ancora incerto invece il futuro del Pra, il pubblico registro automobilistico, mentre dovrebbe essere abolito il certificato di proprietà, con l’introduzione di quella che è già stata battezzata la Carta unica dei veicoli. Nel testo di legge è previsto poi anche l’addio all’Ipt che sarà sostituita dall’imposta regionale di immatricolazione, che sarà calcolata, come per il bollo, sulla base delle caratteristiche specifiche del mezzo, ovvero: tipo, categoria, emissioni e potenza. Anche in questo caso c’è da sottolineare il fatto che le Regioni avranno un’ampia discrezionalità decisionale, che permetterà loro di aumentare anche fino al 30% la quota base stabilita. Vedremo se in fase di discussione parlamentare le norme ideate dal governo subiranno qualche aggiustamento, soprattutto per ciò che concerne gli esborsi economici che dovrebbero colpire gli automobilisti e che rischiano di trasformarsi in un vero e proprio salasso.

Anfia:Italia unico mercato che arretra. Occorre accesso al credito e deducibilità fiscale

anfiaL’Italia è l’unico tra i maggiori mercati ad arretrare nel settore automobilistico. Lo ha sottolineato l’Anfia, in scia ai dati sulle immatricolazioni di auto in Europa relativi a maggio. “In Italia – ha precisato Gianmarco Giorda, direttore di Anfia – le vendite ai privati rimangono basse: nei primi cinque mesi del 2014 le vetture intestate a persone fisiche rappresentano solo il 59,3% di tutto l’immatricolato, pari a 2,7 punti in meno rispetto alla quota di un anno fa. Passato l’effetto trainante, determinato, nei mesi scorsi, dal rinnovo delle flotte, in particolare del noleggio, il mercato italiano ha nuovamente evidenziato la sua debolezza, legata alla crisi dei redditi e alle difficoltà di accesso al credito per le famiglie, oltre agli elevati costi per l’utilizzo dell’auto. Secondo l’associazione, occorre facilitare l’accesso al credito per chi è intenzionato ad acquistare un’auto nuova e incrementare la quota di mercato delle auto aziendali, allineandola a quella degli altri principali Paesi europei, attraverso una maggiore detraibilità dell’Iva e deducibilità fiscale dei costi, per arginare la flessione.

Confartigianato Enna: Piano nazionale Garanzia Giovani

Confartigianato Imprese di Enna ricorda che il 1° maggio 2014 è stato dato il via al Piano nazionale Garanzia Giovani, rivolto a tutti i giovani tra 15 ed i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in nessun percorso formativo (Neet – Not in Education, Employment or Training). Se sei quindi un giovane tra i 15 e i 29 anni, residente in Italia – cittadino comunitario o straniero extra UE, regolarmente soggiornante – non impegnato in un’attività lavorativa né inserito in un corso scolastico o formativo, la Garanzia Giovani è un’iniziativa concreta che può aiutarti a entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le tue attitudini e il tuo background formativo e professionale. L’accesso alle misure agevolative del Piano Garanzia Giovani richiede la registrazione di ogni soggetto interessato, quindi anche dell’imprese, su una piattaforma informatica a cui farà seguito l’analisi e una gestione dati, finalizzata a determinare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro ad opera dei Centri per l’Impiego, competenti territorialmente.
Le agevolazioni per le imprese che assumono consistono nell’ottenimento di un bonus diversificato in funzione della tipologia di contratto con cui avviene l’assunzione, delle caratteristiche del giovane (profiling) e delle differenze territoriali. Il bonus, che viene erogato dall’Inps, varia da un minimo di 1.500 euro, per il contratto che abbia durata inferiore a 12 mesi, a un massimo di 6.000 euro per l’attivazione di un contratto a tempo indeterminato. A ciò si aggiunge la possibilità di inserire nuove leve in azienda tramite lo strumento del tirocinio, che avrà una durata di 6 mesi (12 mesi nel caso di disabili o svantaggiati ai sensi della legge 81/91) e prevede l’erogazione a favore del tirocinante di un’indennità mensile fino a 500 euro. A tal proposito il Segretario Provinciale Rosa Zarba, comunica che a giorni verrà pubblicato l’avviso pubblico di attuazione della misura, che in questa prima fase riguarderà solo 800 tirocini, e per beneficiare della quale, le imprese avranno 15 giorni di tempo dalla pubblicazione per candidarsi nell’apposito sito indicando i profili ai quali sono interessati. Inoltre se al tirocinio seguirà l’assunzione con contratto di lavoro subordinato entro 60 giorni dalla conclusione del tirocinio, il datore di lavoro riceverà un incentivo economico. Per informazioni ed assistenza rivolgersi all’Associazione Confartigianato Imprese di Enna Via Borremans 53/F –94100 Enna – tel. 0935531905-535012 Fax n. 0935531905