A seguito delle approvazioni delle autorità competenti, Fiat Group Automobiles ha completato l’acquisizione di VM Motori facendo propria la restante quota del 50% che era detenuta da General Motors (la quale poteva esercitare una opzione di vendita) investendo 34,1 milioni di Euro. Il 50% del Lingotto era stato acquisito tre anni fa. VM Motori è stata fondata nel 1947, è specializzata nella produzione di motori diesel ad elevata tecnologia ed è attiva nello storico stabilimento di Cento (provincia di Ferrara) che si estende su una superficie di 85 mila metri quadrati dando lavoro a circa 1.150 addetti. La società emiliana assembla circa 90 mila propulsori l’anno e tra i suoi clienti annovera marchi quali Jeep, Chrysler, Lancia e London Taxi. Recentemente anche Maserati ha adottato un motore targato VM Motori per lanciare la prima vettura a gasolio della sua storia, la Ghibli, la più potente al mondo nella sua categoria. Sono inoltre numerosi i clienti che utilizzano i motori VM in vari settori d’impiego, in campo industriale, agricolo o marino. È ora probabile che i motori VM trovino presto applicazione su altri modelli del Gruppo Chrysler destinati al mercato americano.
Categoria: Notizie
Car2go: boom a Milano, presto sarà anche a Roma
Nell’ambito dell’evento Citytech, il responsabile del progetto europeo, Thomas Behrmann, ha annunciato che car2go (programma di noleggio by Daimler e Europcar) sta riscuotendo un autentico boom a Milano dove ha già ottenuto il miglior risultato della storia nelle 24 città in cui è attivo. La disponibilità milanese di Smart ForTwo mhd sarà ampliata da 450 a 600 unità in considerazione del fatto che i soci sono già 50 mila in due mesi con 100 mila noleggi effettuati. Car2go (che a settembre ha realizzato il nuovo record mensile nel mondo con 1,5 milioni di noleggi) attira 700 nuovi clienti al giorno. La novità per l’Italia è l’imminente sbarco del progetto anche a Roma, cui si aggiungeranno altre città tra cui Bologna e Firenze.
Renault puntava a 50 mila Zoe? Ne venderà appena 10 mila
Renault non lo aveva mai annunciato ufficialmente, ma secondo la società di ricerca Inovev (che assicura di aver “catturato” le informazioni da top executive del Gruppo) l’obiettivo Renault per quest’anno era vendere globalmente 50 mila esemplari dell’elettrica Zoe. Ebbene, sempre in base alle stime di Inovev, il target è destinato non soltanto a non essere soddisfatto, ma sarà ben al di sotto delle attese con una previsione di appena 10 mila unità. Quel che è sicuro, come ammesso nei mesi scorsi dall’Alleanza, è che Renault-Nissan non rispetterà l’obiettivo di consegnare 1,5 milioni di elettriche entro il 2016. Lanciata ad inizio anno, Zoe è comunque la bestseller tra le zero emissioni di Renault con 6.600 vetture vendute nei nove mesi battendo Fluence, Kangoo e Twizy.
Morgan Stanley, sette titoli automotive sotto la lente
Gli specialisti di Morgan Stanley, in attesa di conoscere a fine mese i risultati del terzo trimestre dei maggiori gruppi automobilistici mondiali, hanno rivisto rating e prezzi obiettivo. In Europa solo Volkswagen merita il rating overweight, mentre in Giappone Honda ha un margine di rialzo del 30%
1) Volkswagen. Al gruppo tedesco gli esperti hanno assegnato un obiettivo 220 euro, che lascia spazio a un incremento del 24% dalle quotazioni attuali. Il titolo viene scambiato 8,4 volte l’utile per azione (eps) atteso nel 2013 e 7,2 quello del 2014, mentre il ratio ev/ebitda (valore d’impresa/reddito operativo lordo) scende da 3,6 quest’anno a 3,1 nel prossimo. Il valore d’impresa (ev) è invece 38% le vendite 2013 e 35% i ricavi 2014. Il rendimento della cedola è solo del 2%.
2) Renault. La compagnia automobilistica francese è sopravvalutata del 2% rispetto al target price di 67 euro. Il titolo viene scambiato 8 volle l’utile per azione (eps) atteso nel 2013 e 6 quello del 2014 (9,09), mentre il ratio ev/ebitda (valore d’impresa/reddito operativo lordo) passa da 1,8 quest’anno a 1,5 nel prossimo. Il valore d’impresa (ev) è invece il 18% delle vendite sia nel 2013 che nel 2014. Il dividend yield è 2,5%.
3) Ford. Il prezzo obiettivo del gruppo americano è 20 dollari (+13%). A New York tratta 11,2 volte l’utile per azione (eps) atteso nel 2013 e 9,2 quello del 2014, mentre il ratio ev/ebitda (valore d’impresa/reddito operativo lordo) scende da 5,3 quest’anno a 4,2 nel prossimo. Il valore d’impresa (ev) è invece 49% le vendite 2013 e 43% i ricavi 2014. Il rendimento della cedola è 2,3%.
4) General Motors. Il titolo Usa ha ancora spazi di crescita (+26%) rispetto a un obiettivo di 45 dollari. Viene scambiato 11,3 volte l’utile per azione (eps) atteso nel 2013 e 8,7 quello del 2014, mentre il ratio ev/ebitda (valore d’impresa/reddito operativo lordo) scende da 5,2 quest’anno a 4 nel prossimo. Il valore d’impresa (ev) è invece 47% le vendite 2013 e 41% i ricavi 2014.
5) Toyota Motor. Il colosso nipponico ha un potenziale di rialzo del 26% e viene scambiato 10,9 volte l’utile per azione (eps) atteso nel 2013 e 10,3 quello del 2014, mentre il ratio ev/ebitda (valore d’impresa/reddito operativo lordo) scende da 6,1 quest’anno a 5,7 nel prossimo. Il valore d’impresa (ev) è invece 78% le vendite 2013 e 76% i ricavi 2014. Il rendimento della cedola è 1,4%.
6) Honda Motor. Più 30% è il margine di rialzo che gli analisti assegnano alla compagnia giapponese. Il titolo viene scambiato 11,1 l’utile per azione (eps) atteso nel 2013 e 9,6 quello del 2014, mentre il ratio ev/ebitda (valore d’impresa/reddito operativo lordo) è 5,9 quest’anno e 5,5 nel prossimo. Il valore d’impresa (ev) è invece 51% le vendite 2013 e 2014. Il dividend yield è 2%.
7) Nissan Motor. Target price di 1170 yen, con uno spazio di crescita del 16%, per il titolo che tratta 11,2 volte l’utile per azione (eps) atteso nel 2013 e 9,5 quello del 2014, mentre il ratio ev/ebitda (valore d’impresa/reddito operativo lordo) scende da 4,8 quest’anno a 4 nel prossimo. Il valore d’impresa (ev) è invece 39% le vendite 2013 e 2014. Il rendimento della cedola è 2,5%.
Ania: Minucci, si’ a tabelle danni gravi puo’ abbattere tariffe r.c.auto
Roma, 30 ott – ”I prezzi dell’assicurazione della r.c. auto sono un tema assai importante per le famiglie italiane al pari del costo della bolletta della luce o dell’acqua o del gas. Riteniamo che l’approvazione, dopo sette anni di attesa, delle tabelle per il risarcimento dei danni gravi alla persona, nella versione oggi alla firma” rappresenti ”il primo passo necessario per tenere conto sia delle esigenze dei cittadini consumatori, sia della necessita’ di assicurare un risarcimento adeguato ai soggetti danneggiati”. Lo ha detto il presidente di Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici Aldo Minucci, nel corso di un’audizione informale alla commissione Finanze della Camera e in riferimento ai temi ”evidenziati nella proposta di Risoluzione n. 7-00060 presentata in Commissione Finanze, a firma degli Onorevoli Gutgeld, Bernardo, Causi, Sottanelli, Zanetti e Sberna”. ” L’approvazione di queste tabelle – ha aggiunto Minucci – avrebbe anzitutto il merito di rendere omogeneo e compatibile con il contesto economico del nostro Paese il sistema del risarcimento di questo tipo di danni”. Potrebbe infatti scaturire, ”dalla attuazione della previsione contenuta dal Codice delle assicurazioni, un abbattimento delle tariffe r.c. auto nell’ordine del 3-5%: si tratta di circa 20 euro in meno per veicolo, pari a un risparmio per gli italiani di oltre 800 milioni di euro in ciascun anno”. Una modifica che, tra l’altro, ”esplicherebbe i suoi effetti, in forza della cosiddetta ‘Legge Balduzzi’, anche sul delicato problema dell’assicurazione di responsabilita’ civile dei medici, comportando una riduzione del costo delle attuali coperture assicurative e un minor esborso del sistema sanitario pubblico”. Minucci, nelle conclusioni, ha sottolineato poi come l’Ania abbia illustrato ”una serie di interventi che imprimerebbero una svolta significativa al sistema del risarcimento dei danni sia a cose che a persone”, con misure ”largamente condivise dalle associazioni dei consumatori e, nella nostra valutazione, in linea con la proposta di risoluzione”. L’integrale applicazione delle proposte Ania in materia di r.c. auto determinerebbe ”una riduzione dei premi di un 4-5%, valore che si aggiungerebbe a quello stimato per le tabelle”. Gli effetti sarebbero notevolmente piu’ significativi nelle aeree critiche del Paese – dove il prezzo rc auto e’ piu’ elevato ”per la presenza di diffusi comportamenti speculativi” – raggiungendo almeno una percentuale di riduzione in doppia cifra. Secondo Minucci comunque ”i prezzi della r.c. auto, dopo il triennio di aumenti registratisi tra il 2009 e il 2012, a partire proprio dalla fine del 2012 sono in netta diminuzione, del 4,4%, dovuto alla crisi economica e ai prezzi dei carburanti che hanno determinato una forte contrazione della circolazione e quindi del numero dei sinistri e per gli effetti della norma che ha reso piu’ stringenti i controlli sui danni lievissimi alla persona prevendendo l’accertamento clinico e strumentale per la loro risarcibilita”’. Ancora, ”nel corso degli ultimi due anni la tassazione nel ramo r.c. auto e’ progressivamente aumentata, in ragione di quanto deliberato a livello locale dalle singole province”, potendo stimare ”che l’aliquota media ha superato il 15% (era pari al 12,5% due anni prima). Se si aggiungono gli oneri parafiscali, pari al 10,5%, si arriva a un’aliquota complessiva prossima al 26% a fronte di una media europea del 18%”. ”Siamo consapevoli che l’attuale situazione dei conti pubblici rende difficile agire sul fronte fiscale – ha detto a questo proposito il presidente Ania -. Nondimeno si potrebbe immaginare la determinazione di un valore massimo, in termini assoluti, per non penalizzare le regioni in cui il prezzo della copertura e’ piu’ elevato”. In ogni caso, per Minucci la strada maestra e’ rappresentata dalla riduzione del costo complessivo dei sinistri. Passando al delicato tema dei risarcimenti per i gravi danni alla persona (quelli che incidono sull’integrita’ psicofisica con un danno biologico permanente tra i 10 e i 100 punti di invalidita’), Minucci ha concluso ribadendo che l’Ania e’ ”ancora in attesa della tabella che stabilisce i valori di risarcimento prevista dal Codice delle assicurazioni private ben sette anni fa”