Fiat: Pomigliano sarà il riferimento, lascia responsabile USA

fiatEra in parte attesa, ma la decisione Fiat di disdire tutti gli accordi sindacali vigenti negli stabilimenti italiani facendo di Pomigliano il modello di riferimento, ha suscitato la solita pesante reazione del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. Quest’ultimo ha immediatamente annunciato che saranno portate avanti le azioni legali e le denunce nei confronti del Lingotto, in corso da quando (era la fine del 2010) l’Amministratore Delegato Sergio Marchionne siglò il nuovo contratto di lavoro con le altre associazioni sindacali. In base alla nota Fiat, la disdetta giunge in vista di un riassetto e di un’armonizzazione delle discipline contrattuali collettive aziendali e territoriali che si sono succedute nel tempo e nell’ottica di renderle compatibili con le condizioni di competitività. Intanto, in una trasferta londinese di ieri, Marchionne ha ribadito l’obiettivo Fiat/Chrysler di vendere globalmente 5,9 milioni di veicoli entro il 2014 e confermato che nel corso del 2012 non è in programma né la fusione con Auburn Hills né l’acquisizione della quota detenuta dal fondo Veba gestito dal sindacato UAW. Situazione difficile, infine, in America dove la 500 non riesce a soddisfare le stime di vendita. Ufficialmente per perseguire nuovi interessi professionali, ma certamente anche a causa dei volumi deludenti della citycar, la responsabile del marchio Fiat in USA, Laura Soave ha lasciato il posto a Timothy Kuniskis. Chrysler ha reso noto che Kuniskis (nel Gruppo dal 1992) si occuperà di vendite, marketing, rete dei dealer e servizi. Che il rapporto tra la Soave e Marchionne si fosse deteriorato è emerso al Los Angeles Auto Show quando è stato Olivier François a salire sul palco allestito nello stand per presentare in sua vece la versione americana della nuova 500 Abarth.

 

Autovelox: dal 1 gennaio controlla anche RC-Auto

Tramite autovelox, tutor o telecamere a presidio delle zone a traffico limitati si potrà verificare se i mezzi in transito hanno polizza rc auto. Se una statistica della Fondazione Aci “Filippo Caracciolo” dice che il 7% dei veicoli registrati in Italia sarebbe senza copertura assicurativa, ecco arrivare una contromossa delle autorità che era allo studio già da tempo: grazie a una modifica all’articolo 193 del Codice della Strada introdotta dalla Legge di Stabilità, dal 1 gennaio prossimo gli apparecchi che rilevano la velocità delle auto – come tutor e autovelox – o che monitorano l’accesso in zone a traffico limitato di alcune città italiane saranno tecnicamente in grado di fornire alle forze dell’ordine informazioni che consentiranno di sapere se il veicolo in transito è coperto o meno dalla polizza assicurativa obbligatoria o RC auto.Attraverso la lettura del numero di targa, la tecnologia permette di incrociare i dati con quelli presenti nelle liste delle compagnie di assicurazione autorizzate a operare in Italia, in modo da allertare la Polizia in caso di violazione. Gli agenti, pertanto, saranno automaticamente informati delle generalità dell’intestatario del veicolo che potrebbe essere invitato a esibire il tagliando di copertura. Nello specifico, la modifica del Codice riguarda 3 commi: il primo dice ora che l’accertamento sulla mancanza della stipula di una polizza RC auto per il veicolo in questione ”può essere effettuato anche mediante il raffronto dei dati relativi alle polizze emesse dalle imprese assicuratrici con quelli provenienti dai dispositivi o dalle apparecchiature presenti sulle strade, omologati e gestiti dalle forze dell’ordine”.

Il comma 4-quater, invece, dice che ”qualora, in base alle risultanze del raffronto dei dati risulti che al momento del rilevamento un veicolo munito di targa di immatricolazione fosse sprovvisto della copertura assicurativa obbligatoria, l’organo di polizia procedente invita il proprietario o altro soggetto obbligato in solido a produrre il certificato di assicurazione obbligatoria, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 180, comma 8”.

L’ultimo comma, il 4-quinquies, afferma ora che ”la documentazione fotografica prodotta dai dispositivi o apparecchiature elettroniche, costituisce atto di accertamento, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 13 della legge 24 novembre 1981, numero 689, in ordine alla circostanza che al momento del rilevamento un determinato veicolo, munito di targa di immatricolazione, stava circolando sulla strada”.

 

RC-Auto contraffatte

assicurazioniL’ISVAP rende noto che sono stati segnalati nelle zone di Napoli, Roma e Cosenza casi di commercializzazione di certificati di polizze r.c. auto contraffatte e relative carte verdi intestate alla società Berkshire Hathaway International Insurance Limited compagnia assicurativa con sede legale nel Regno Unito, la quale, pur essendo abilitata ad operare in Italia in regime di stabilimento nel ramo r.c. auto, ad oggi non ha ancora avviato la vendita e/o l’emissione di polizze r.c. auto sul territorio italiano, sia direttament e che tramite intermediari (agenzie o broker). Pertanto, ad oggi, l’avvenuta stipulazione di polizze r.c. auto recanti l’intestazione della compagnia di cui sopra, comporta per i contraenti l’insussistenza della copertura assicurativa e per gli intermediari lo svolgimento di un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative. La Rappresentanza in Italia della compagnia ha messo a disposizione dell’utenza il numero telefonico 02 4952 4986, che potrà essere utilizzato per la richiesta di eventuali chiarimenti ed informazioni.

VW disposta ad incontrare Suzuki

vwsuzuki

Nemmeno il minacciato ricorso all’arbitrato convince Volkswagen ad accettare la richiesta Suzuki di restituzione della quota del 19,9% acquistata da Wolfsburg a dicembre 2009 e a rompere dunque l’alleanza. La risposta del Gruppo tedesco appare chiara. Il Presidente Martin Winterkorn ha dichiarato ad Handelsblatt che i vertici VW sono disposti ad incontrare il top management giapponese per cercare una soluzione amichevole, ma non sono assolutamente concordi nell’interrompere l’intesa e nel restituire le azioni Suzuki. Dura e sarcastica allo stesso tempo una frase di Winterkorn che lascerà basito il gran capo della Casa nipponica, Osamu Suzuki. “Se l’attuale squadra manageriale di Suzuki non vuole lavorare con noi, allora forse lo farà la prossima generazione”. Parole che lasciano una porta aperta soltanto all’arbitrato minacciato da Suzuki.Sempre ad Handelsblatt, Winterkorn ha anticipato un 2012 difficile per il mercato europeo, soprattutto nei mercati più in difficoltà a livello finanziario come Italia e Spagna. Più ottimismo per il consolidamento della Cina e la ripresa americana. Infine, in occasione del Salone di Guangzhou, Volkswagen ha confermato che le sue vendite cinesi chiuderanno l’anno ad oltre 2 milioni di esemplari. Il Gruppo conta di realizzare tassi di crescita superiori rispetto al +8-10% stimato nel principale mercato mondiale per quanto riguarda i prossimi anni. Più a lungo termine, entro il 2015, VW prevede di raddoppiare la capacità produttiva in Cina a 3 milioni di veicoli e di sviluppare una famiglia elettrica.