Gas fluorurati: pubblicazione decreto legislativo

In data 28 marzo è stato pubblicato in GU il DECRETO LEGISLATIVO 5 marzo 2013 , n. 26, recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 842/2006 sull’uso di gas fluorurati ad effetto serra (GU n. 74 del 28 marzo 2013).
Il provvedimento era purtroppo atteso da tempo ora non resta che aspettare l’esito dei numerosi interventi tesi ad ottenere il differimento dei termini previsti dall’art. 8, comma 1 del DPR 43/12.

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Carrozzieri, rivolta anti-assicurazione

Riportiamo, nell’allegato da scaricare, l’articolo pubblicato in data 27 marzo dal quotidiano L’Adige e relativamente alla “situazione di mercato” in essere tra le carrozzerie convenzionate con le compagnie assicuratrici e quelle che indipendenti. Nell’articolo, il Consorzio Carrozzieri Trentini, che organizza oltre un quarto delle carrozzerie trentine, sta per avviare una campagna in cui mette in guardia gli automobilisti (assicurati) dalla “canalizzazione” forzata del cliente verso carrozzieri convenzionati.

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Antitrust: clausola di divieto di cessione applicabile e non vessatoria

L’AGCM ha ritenuto la clausola di divieto di cessione applicabile e non vessatoria.

Questa è la pronuncia sull’istanza di interpello concernente la clausola disciplinante la cessione del credito inserita nel contratto da Vittoria Assicurazioni S,p,A. L’IVASS (ex ISVAP) nel parere reso all’Autorità Garante ha ritenuto che la clausola in esame mira a fronteggiare fenomeni speculativi che incidono su costi generali delle liquidazioni dei sinistri. L’Autorità Garante a sua volta, pur rilevando che la clausola oggetto di interpello limita la libertà contrattuale dell’assicurato, non integra un’ipotesi di vessatorietà ai sensi dell’art. 33, comma 1) e 2) del Codice del Consumo in ragione delle seguenti considerazioni:

– nel caso specifico, la limitazione alla cessione del credito opera nella sola ipotesi della procedura di risarcimento diretto e non in caso di richiesta di risarcimento all’assicuratore del danneggiante;

– la limitazione non opera qualora Vittoria Ass. non abbia manifestato il proprio diniego entro il termine di 4 giorni dal ricevimento della richiesta dell’assicurato di avvalersi di una carrozzeria non convenzionata;

– in base alla clausola oggetto di interpello, l’assicurato può ottenere la riparazione del veicolo danneggiato dal proprio carrozziere di fiducia, senza anticipare i costi, con lo strumento della delega di pagamento;

Il Garante evidenzia che Vittoria Ass. garantisce nella documentazione allegata alla polizza che “L’Impresa agirà nei confronti del contraente per il recupero dell’eventuale pregiudizio arrecato”……….. per la possibile rivalsa al recupero di voci quali “le spese legali, il noleggio non dovuto, le riparazioni non inerenti”,……. così che l’assicurato è nella condizione ottimale di comprendere quale azione può essergli intentata dall’assicurazione in caso di cessione del credito non autorizzata e/o esecuzione della riparazione presso una carrozzeria non convenzionata.

Quindi, sempre secondo il Garante, la limitazione della libertà contrattuale dell’assicurato, come anche indicato (suggerito) dall’IVASS nel proprio parere, costituisce di fatto un rimedio per contrastare comportamenti fraudolenti in sede di riparazione e quantificazione dei danni, e risulta idonea a ridurre i costi di gestione dei sinistri con possibili riflessi positivi per gli assicurati in termini di diminuzione del costo della copertura assicurativa.

Che l’Italia sia una nazione alla deriva è un dato di fatto, tuttavia questa pronuncia da parte dell’Autorità Garante è incomprensibile, vessatoria per l’assicurato nonchè per la categoria degli autoriparatori. Bisogna quindi chiedersi come mai il Garante sollecita un solo parere in merito (all’IVASS), trascurando ed ignorando di fatto le associazioni dei consumatori e le organizzazioni che dovrebbero tutelare gli autoriparatori?

Il vero problema nasce dall’ignoranza -termine assolutamente non offensivo – sulla reale situazione di mercato. Basterebbe fare una sorta d’indagine “on field”, sul campo come dicono gli americani, per fare emergere le situazioni delle strutture convenzionate, le condizioni applicate dalle compagnie e le motivazioni delle stesse strutture che hanno aderito alle convenzioni.

Dalle conclusioni del pronunciamento del Garante si potrebbe anche dedurre che solo le strutture convenzionate possono fregiarsi di appellativi quali professionalità, trasparenza, etica morale etc., mentre tutti gli altri autoriparatori – la maggioranza -, risultano essere agli occhi del Garante e dell’ISVAPP dei potenziali soggetti fraudolenti, così come i periti,……………… solo quelli con il mandato della Vittoria Ass. potranno camminare ancora a testa alta!

Dove sono rimasti quindi i soggetti deputati alla tutela della categoria? Forse intorno ad un tavolo e alla ricerca di un passato che non potrà più essere il presente e/o il futuro? Forse si intrattengono con una controparte che in realtà vuole solo concertare la limitazione della cessione del credito,ad oggi  l’unico strumento valido a supporto del carrozziere,…… sempre laddove ancora applicabile…l’Autorità Garante ha di fatto già tracciato la strada!

E se gli artigiani carrozzieri decidessero di riparare i veicoli pretendendo il dovuto esclusivamente dall’assicurato? Scusate…ma questo è avvenuto solo tanti anni fa…..ma non in Italia….. in un altro mercato Europeo, lo stesso mercato che oggi offre polizze rc-auto e kasko  tra le più basse in Europa, con una tariffa oraria pari al triplo rispetto alla nostra, senza canalizzazioni forzate e con dei costi generali di gestione dell’azienda nettamente inferiori a quelle nostrane.

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Aci: gli italiani non sanno prestare soccorso

Il 93% degli italiani non è in grado di soccorrere efficacemente un ferito a seguito di un incidente stradale. Lo si evince da uno studio EuroTest condotto in 14 Paesi del Vecchio Continente dagli Automobil Club in collaborazione con la Croce Rossa. Infatti, poiché la metà dei decessi nei sinistri avviene entro pochi minuti dall’incidente, sarebbe decisivo saper intervenire con alcuni accorgimenti in attesa che arrivi il personale medico. Il 62,3% degli automobilisti si dichiara capace di intervenire, ma il 97,5% non conosce la procedura da seguire (e solo il 14% sa che la prima cosa da fare è mettere in sicurezza il luogo dell’incidente). Altri numeri per testimoniare l’inadeguatezza degli italiani in questi casi: l’85,5% non sa che il numero di emergenza è il 112, il 93,4% non riesce ad accertare le condizioni della vittima, il 98,7% si blocca in caso di ferite gravi e l’85,5% non sa eseguire il massaggio cardiaco.
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