Fiat: Fabbrica Italia superata, nuovo piano a fine ottobre

fiat“Da quando Fabbrica Italia è stata annunciata, aprile 2010, le cose sono profondamente cambiate. Il mercato dell’auto in Europa è entrato in una grave crisi e quello italiano è crollato ai livelli degli anni 70. È quindi impossibile fare riferimento ad un progetto nato due anni e mezzo fa. È necessario che il piano prodotti e i relativi investimenti siano oggetto di costante revisione per adeguarli all’andamento dei mercati”. Fiat ha diramato ieri, a Borsa chiusa, una nota ufficiale con la quale sancisce di fatto l’addio al programma Fabbrica Italia (peraltro varato in modo autonomo e senza incentivi pubblici) rimandando alla fine di ottobre (quando saranno pubblicati i dati del terzo trimestre) le informazioni su un nuovo piano prodotti/investimenti. Il Lingotto ricorda inoltre di aver già comunicato ai sindacati ad inizio agosto la delicatezza del momento e la conseguente massima cautela nella programmazione degli investimenti. La nota si conclude evidenziando come oggi Fiat, con Chrysler, sia una multinazionale e che come ogni azienda nel mondo abbia il diritto e il dovere di compiere scelte industriali in modo razionale e in piena autonomia. Il tutto senza dimenticare l’importanza dell’Italia e dell’Europa. Se la situazione italiana rimane delicata, Fiat continua invece a consolidarsi a livello internazionale. Scatta infatti in questi giorni l’avventura cinese della nuova Viaggio che debutta a cinque anni di distanza dal fallimento della precedente joint venture locale con Nanjing Automobile. Nel Paese della Grande Muraglia, Fiat è ora alleata con Guangzhou Automobile ed è attiva nell’impianto di Changsha con capacità produttiva annuale di 140 mila esemplari. Come anticipato dal general manager della joint venture, Jack Cheng, è possibile che venga costruita in futuro una nuova fabbrica.

 

Bosch all’edizione 2012 di Automechanika

BoschAll’edizione 2012 di Automechanika, in programma dall’11 al 16 settembre, Bosch presenterà in anteprima la propria gamma di prodotti e di servizi in un’area di 2.800 metri quadrati. Nel frattempo, la VHIT, azienda del Gruppo Bosch in Italia, si è aggiudicata il “Premio Imprese per Innovazione” promosso da Confindustria.

Si acuisce la crisi del mercato francese: -17,2% in maggio

 

Ancora un bilancio vendite mensile negativo per il mercato auto francese. Ma se in aprile la flessione era stata decisamente contenuta, i risultati di maggio testimoniano una fase di crisi più acuta che si è concretizzata in un decremento del 17,2% rispetto allo stesso mese 2011 a 197.671 esemplari tra auto e commerciali. Ovviamente in forte ribasso il trend da inizio anno con un calo del 15,9% per un totale di 1.009.379 unità. Maggio ha visto le Case locali incassare perdite a doppia cifra, dal -16,3% di Renault al -26,1% di Peugeot fino al -30,2% di Citroën. Tra i Gruppi stranieri, bene solo Toyota e Hyundai, mentre il Gruppo Fiat ha registrato una flessione superiore al 20% nonostante il boom Lancia.

Mercato Giappone al nono mese consecutivo di crescita

Il ripristino degli incentivi sta favorendo la rinascita del mercato auto giapponese dopo la profonda crisi del 2011. Le vendite di maggio sono infatti cresciute per il nono mese consecutivo e stiamo parlando di tassi di incremento straordinari. Come annunciato dall’Associazione Jada, il settore ha assorbito 236.366 esemplari a maggio, pari ad un aumento del 66,3% (esclusi i mini-vehicle che hanno guadagnato il 66,6% nel 5° mese a 158.584 unità e il 51,1% da inizio anno a 902.243 minicar). Ovviamente quasi da record l’andamento dei primi 5 mesi con un’impennata del 58,7% per un totale di 1.539.782 veicoli. Per quanto riguarda i singoli marchi, maggio ha visto Toyota più che raddoppiare i volumi ad oltre 110 mila vetture. Bene anche le altre, ad eccezione di Mitsubishi e Fuji Heavy.
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