Citroën DS4 eletta Auto Europa 2012 by Uiga
Presso il Museo dell’Automobile di Torino, in occasione della terza edizione di Viva l’Auto, la Citroën DS4 è stata insignita del riconoscimento Auto Europa 2012 by Uiga. Ha ottenuto 314 punti e ha preceduto Range Rover Evoque (254), Ford Focus (217), Peugeot 508 (208) e Nissan Juke (173). Più staccate Countryman e V60. DS4 si è distinta nell’Europa a 25 come l’auto più interessante, eco-sostenibile, sicura, con il miglior rapporto qualità/prezzo e dal design più accattivante. Il premio (l’esclusiva tartaruga di cristallo simbolo dell’Uiga) è stato consegnato dal Presidente dell’Associazione, Pierluigi Bonora, al direttore marketing e comunicazione e al capo ufficio stampa di Citroën Italia, rispettivamente Massimo Borio e Marco Freschi. Come si evince dall’albo d’oro, per la Citroën si tratta dell’8° trionfo dopo quelli di C4, C3, C5, Xsara Picasso, Xantia, ZX e XM. Superata la Fiat, ferma a 7.
Al via il nuovo superbollo per le auto potenti: quanto crescerà
Arriva il superbollo per le auto potenti, novità che riguarda chi è intestatario di un automezzo soggetto al superbollo, cioè autovetture o autoveicoli a uso promiscuo (auto vecchie immatricolate in questo modo, abolito nel ’99) con potenza del motore superiore a 225 kiloWatt (306 cavalli), alla data del 6 luglio scorso. L’importo del superbollo è stato fissato in 10 euro per ogni kiloWatt in eccedenza rispetto alla soglia dei 225. Per il 2011 si deve pagare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto col modello ‘F24 elementi identificativi’. Il nuovo superbollo, rispetto a quello ordinario, riguarda le vetture di nuova immatricolazione ed è dovuto per intero anche per il primo anno, mentre il tributo ordinario si deve pagare per un numero variabile da 9 a 12 mesi (dipende da quanti mesi ci sono da quello d’immatricolazione alla prima scadenza), con eccezioni in Piemonte e Lombardia. Un’altra differenza è che non è previsto il rimborso dei mesi di mancato possesso dell’auto, che alcune Regioni riconoscono in caso di furto o rottamazione.
GdP di Altamura: Interessante sentenza a sostegno della cessione del credito & auto sostitutiva
Segnaliamo la sentenza del 06 Giugno 2011, emessa dal GdP di Altamura – Avv. Antonio Cascella – a sostegno della piena leggittimità in merito alla cessione del credito e al risarcimento per i costi sostenuti dovuti all’auto sostitutiva durante il fermo tecnico del veicolo incidentato. Il GdP richiama la sentenza di Cassazione del 17/01/2011 n. 575, secondo cui “a seguito della cessione del credito il debitore ceduto diviene obbligato verso il cessionario allo stesso modo in cui era tale nei confronto del suo creditore originario“. Per effetto della cessione, il cessionario diviene dunque il solo ed esclusivo titolare del credito ceduto, tanto è vero che “quando il cessionario riceve la prestazione dal debitore, consegue il soddisfacimento di un proprio credito, e non è tenuto a versare al cedente le somme richieste” (Cass. civ. 18/12/1988 n. 12672). La Corte di Cassazione, con sentenza n. 11095/2009, ha affermato che ” il danneggiato da un sinistro stradale può cedere – non trattandosi di un credito strettamente personale e non esistendo al riguardo divieti normativi – il proprio credito risarcitorio a un terzo, il quale è leggittimato ad agire, in vece del cedente, in sede giudiziaria per l’accertamento della responsabilità dell’altra parte e per la condonna di questo, del suo assicuratore per la responsabilità civile, al risarcimento dei danni del caso”.
L’ultima Beffa RC Auto: Niente Incidenti, Via La Polizza
La regola è chiara e inequivocabile: più sei affidabile ovvero meno incidenti stradali commetti, più il premio assicurativo si abbassa quindi meno ti costa la polizza secondo il famoso meccanismo bonus-malus. Risultato? Contento tu che paghi meno la tua assicurazione, contanta la tua compagnia che con un cliente virtuoso riduce il proprio rischio. Ma se questo sembrava essere il semplice principio alla base dell’Rc Auto, ora non è più così. E infatti negli ultimi tempi su migliaia di automobilisti con pochi, a volte nessun incidente alla spalle, piovono disdette da parte delle compagnie assicurative o addirittura vengono proprosti nuovi contratti più onerosi. Ma che motivo si nasconde dietro a questo comportamento apparentemente senza senso?
Nuove regole – Anzitutto c’è da dire che il comportamento descritto seppur scorretto è legale. Nel 2006 è entrato in vigore il nuovo Codice delle Assicurazioni private che mira a garantire l’assicurato e a favorire la concorrenza. In realtà però le nuove norme mettono le imprese in una posizione invidiabile: anche loro possono “disdettare” polizze senza problemi e con un tempo di preavviso di soli 15 giorni.
Ma perché? – Ma rimangono ancora da chiarire però i motivi per cui ciò avviene. Dove sta la convenineza per la compagnia? E’ presto detto. Da una parte la società assicuratrice preferisce ridurre il rischio, ripulire il portafoglio da possibili sorprese puntando sulla cacciata dei clienti che ritengono meno affidabili, anche se fedelissimi negli anni. E basta solo una picccolissima macchia nella propria condotta, a volte neanche quella. Ma la beffa non è finita. Se però in cliente è estremamente virtuoso, il motivo per disdire la polizza c’è comunque. Perché il criterio non è più l’eliminazione del rischio ma l’antieconomicità nel meccanismo bonus-malus di avere un assicurato troppo affidabile. Qundi in un caso o nell’altro puoi esser sempre fregato.