Nel primo semestre di quest’anno la raccolta premi totale realizzata in Italia dalle Imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze per l’Italia delle imprese di assicurazione extraeuropee è stata di 58,7 miliardi di euro, con una diminuzione del 15,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sul risultato della raccolta danni incide in modo preponderante l’andamento della Rc auto, che pesa per circa la metà sul totale e che ha registrato una raccolta di 9,2 miliardi di euro con un netto incremento del 5,8%. A diffondere i dati è l’organismo ISVAP con un comunicato stampa del 20.09.2011. La raccolta nei rami vita, pari a 40,3 miliardi di euro, ha registrato una contrazione del 21,9% su base annua, con una significativa flessione della relativa incidenza sul portafoglio globale (68,7% rispetto al 74,3% precedente). La contrazione dei premi vita ha riguardato tutti i rami del comparto. Nello specifico le polizze tradizionali di ramo I, dopo i forti incrementi dell’ultimo periodo, sono state pari a 30,7 miliardi, con una variazione in negativo del 20,5%. Una variazione negativa del 23,6% hanno subito anche le polizze di ramo III (prevalentemente index e unit linked ).
L’andamento della raccolta nei rami danni, pari a 18,4 miliardi di euro, ha evidenziato invece un incremento del 3% che fa salire la relativa incidenza di queste polizze sul portafoglio totale al 31,3% (25,7% nell’analogo periodo del 2010). L’incremento della raccolta danni,
inoltre, salirebbe al 3,3% ove si depurassero i dati dall’effetto contabile dell’uscita dal lavoro diretto italiano di un’impresa nazionale, il cui portafoglio è stato totalmente assegnato, con effetto dal terzo trimestre 2010, a una Rappresentanza in Italia di impresa SEE (Spazio
Economico Europeo). Sul risultato della raccolta danni incide in modo preponderante l’andamento della Rc auto, che pesa per circa la metà sul totale e che ha registrato una raccolta di 9,2 miliardi di euro con un netto incremento del 5,8%. L’analisi della raccolta per canale distributivo segnala, infine, per i rami vita una flessione del ricorso al canale bancario e postale (58,5% contro il 63,7% precedente), mentre per i rami danni conferma la preponderanza delle agenzie con mandato (82%) sul totale.