Sebbene l’obiettivo della leadership mondiale sia sempre orientato al 2018, VW conta di superare Toyota e di tenere a distanza GM in tempi più brevi. La sfida di Wolfsburg a Nagoya passerà anche attraverso un deciso ampliamento della gamma dei SUV. Ai già consolidati Touareg e Tiguan, il marchio tedesco conta infatti di aggiungere almeno altri quattro sport utility cavalcando quindi l’onda del crescente successo di questo segmento. Le novità dovrebbero riguardare una versione coupé ed una con passo allungato della Tiguan, un crossover subcompatto con caratteristiche anche da auto tradizionale e un SUV derivato dalle concept Taigun e T-Roc. Senza dimenticare il grande SUV atteso negli States per il 2016.
Il car sharing Enjoy by Eni, Fiat e Trenitalia sbarca a Roma
Enjoy, il car sharing di Eni realizzato in partnership con Fiat e Trenitalia, sbarca a Roma con una flotta di oltre 300 Fiat 500 che sarà raddoppiata a settembre. Enjoy prova dunque a rivoluzionare anche la mobilità della Capitale e dei suoi cittadini dopo aver sbancato Milano dove gli iscritti sono già più di 80 mila con 500 mila noleggi effettuati nei primi cinque mesi di attività. Si può visualizzare l’auto più vicina e prenotarla con l’app per smartphone o tramite il sito internet dedicato enjoy.eni.com. I costi? 25 centesimi al minuto in movimento e 10 al minuto in modalità sosta.
Toyota è tornata al profitto in Europa grazie alle ibride
Dopo aver incassato quattro bilanci consecutivi in rosso in Europa tra il 2008 e il 2011, nel 2012 Toyota è tornata a registrare profitti nelle sue attività nel Vecchio Continente. Secondo il numero uno delle operazioni europee di Toyota, Didier Leroy, nell’ultimo anno fiscale la Casa ha segnato un incremento del 75% degli utili e del 5% del fatturato. Questo ottimo momento trae origine dal grande successo continentale delle sue ibride (incidono per oltre il 20% sul totale vendite), ma è stato determinato anche da una drastica politica di taglio dei costi di produzione. Leroy ha ricordato che la forza lavoro di Toyota Europe è stata ridotta di 2.500 unità con interventi alle fabbriche e al quartier generale di Bruxelles. In particolare, Toyota ha tagliato una delle due linee nello stabilimento britannico di Burnaston centralizzando l’assemblaggio della Auris, mentre la Yaris (compresa la versione destinata al Nord America) continua ad uscire dall’impianto francese di Valenciennes. Sempre sfruttando la scia del successo delle ibride, Toyota Europe (comprendendo anche Lexus) conta di incrementare i volumi di immatricolazione oltre la soglia di 1 milione di esemplari l’anno nel medio termine.
Jeep al miglior bilancio vendite mensile in 73 anni di storia
Terzo record consecutivo di vendite mondiali ed americane per il marchio Jeep che in maggio ha realizzato il miglior bilancio mensile nei suoi 73 anni di storia. Per la prima volta, Jeep ha superato la soglia dei 100 mila esemplari immatricolati in un singolo mese (100.207 per la precisione) e sempre per la prima volta ha oltrepassato il traguardo delle 70 mila unità consegnate negli States. Come più volte anticipato dall’Amministratore Delegato di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, l’obiettivo primario del brand è incrementare i volumi globali fino ad oltre 1 milione di veicoli dopo aver già registrato vendite da primato negli ultimi due anni (731.565 unità nel 2013 e 701.626 nel 2012). Il target potrebbe essere soddisfatto già entro la fine del 2014 alla luce dei brillanti risultati che sta conseguendo. Nei primi cinque mesi, infatti, le immatricolazioni mondiali di Jeep hanno guadagnato il 42% sullo stesso periodo del 2013 per un totale di 396.089 esemplari, 275.796 dei quali in USA (+49%). A sostenere la corsa di Jeep sono soprattutto i modelli Wrangler, Compass e Cherokee che da inizio anno sono cresciuti a doppia cifra. Il tutto in attesa dei primi riscontri relativi al nuovo SUV compatto Renegade che arriverà in Europa entro fine anno. Contribuirà ad una crescita che in Europa si è già concretizzata in un +28% nei cinque mesi.
Italia: torna la dura realtà della crisi, -3,83% a maggio
Dopo cinque mesi consecutivi al rialzo, il mercato italiano torna a vedere lo spettro della crisi. Peraltro, i buoni recenti risultati non avevano illuso più di tanto (la spinta arrivava dal noleggio e dal ricorso alle “km zero”) e si è sempre dovuto parlare di “ripresina” di un settore che in realtà continua ad essere frenato da fiscalità ed alti costi di gestione. Le vendite di maggio hanno dunque registrato una flessione del 3,83% sullo stesso mese del 2013 a 131.602 vetture (il peggior maggio dal 1990) che portano il totale dei primi cinque mesi a 628.719 esemplari, il 3,15% in più. Tutte le Associazioni (Unrae, Anfia, Federauto e CSP in particolare) chiedono per l’ennesima volta misure atte ad invertire il trend negativo, anche alla luce di una situazione politica che sembra tornata stabile. Discreto l’andamento delle ordinazioni, mentre il settore dell’usato ha segnato un calo del 10% a 349.883 trasferimenti di proprietà. Il Gruppo Fiat ha perduto a maggio il 10,8% con quota mercato crollata al 28% (molto bene Maserati). Tra le Case estere, impennate a doppia cifra per Renault, Peugeot, Toyota, Nissan, Seat, Mazda, Porsche, Great Wall e Infiniti. Nei cinque mesi, Fiat Panda sempre assoluta bestseller davanti, nell’ordine, a 500L, Punto, 500, Ypsilon, Clio, Golf, Fiesta, C3 e Polo. Secondo stime dell’Unrae, il mercato è proietatto ad una fine del 2014 in aumento del 4,1% sul depresso 2013.