Incremento del 204% rispetto al bilancio precedente per un totale di 11.120 unità immatricolate. La Nissan Leaf si è confermata anche nel 2013 l’auto elettrica al 100% più apprezzata dai consumatori europei facendo registrare il 25% in più di volumi consegnati rispetto alla seconda elettrica più venduta nel Vecchio Continente. Leaf rappresenta ora il 33% del totale europeo nell’ambito delle EV e il trend sempre destinato a consolidarsi nei prossimi anni. A sostenere il successo della zero emissioni giapponese sono sia una sempre più articolata rete di infrastrutture per la ricarica sia gli incentivi in Norvegia che hanno permesso alla Leaf di risultare la terza auto più venduta in assoluto nel Paese scandinavo e addirittura la leader nel singolo gennaio 2014 con 650 esemplari. Ma Leaf guida la classifica delle elettriche anche in Spagna, Italia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Belgio e Gran Bretagna (dove è assemblata per l’Europa nell’impianto di Sunderland). Nel nostro Paese, la vettura ha conquistato oltre 320 clienti nel 2013, pari ad una crescita del 121% per una quota nel segmento superiore al 37%. Nel corso del 2014, Nissan amplierà l’offerta europea delle elettriche lanciando il commerciale e-NV200.
Maserati vuole quadruplicare i volumi in America
Archiviata, o quasi, la pratica Fiat-Chrysler, i prossimi obiettivi dell’A.D. Sergio Marchionne sono rivitalizzare il marchio Alfa Romeo (ne sapremo di più ai primi di maggio) e consolidare le vendite mondiali della Maserati, in particolare negli USA. L’aggressivo spot del Tridente per il Super Bowl (dove si proclama “Ci siamo preparati, ora colpiremo”) è solo un anticipo della sfida che Maserati lancerà localmente ai colossi del settore premium di lusso. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la rete distributiva americana dagli attuali 75 a 125 showroom entro la fine del 2014 e quadruplicare i volumi di vendita nel giro di due anni rispetto ai quasi 5.000 esemplari consegnati nel 2013 (il target è di 22.500 unità, circa il 45% delle 50 mila che Maserati intende raggiungere nel 2015). Marchionne, per soddisfare gli ambiziosi obiettivi Maserati in USA, si affiderà ai due nuovi manager, entrambi con un passato in Chrysler. Si tratta di Peter Grady, che da novembre gestisce le operazioni nelle Americhe, e di Saad Chehab, a capo del marketing globale del brand. Fattore chiave della prevista espansione statunitense di Maserati sarà la star dello spot del Super Bowl. Stiamo parlando della Ghibli che ha già avuto una partenza bruciante.
Nuovo DDL ad hoc per RC-Auto
Ieri, 6 febbraio, in extremis è stato confezionato un DDL specifico per ribassare le polizze RC auto del 23% dopo l’avvenuto stralcio dell’articolo 8 del decreto legge Destinazione Italia. Su proposta del ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato: “l’apposizione di alcune clausole contrattuali mirano a vanificare le richieste fraudolente di risarcimento e ad assicurare riduzioni del premio assicurativo, questo meccanismo abbasserebbe – continua l’annotazione governativa – il prezzo finale per il consumatore, rispetto all’anno precedente“. Sempre secondo il nuovo provvedimento, la riduzione annuale dei costi assicurativi risulterebbe essere pari al 23% rispetto al costo dell’anno passato. “Chi pagava un premio RC auto di 1.000 euro all’anno, avrà una decurtazione a 770 euro”, annuncia Palazzo Chigi.
Il disegno di legge prevede infatti una serie di sconti per gli assicurati e sanzioni, in caso di violazioni, per le assicurazioni. Il primo ‘bonus´ è uno sconto del 7% sulla media dei prezzi regionali per l’applicazione della famosa scatola nera. In caso di mancata pubblicità o comunicazione è prevista una sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro. Un ulteriore sconto del 5% e del 10% potrà essere ottenuto con il risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate, così come si otterrà una riduzione del 7% per prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative. Anche in questo caso, per mancanza di pubblicità e comunicazione è stabilita una sanzione da 5.000 a 40.000 euro. Sconto infine del 4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento, che usualmente si fa con carrozzieri o avvocati provocando un inevitabile rigonfiamento dei costi.
Tutte le nuove norme, se confermate in Parlamento, andrebbero ad agire su una componente rilevante del costo del danno, per cui uno sconto complessivo del 23% sulle polizze andrebbe ad incidere sulla quella componente che dovrebbe quindi essere abbattuta drasticamente. In ogni caso è al momento difficile vedere cumulate tutte le offerte e al livello che il governo tenderebbe ad imporre per legge.
Il DDL “Destinazione Italia” intanto prosegue, con l’ex art 8 stralciato, il suo iter alla Camera senza ricorso alla fiducia. In maniera bipartisan e mano nella mano, il governo ed i parlamentari lobbisti hanno dato un segnale inequivocabile alla nazione: “quando c’è un interesse la classe politica italiana si trasforma in una squadra di atletica leggera, capace di correre e battere tutti i record mondiali di velocità”. Mercoledì, successivamente alla la pubblicazione sul nostro portale dell’avvenuto stralcio dell’art. 8 dal provvedimento “Destinazione Italia”, sono pervenute in redazione diverse telefonate e moltissime e-mail per rimproverarci in merito al nostro commento. Infatti, l’articolo, a differenza di tante altre pubblicazioni del settore, non “cantava” vittoria per i consumatori e per la categoria dei carrozzieri, ponendo in evidenza il fatto che un “governo poco duttile e capace” avrebbe riprovato, su spinta della forte corrente dei parlamentari lobbisti, un nuovo disegno di legge ad hoc. Così di fatto è avvenuto!
Che il settore RC-Auto necessiti di una profonda riforma questo è un dato di fatto. Ma ciò non vuole assolutamente significare che l’istituzione Parlamentare debba favorire solo ed esclusivamente gli interessi delle compagnie assicuratrici. Ci teniamo ad evidenziare come questo nuovo DDL penalizza in primis i consumatori e poi una categoria artigiana composta da oltre 17.000 aziende. Ci chiediamo dov’è finito lo spirito delle associazione dei consumatori. All’avvenuto stralcio dell’art 8 molti esponenti delle associazioni dei consumatori esternavano rammarico e dissenso, rimarcando che con il predetto stralcio si fosse persa un opportunità di risparmio unico. Per riprendere una nota battuta-uscita del segretario Renzi, “Ma risparmio di chi”? Ma questi signori hanno veramente capito l’incidenza negativa di queste preposte norme sul danneggiato? Ma dov’è il risparmio se vieni poi fortemente penalizzato a seguito di un serio danno fisico? Dov’è la sicurezza nella riparazione del veicolo danneggiato se il ripristino deve essere effettuato da un autoriparatore “terzista-dipendente” delle compagnie? Costi standard nella riparazione? Cari politici, se veramente mirate al risparmio allora dedicatevi seriamente e con piena volontà all’applicazione dei costi standard sul versante sanitario e con una piccolissima fetta del risparmio cumulato sarete in grado di sovvenzionare direttamente “le povere compagnie assicuratrici”. Ma questi presunti politici saranno mai in grado di analizzare aspetti fondamentali del contesto assicurativo denominati “Conti Tecnici” e “Riserve”?? Non potrebbe l’on. Gutgelt, visto che nella reale vita di lavoro (ex manager della societa di alta consulenza aziendale McKinsey che collabora con l’intero scenario mondiale delle assicurazioni) ha avuto modo di operare nel comparto assicurativo e di cui nè un profondo conoscitore, impartire delle lezioni tecniche ai parlamentari Zanonato, Vicari e perchè no, visto gli stretti rapporti, anche al segretario Renzi? Ma forse già l’ha fatto! Basterebbe però riprovarci usando il verbo italico senza sfumature felsinee.
La guerra del PD alle vittime della strada
Segnaliamo di seguito il link all’articolo “La guerra del PD alle vittime della strada” del noto avvocato bolognese Marco Bordoni e pubblicato dalla testata giornalistica Pixel Zoom. Si consiglia di leggere con attenzione l’articolo anche e sopratutto alla luce dell’avvenuto stralcio del famoso articolo 8 (RC-Auto) del decreto “Destinazione Italia”. Buona lettura.
Stralcio dell’art.8 su riforma RC- Auto dal Decreto Destinazione Italia
Da fonti governative perviene la notizia che sarà stralciato dal decreto “Destinazione Italia” l’articolo 8 del provvedimento comprendente la riforma RC-Auto. Questo, a seguito dell’ultima riunione intercorsa tra i capogruppo di maggioranza e il governo. Come si spiega questa repentina decisione? Sempre da fonti ben informate per quel che avviene nei “Palazzi di Roma”, tale decisione è stata presa al fine di garantire il superamento del collo di bottiglia che poneva a serio rischio l’approvazione del provvedimento “Destinazione Italia” e degli altri decreti. La situazione, che di fatto aveva generato uno stallo sull’articolo 8 del decreto, sottoponeva ad elevato rischio la conversione del decreto “Destinazione Italia” e degli altri in via di scadenza.
Le proposte del governo avevano suscitato malumori e perplessità anche di tipo costituzionali all’interno del Pd alla Camera, conseguentemente il gruppo Pd si era riunito per trovare l’accordo sugli emendamenti da apportare all’articolo 8, di cui molti parlamentari del Pd chiedevano lo stralcio dal decreto Destinazione Italia.
Un deputato Pd della corrente Renzi citava: “Così come riformulato dal relatore, con il benestare del governo, la nuova definizione dell’art. 8 risulterebbe peggiore dell’originale, finalizzato a favorire le grandi compagnie di assicurazioni”.
Partita vinta dai consumatori e carrozzieri? Assolutamente no! Trattasi solamente, per puro tatticismo e convenienza politica, di una partita aperta e rinviata per motivi “climatici” che attualmente intercorrono nel merito tra le forze politiche. Gole profonde parlamentari riferiscono che a breve verrà predisposto un decreto legge ad hoc sul tema delle assicurazioni auto al quale sottoporre il voto di fiducia.
E adesso? I rappresentanti dei diritti del Consumatori dovrebbero vigilare con massima attenzione sui prossimi sviluppi che verranno attuati dal governo e da parlamentari lobbisti, perchè di fondo il prospettato decreto legge penalizzava in primis noi tutti consumatori ed in subordine la catagoria degli autoriparatori.
E gli autoriparatori cosa dovranno fare? Vigilare, agire e controllare l’operato di chi è deputato alla loro tutela, considerato il fatto che le scivolate sulle “bucce di banane” sono sempre dietro l’angolo. Errori fondamentali sono stati materialmente compiuti, per poi successivamente e “sull’onda dell’indignazione generale della categoria” correggere il tiro ed apportare ricuciti unitari ad un taglio molto profondo, partito da lontano, in tempi non sospetti e da tavoli ben prospettici . Da questa vicenda, considerata che la partita è stata solo rinviata a causa di mal tempo, bisogna trarre conclusioni e chiedersi oggettivamente con quale risultato questa vicenda parlamentare si sarebbe chiusa, senza l’essenziale e fondamentale spinta e sostegno sviluppata ed articolata da soggetti esterni che, pur essendo direttamente e/o indirettamente appartenenti alla categoria ed all’indotto dell’autoriparazione, mai e poi mai avrebbero dovuto svolgere, in un paese normale, ruolo e funzione a tutela dell’autoriparatore.