Convegno Confartigianato: Vicenza 28 marzo

Confartigianato: No al Monopolio delle Assicurazioni. L’Evento si svolgerà a Vicenza, sabato 28 marzo alle ore 9:30, presso il Centro Congressi Confartigianato Vicenza, via E. Fermi 201

fogarollo 2I carrozzieri a sostegno del libero mercato e dei diritti dei consumatori. Il Presidente nazionale di ANC-Confartigianato, Silvano Fogarollo, richiama al fronte comune per non vedere trasformato il mercato dell’autoriparazione in un monopolio in mano alla lobby assicurativa. E’ importante partecipare a tale manifestazione, illustra il Presidente Fogarollo, perchè i carrozzieri non ci stanno a subire l’ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, e tutto ciò in nome della presunta liberalizzazione”. Il nodo centrale da correggere, continua il Presidente Fogarollo, riguarda il cosidetto risarcimento in forma specifica. I consumatori devono sapere e poter scegliere liberamente l’officina di fiducia presso la quale effettuare la riparazione del mezzo incidentato, senza essere costretti a rivolgersi alle carrozzerie convenzionate con l’assicurazione.

Al convegno parteciperanno diversi dirigenti regionali e nazionali di Confartigianato, tra i quali anche Raffaele Cerminara, Segretario Nazionale Autoriparatori, Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche di Confartigianato, Antonio Tonioni, Presidente Coordinatore unione Consumatori Veneto, nonchè diversi Parlamentari del Veneto.

Scarica il programma dell’evento

Scarica la locandina per informare il consumatore

 

Stralcio dell’art.8 su riforma RC- Auto dal Decreto Destinazione Italia

Da fonti governative perviene la notizia che sarà stralciato dal decreto “Destinazione Italia” l’articolo 8 del provvedimento comprendente la riforma RC-Auto. Questo, a seguito dell’ultima riunione intercorsa tra i capogruppo di maggioranza e il governo. Come si spiega questa repentina decisione? Sempre da fonti ben informate per quel che avviene nei “Palazzi di Roma”, tale decisione è stata presa al fine di garantire il superamento del collo di bottiglia che poneva a serio rischio l’approvazione del provvedimento “Destinazione Italia” e degli altri decreti. La situazione, che di fatto aveva generato uno stallo sull’articolo 8 del decreto, sottoponeva ad elevato rischio la conversione del decreto “Destinazione Italia” e degli altri in via di scadenza.

Le proposte del governo avevano suscitato malumori e perplessità anche di tipo costituzionali all’interno del Pd alla Camera, conseguentemente il gruppo Pd si era riunito per trovare l’accordo sugli emendamenti da apportare all’articolo 8, di cui molti parlamentari del Pd chiedevano lo stralcio dal decreto Destinazione Italia.

Un deputato Pd della corrente Renzi citava: “Così come riformulato dal relatore, con il benestare del governo, la nuova definizione dell’art. 8 risulterebbe peggiore dell’originale, finalizzato a favorire le grandi compagnie di assicurazioni”.

Partita vinta dai consumatori e carrozzieri? Assolutamente no! Trattasi solamente, per puro tatticismo e convenienza politica, di una partita aperta e rinviata per motivi “climatici” che attualmente intercorrono nel merito tra le forze politiche. Gole profonde parlamentari riferiscono che a breve verrà  predisposto un decreto legge ad hoc sul tema delle assicurazioni auto al quale sottoporre il voto di fiducia.

E adesso? I rappresentanti dei diritti del Consumatori dovrebbero vigilare con massima attenzione sui prossimi sviluppi che verranno attuati dal governo e da parlamentari lobbisti, perchè di fondo il prospettato decreto legge penalizzava in primis noi tutti consumatori ed in subordine la catagoria degli autoriparatori.

E gli autoriparatori cosa dovranno fare? Vigilare, agire e controllare l’operato di chi è deputato alla loro tutela, considerato il fatto che le scivolate sulle “bucce di banane” sono sempre dietro l’angolo. Errori fondamentali sono stati materialmente compiuti, per poi successivamente e “sull’onda dell’indignazione generale della categoria” correggere il tiro ed apportare ricuciti unitari ad un taglio molto profondo, partito da lontano, in tempi non sospetti e da tavoli ben prospettici . Da questa vicenda, considerata che la partita è stata solo rinviata a causa di mal tempo, bisogna trarre conclusioni e chiedersi oggettivamente con quale risultato  questa vicenda parlamentare si sarebbe chiusa, senza l’essenziale e fondamentale spinta e sostegno sviluppata ed articolata da soggetti esterni che, pur essendo direttamente e/o indirettamente appartenenti alla categoria ed all’indotto dell’autoriparazione, mai e poi mai avrebbero dovuto svolgere, in un paese normale, ruolo e funzione a tutela dell’autoriparatore.