Quasi 43.500 giorni, ovvero 119 mesi, cioè poco meno 10 anni. È l’anzianità media del parco circolante in Italia, aumentata considerevolmente nell’ultimo lustro: uno degli effetti della crisi che ha fermato la corsa nazionale all’acquisto di beni durevoli. Il rinnovo sembra essere ripreso con una certa decisione dall’inizio del 2015, anche se il contributo del segmento del noleggio è significativo. Secondo il Centro Studi Continental, in Italia “sono ancora in circolazione vetture decisamente vecchie, che non hanno a disposizione sistemi di sicurezza aggiornati ed hanno un livello di emissioni di sostanze nocive più alto rispetto a quello delle auto più recenti”.
Ma l’età media è decisamente diversa tra regione e regione e, soprattutto, tra le macro aree: al sud i veicoli in circolazioni sono più vecchi rispetto al nord. In Campania è di 12 anni e 9 mesi, in Calabria di 12 anni e 3 mesi ed in Basilicata e Sicilia di 12 anni e 2 mesi. Le auto meno “anziane” sono in circolazione in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, il cui dato è tuttavia falsato dalla forte percentuale di immatricolazioni legata ai benefici di una IPT meno gravosa. L’anzianità è rispettivamente di 5 anni e 10 mesi e 4 anni e 7 mesi, cioè praticamente la metà delle regioni in cui circolano le auto più vecchie. Nel Lazio le auto hanno la stessa età media italiana (9 anni e 11 mesi), mentre in Lombardia e Toscana sono più “giovani”: 8 anni e 7 mesi e 8 anni e 4 mesi.