Radio24Ore: fa il punto della situazione sulla Rc-Auto

fogarolloAll’interno del Ddl “Concorrenza” di prossima discussione al Consiglio dei Ministri sono presenti modifiche in tema di Rc Auto. Con una rivalutazione di polizze e risarcimenti e con la decisione di affidare l’accertamento dei danni solo a carrozzerie convenzionate con le compagnie. Scelta che i rappresentati della categoria giudicano nefasta. Radio24Ore fa il punto della situazione con Silvano Fogarollo, presidente dell’Associazione Nazionale dei Carrozzieri Confartigianato e con  Aldo Minucci, presidente dell’Ania. L’intervento del presidente Fogarollo è risultato preciso, strutturato e propositivo. Fogarollo ha nuovamente lanciato un messaggio di concertazione tra le parti: Ania, Associazioni di categoria, Periti e Associazioni alla tutela del Consumatore.

Ascolta l’intervista (decorre dal 13.mo minuto, spostare il cursore sul predetto minutaggio)

 

 

RC-AUTO: Le “Grandi Manovre” politiche-economiche convergono sul settore Carrozzeria

Nuvole nere e tempesta annunciata sul versante delle autocarrozzerie italiane. Cosa sta succedendo dopo un discreto ma sospetto periodo di letargo? La partita dei poteri forti è ricominciata, spalleggiata dall’attuale fronte politico, laddove non sussiste più alcuna linea di separazione da chi è al governo e chi invece è collocato all’opposizione. Come in gergo romano si sul dire “la cosa sa’ da fa”, ovvero la tanta auspicata “Mini riforma RC-AUTO” deve essere traghettata a conclusione, così da garantire alle compagnie assicuratrici i due principali aspetti: l’indennizzo specifico di base e l’abrogazione della cessione del credito nell’ambito liquidativo del danno materiale del sinistro. Le dichiarazione del Ceo di UnipolSai in merito all’uscita della stessa dall’associazione di categoria ANIA e non ultimo quelle colorite di Aldo Minucci, Presidente di ANIA hanno destato non poco clamore. Il Presidente dell’Ania, nell’ambito di un’intervista a SPECCHIOECONOMICO, in sintesi ha dichiarato che la redditività del settore Rc-Auto nel 2013 è migliorata con un utile di 2 miliardi di euro rispetto a una riduzione della raccolta, che il numero dei sinistri è calato in virtù della crisi economica e che la sostanziale differenza del costo polizze Rc-Auto in Italia e dettata dalle significative differenze nella valutazione, determinazione e liquidazione del risarcimento alla persone per le lesioni gravi riportate. Il Presidente Minucci rilascia anche un pensiero ai carrozzieri che svolgono, secondo il Presidente dell’Ania, una buona parte dei lavori in nero, evadendo per un miliardo di euro all’anno, oltre ad un mancato gettito dell’IVA di oltre 200 milioni di euro. Minucci precisa: “Nel 2013 è migliorata la redditività e il settore RC auto ha presentato risultati positivi. Sotto il profilo della redditività, la parte danni ha raggiunto nel 2013 un utile di circa 2 miliardi di euro rispetto a una riduzione della raccolta” e nel merito delle differenti tariffe RC-Auto in Europa dichiara che quali rilevanti cause:” i criteri di valutazione dei risarcimenti delle lesioni gravi dovute ad incidenti stradali, profondamente diversi rispetto a quelli degli altri Paesi. Da 8 anni attendiamo l’approvazione delle tabelle di valutazione del danno biologico, obbligo sancito dal Testo unico sulle assicurazioni nel 2005, ma a cui i politici non provvedono nonostante le nostre sollecitazioni. La definizione delle tabelle, che ha esaurito l’iter procedurale dei 4 Ministeri competenti ed è passata 2 volte al vaglio positivo del Consiglio di Stato, è rimasta bloccata alla firma del Consiglio dei ministri e del presidente della Repubblica perché si sono schierate contro le associazioni delle vittime della strada e tutte le organizzazioni di avvocati. Mancando i criteri normativi, in Italia la valutazione è affidata alla discrezionalità dei giudici, in particolare del Tribunale di Milano che in questo campo svolge un ruolo preminente. Questa discrezionalità ha determinato un aumento significativo del costo dei risarcimenti, l’indeterminatezza dei danni e l’impossibilità delle imprese di prevedere riserve tecniche adeguate alle decisioni dei giudici. L’approvazione delle tabelle determinerebbe una riduzione delle tariffe dal 3 al 5 per cento”…. ed per ultimo asserisce: “Una buona parte dei lavori delle carrozzerie normali sono compiuti in nero, è presumibile che vengano occultati i ricavi, riteniamo per un miliardo di euro l’anno. Conseguentemente c’è un’evasione dell’Iva di oltre 200 milioni di euro. In un Paese che è sempre all’annosa ricerca di recupero di denaro dall’evasione fiscale, appare incomprensibile che non si intervenga su queste situazioni. L’adozione di leggi che contrastano questi comportamenti tocca interessi rilevanti, spesso illegittimi: ecco perché è difficile migliorare la situazione della RC auto. A questi fini un ulteriore elemento significativamente positivo è la crescente diffusione delle «black box», che non solo consentono un più puntuale accertamento delle condizioni in cui si è verificato un sinistro, eliminando richieste non corrette, ma diffondono virtuosi comportamenti di guida che si traducono poi in sconti sul premio e in maggiore prudenza. Il Presidente Minucci continua nell’articolare un concetto molto ardito :”Alla nostra proposta di sviluppare soluzione si sono opposte numerose organizzazioni di carrozzieri sostenendo che avremmo messo sul lastrico 17 mila carrozzieri; non è vero, il lavoro di riparazione continuerebbe, ma con un diverso modello organizzativo derivante dalla concentrazione di più carrozzerie, fenomeno questo che darebbe peraltro garanzia di miglioramento delle capacità tecniche, della qualità delle riparazioni e della credibilità del sistema”.
Le tre principali associazione di categoria degli autoriparatori, Casartigiani, Cna e Confartigianato, da tempo avevano avviato un tavolo di concertazione con l’unità tecnica dell’Ania preposta alle tematiche Rc-Auto, suscitando tensioni e non poche polemiche presso i propri associati, ovvero gli artigiani-carrozzieri, che di fatto non hanno mai ben capito l’obbiettivo, nonché il mandato, che fu intrapreso dai loro colleghi dirigenti e dai funzionari delle stesse associazioni di categoria. Nel merito, per onore di cronaca, è doveroso segnalare l’assoluto dissenso all’epoca posto in essere dal Presidente nazionale dei carrozzieri di Casartigiani, Mario Coltelli e dal suo omologo di ANC-Confartigianato, Silvano Fogarollo. Comunque il tavolo di concertazione proseguì fino alla presentazione della proposta di legge a modifica del codice delle assicurazioni, presentata in maniera unitaria da Casartigiani, CNA e Confartigianato il giorno primo ottobre ultimo scorso. Immediatamente dopo la presentazione della predetta proposta, ANIA decise di interrompere il tavolo di negoziato con le tre rappresentanze dei carrozzieri, e già nel corso del mese di ottobre sono riemerse con vigore le manovre politiche per condurre a buon fine la riforma RC-Auto secondo le prospettive del mondo assicurativo. Poi si registra l’annuncio del Ceo del Gruppo UnipolSai, Carlo Cimbri, ovvero la scelta di uscire dall’ANIA dichiarando che la stessa UnipolSAI non avverte più di essere adeguatamente rappresentata dall’associazione, puntando il dito sulla governance dell’ Ania, composta da 30 membri che di fatto, e sottolinea, “non costituiscono più un comitato operativo ma un assemblea, dalla quale non emergono più forme di volontà ragionate e relazionate alle necessità del settore assicurativo”, aggiungendo “Riteniamo che il governo dell’Ania debba essere affidato a personalità autorevoli”…. “che non si rileva volontà da parte dell’associazione di autoriformarsi”.
Insomma fuoco incrociato ai massimi livelli al quale si prestano in modo significativo le forze politiche trasversali del paese. A latere i soliti rumors; “tempario unico“, “nuove alleanze in vista” , soggetti artigiani vari i quali tendono per l’indennizzo specifico diffuso e professano che tale modalità di gestione del sinistro sarà “la medicina per sanare i mali della categoria”, espressioni e concetti volti ad assecondare la volontà di chi li governa, sui quali purtroppo pesa una tracciabilità di subordinazione politica a dir poco imbarazzante. Chiudiamo l’articolo con una creativa pillola di saggezza regalata da un noto esponente del settore il quale, affermando l’impossibilità alla partecipazione di un progetto volto alla tutela dei carrozzieri, asserisce che una partecipazione progettuale diventerebbe un’attività impropria per un’Organizzazione politico-sindacale che invece deve muoversi su altri terreni e non certamente su quello dell’organizzazione economica di un servizio. Carrozzieri alzate il grado di vigilanza, l’onda d’urto è in arrivo e guardatevi alle spalle, la parte avversa non è sempre e solo quella che come tale si è dichiarata!

Ania riforma governance

aniaIl Comitato esecutivo dell’Ania, nell’ambito del processo di riforma della governance avviato dalla presidenza Minucci, ha istituito il Comitato strategico e sei Commissioni permanenti (Auto, Danni, Vita e welfare, Distribuzione, Economia e finanza, Relazioni industriali) approvandone i relativi regolamenti. Il Comitato strategico, composto dal Presidente, dai Vicepresidenti e da 6 membri nominati dal Comitato Esecutivo tra i propri membri, svolge funzioni consultive sulle linee di indirizzo dell’Associazione.In particolare, il Comitato Esecutivo ha deliberato la seguente composizione: Aldo Minucci, Presidente Ania, Carlo Acutis, vicepresidente Ania e Vittoria Assicurazioni, Maria Bianca Farina, vicepresidente Ania e Ad Poste Vita e Poste Assicura, Raffaele Agrusti, Country Manager per l’Italia di Assicurazioni Generali e Presidente Genertellife, Carlo Cimbri, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Unipol Gruppo Finanziario, Giovanni Di Benedetto, Presidente Itas Assicurazioni e Itas Mutua, Giovanni Battista Mazzucchelli, ad Società Cattolica di Assicurazione, George Sartorel, ad Allianz Italia, Pietro Sella, Presidente C.B.A. Vita.