Il Comitato Esecutivo del Consiglio di Sorveglianza del Gruppo Volkswagen si è riunito giovedì, 1 ottobre, ieri per ben sette ore. Al termine della riunione fiume, i vertici del colosso tedesco hanno promesso che sarà fatta chiarezza, ma l’indagine esterna condotta da Jones Day durerà mesi. Il Comitato, riunitosi sotto la Presidenza ad interim di Berthold Hüber, ha inoltre ribadito la fiducia all’attuale responsabile finanziario, Hans Dieter Pötsch, confermandone l’ingresso nel Board e il suo nome quale nuovo Chairman del Consiglio di Sorveglianza al posto di Ferdinand Piech, incarico che dovrebbe essere ufficializzato il 9 novembre. Quale erede di Pötsch alla finanza, il Gruppo ha indicato Frank Witter, ora Chairman di VW Financial Services. Nel frattempo, mentre Audi invita la clientela ad andare sul suo sito internet per verificare i modelli interessati al mega richiamo globale e mentre i giudici della Bassa Sassonia smentiscono di aver avviato un’inchiesta penale sull’ex A.D. Martin Winterkorn, la divisione italiana del Gruppo annuncia il numero dei veicoli coinvolti nel “dieselgate”. Sono in tutto 648.458 unità, delle quali 361.432 Volkswagen, 35.348 Seat, 38.966 Skoda, 197.421 Audi e 15.291 veicoli commerciali. VW Group Italia ribadisce che i diesel Euro 6 sono legali.
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L’indice borsa delle Case Auto si riprende
Reduce dal peggior bilancio settimanale di sempre causato dagli effetti negativi del “dieselgate” Volkswagen, l’andamento dell’indice di settore delle Case automobilistiche ha rialzato la testa, nonostante il nuovo pesante flop del costruttore di Wolfsburg. Negli ultimi sette giorni, il panel dell’indice in borsa relativo alle case automobilistiche ha dunque guadagnato lo 0,84%. A pagare dazio sono state soprattutto Volkswagen e Porsche che a Francoforte hanno perduto rispettivamente il 12,98% e il 9,95%. Trend al ribasso, ma con tassi di decremento decisamente più contenuti per BMW, Daihatsu, Honda e Suzuki. Per il resto segnali di ripresa. La migliore è stata Mitsubishi con una crescita del 6,93%, seguita a tretto giro di posta da Mazda. Bene anche Daimler, Peugeot, Renault, GM, Ford, Fuji Heavy, Nissan, Toyota, Hyundai, Kia e FCA (+4,58% a Piazza Affari). Stabile CNH Industrial.
Lavoratori dicono no ad accordo FCA US-Uaw
La stragrande maggioranza dei 40 mila lavoratori iscritti al sindacato United Auto Workers ha votato no all’accordo quadriennale siglato recentemente tra FCA US e Uaw per il rinnovo del contratto collettivo. Come ricorda il Wall Street Journal è la prima volta in 30 anni che l’intesa su un nuovo contratto viene respinto dai membri del sindacato. La percentuale dei no è stata del 66% nella fabbrica di Detroit e fino al 77% tra gli addetti più qualificati. Certamente deluso l’A.D. Sergio Marchionne che pensava di aver proposto un giusto compromesso. Ora le trattative proseguiranno.
Aci: certificato di proprietà digitale
Da lunedì, 5 settembre, il certificato di proprietà dei veicoli a motore diventa digitale. Lo ha annunciato il Presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. Un’innovazione che interessa oltre 40 milioni di italiani possessori di autovetture, motocicli, furgoni e camion. Il certificato di proprietà digitale aumenterà la sicurezza del documento eliminando frodi legate a furto o falsificazione dell’ormai ex documento cartaceo. Alla legge che vorrebbe svuotare l’Aci di uno dei suoi compiti principali, il mantenimento del Pubblico registro automobilistico, l’Aci risponde digitalizzando il documento che il registro custodisce, ovvero il certificato di proprietà. Dal 5 ottobre, il foglio con ologramma necessario per vendere o rottamare ogni veicolo sarà “smaterializzato” e consultabile on line. In pratica, da lunedì prossimo, a chi compra un’auto nuova non sarà più consegnato il pezzo di carta da custodire a casa, ma un codice attraverso il quale consultare il documento on line. Il costo dell’Ipt (l’imposta provinciale di trascrizione, che comprende la registrazione al Pra) rimane il medesimo: per un’automobile nuova la tariffa base è di 150,80 euro, che le province possono aumentare fino a un massimo del 30%. La mossa dell’Aci arriva a pochi mesi dall’approvazione della riforma della pubblica amministrazione, che prevede fra l’altro l’introduzione di “un’unica modalità di archiviazione finalizzata al rilascio di un documento unico contenente i dati di proprietà e di circolazione di autoveicoli”. La norma dovrebbe finalmente mettere fine a un costoso doppione: per ogni veicolo italiano circolante, esistono infatti due documenti – certificato di proprietà e carta di circolazione o “libretto” – custoditi in due registri – rispettivamente Pra e archivio veicoli – gestiti da due enti, Aci e Motorizzazione civile, la quale fa capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Evento a Capannori
Venerdì 18 settembre a Capannori (LU), presso la sede di Bada, si è tenuto un significativo evento finalizzato a tracciare le prossime attività a seguito della sottoscrizione dell’accordo BADA-CASARTIGIANI-ANC CONFARTIGIANATO-SNAPIS per lo sviluppo del Tempario volto al settore dell’autocarrozzeria. Per conto di ANC-Confartigianato hanno presenziato all’evento il Presidente nazionale di Confartigianato, Silvano Fogarollo, il Segretario nazionale della categoria autoriparatori, Raffaelle Cerminara, i Presidenti regionali Franco Mea (Lazio) nonchè membro del direttivo nazionale di ANC-Confartigianato, Pino Pace (Liguria),Roberto Carria (Toscana), Luciano Carlotti (presidente pronvinciale di Bologna), nonchè il delegato al processo di tempificazione Graziano Carniato. Presente all’evento anche Elio Premoli, già Presidente provinciale di Confartigianato Brescia e membro del direttivo nazionale, che continua a prestare preziosa collaborazione nei cicli di tempificazione. Inoltre hanno presenziato ai lavori il noto Avv. Michele Capece, tra i massimi esperti nazionali delle tematiche legate ai settori Automotive & Insurance, Valter Zuliani, direttore responsabile di IO Carrozziere, l’Avv. Paolo Melfa ,e Mario Coltelli, rispettivamente Segretario nazionale e Presidente nazionale di CASARTIGIANI, l’ing. Elios Castagnola, Segretario nazionale dello SNAPIS e Pino Capuano, membro della Segreteria nazionale dello stesso Snapis. Sul versante Bada hanno partecipato ai lavori, oltre allo staff operativo, Stefano Silla, Roberto Ansaldo (supervisore della commissione tempario) e Fortunato Di Martino (Distributore Banca dati Bada e direttore responsabile di Tempario.it).