Smart vara rivoluzionaria offerta finanziaria “Tredicesima”

smartSmart lancia una nuova rivoluzionaria offerta finanziaria. Si chiama “smart Tredicesima” e prevede tre anni di finanziamento Balloon con anticipo di 2.950 Euro, cui seguiranno mini rate mensili da 41 Euro per la fortwo e da 77 Euro per la forfour e sole tre rate da 400 Euro ogni anno a Natale, quando si riceve la tredicesima. Al termine dei 3 anni, maxi rata da 7.622 Euro per fortwo e da 7.595 Euro per forfour.

GOOGLE CAR: Guida autonoma, 700.000 miglia senza causare incidenti

I prototipi di Google Car hanno già percorso oltre 700.000 miglia su strade pubbliche e durante i test, fa sapere Chris Urmson, direttore del programma i guida autonoma del motore di ricerca, non hanno provocato alcun incidente, anche se ne sono rimaste vittima in alcune circostanze. L’obiettivo – ha dichiarato in un’intervista al magazine Detroit Free Press – è quello di rendere disponibili modelli a guida autonoma entro 5 anni. Google ha previsto un ampliamento della flotta sperimentale che salirà a 150 unità. Alcuni dei fornitori coinvolti nel progetto sono europei, tedeschi in particolare, come ZF, Bosch e Continental, ma ci sono anche Ford, RCO, FRIMO, LG Electronics, Prefix ed altri ancora. La due posti senza volante né pedali era stata esibita da Google nel corso del 2014. Il colosso di Mountain View sembra intenzionato a sviluppare la guida autonoma in collaborazione con i costruttori.

Trend età media autovetture circolanti

In tempi recenti si molto scritto sui giornali e molto parlato nei convegni dell’età del parco circolante Italia. i dati citati non sono sempre omogenei, ma possiamo dire senza timori di clamorese smentite, che oggi le automobili che circolano nel nostro paese hanno, come età media, 9.5 anni , ma con una forbice che partendo dalle vetture acquistate nel 2014 arrivano sino a quelle scese in strada prima del 1993 e quindi con almeno 21 anni di vita. Di seguito una tabella, con riferimento a tutto il 2013, dell’età basata sulle diverse classi delle EURO, senza soffermarci sulle dimensioni di quella parte del parco circolante che ha ampiamente superato i dieci anni di età.

CIRCOLANTE AUTOVETTURE RIPARTITO PER CLASSE EURO (2013)

Classe  %  Circolante
Euro0 11% 4.065.930
Euro1  4% 1.478.520
Euro2 16% 5.914.080
Euro3 20% 7.392.600
Euro4 34% 12.567.420
Euro5 14% 5.174.820
Euro6 1% 69.630

Fonte: ACI

 

IVASS picchia duro sui comparatori polizze online

comparatoriSono stati pubblicati sul sito dell’IVASS i risultati della “Indagine sui siti comparativi nel mercato assicurativo italiano”, finalizzata a verificare il livello di correttezza e trasparenza delle informazioni e delle quotazioni fornite dai siti di comparazione. L’indagine ha preso spunto dalla forte diffusione della comparazione onlinedi prodotti RCA (circa 12,9 milioni di preventivi effettuati nel 2013 attraverso 6 siti operanti in Italia). Dalle verifiche sono emersi diversi profili di criticità per i consumatori legati alla esistenza di conflitti di interesse nella operatività dei siti, alle modalità di formazione delle graduatorie e alla trasparenza e correttezza dei messaggi pubblicitari:

i siti comparano solo (o prevalentemente) i prodotti di poche imprese con cui hanno concluso accordi e da cui percepiscono provvigioni in relazione a ciascun contratto stipulato attraverso di essi;

il numero delle compagnie pubblicizzate è in genere superiore a quello delle imprese effettivamente confrontate;

la comparazione è basata esclusivamente sul prezzo e non tiene conto delle diverse caratteristiche dei prodotti in termini di massimali, franchigie, rivalse ed esclusioni. Ciò comporta il confronto di prodotti disomogenei e non sempre adeguati alle esigenze assicurative dei consumatori, rischio amplificato dalla diffusa pratica dell’abbinamento automatico di coperture accessorie non richieste dall’utente;

i siti fanno largo uso di messaggi pubblicitari formulati in modo da ingenerare nei consumatori il convincimento di poter ottenere notevoli risparmi (“fino a 500 euro”) e di acquistare il “miglior prodotto” o di rivolgersi alla “migliore impresa”. Non indicano tuttavia i criteri di valutazione dei prodotti e delle imprese né le basi di calcolo del risparmio promesso;

è stata rilevata l’acquisizione automatica mediante unico click di una pluralità di consensi per il trattamento dei dati rilevanti per la privacy, per l’utilizzo degli stessi per finalità pubblicitarie o commerciali e per presa visione dell’informativa precontrattuale prevista dalla normativa assicurativa. Ciò indebolisce il livello di consapevolezza dei consumatori sui consensi vari;

le informazioni relative al sito, al suo ruolo e all’attività svolta non sono facilmente reperibili e non adeguatamente evidenziate. Non risulta di immediata percezione la natura commerciale dell’attività svolta e l’assetto proprietario del sito. Infine, non sono indicate le modalità per presentare reclami.

Per rimuovere gli aspetti critici emersi dall’indagine, l’Ivass è intervenuta sugli stessi intermediari assicurativi che gestiscono i siti comparativi, chiedendo di adottare specifiche misure correttive entro il 31 gennaio 2015.

Entro quella data i comparatori dovranno adottare misure specifiche, così sintetizzabili:

indicare in home page l’elenco delle imprese di assicurazione con cui sussistono accordi di partnership ai fini della comparazione e indicare chiaramente che il servizio di comparazione è soggetto a remunerazione da parte di tali imprese;

indicare nell’output di comparazione, per ciascuna polizza, le provvigioni corrisposte dall’impresa in caso di conclusione del contratto;

dare chiara indicazione della quota di mercato comparata;

garantire che il numero delle imprese pubblicizzate ai fini del confronto corrisponda a quello delle imprese effettivamente comparate. In caso di mancata quotazione di una o più imprese, ne deve essere data spiegazione e le quotazioni mancanti vanno comunque fornite in un momento successivo al consumatore;

adottare un processo di rilevazione delle esigenze assicurative del cliente e di quotazione tale da esporre un ranking in cui siano presenti solo prodotti rispondenti alle esigenze manifestate dal cliente;

non basare la comparazione solo sul prezzo, ma anche sulle caratteristiche “chiave” della polizza, presentando queste ultime secondo uno standard uniforme, in modo da agevolare il confronto tra le diverse offerte;

evitare forme di abbinamento forzato delle coperture accessorie alla Rc Auto e meccanismi di opt out a carico del consumatore;

modificare la procedura di raccolta del consenso privacy e di altre “liberatorie”;

rivedere i messaggi pubblicitari in linea con la normativa vigente in materia di pubblicità ingannevole.

Scarica il documento-indagine completo

 

 

85,7% degli incidenti è preceduto da frenata

FederpneusBen l’85,7% degli incidenti stradali avvenuti in Italia nel 2013 sono stati preceduti da frenata. Questi dati emergono da una elaborazione di Federpneus (Associazione Nazionale dei Rivenditori Specialisti di Pneumatici). In tutti questi incidenti – sottolinea Federpneus – un ruolo fondamentale è svolto, oltre che dal corretto funzionamento del sistema frenante, anche dalle condizioni dei pneumatici. Le cattive condizioni dei pneumatici dovute all’incuria degli automobilisti, infatti, anche se spesso non rappresentano la principale causa dell’incidente, possono favorire il verificarsi di un sinistro oppure renderne più grave il bilancio per le cose o le persone. Per questo Federpneus consiglia di effettuare una regolare manutenzione dei pneumatici, controllando in particolare le condizioni esterne e la pressione di gonfiaggio. Per questi controlli è opportuno rivolgersi a personale specializzato (come i rivenditori specialisti di pneumatici), che ha a disposizione le conoscenze e le tecnologie più recenti per svolgerli garantendo la massima sicurezza. Un controllo periodico della pressione di gonfiaggio, poi, assume una rande importanza anche perché viaggiare con gomme gonfiate alla giusta pressione consente di ottenere un risparmio economico, fattore da non sottovalutare in questi tempi di incertezza economica.