Prank my Ride è l’applicazione che permette di distruggere, solo virtualmente, un’automobile.Prank my Ride è un’applicazione per iPhone pensata per rovinare, solo virtualmente, le automobili. I programmatori che hanno realizzato questa App hanno infatti pensato di creare un modo semplice per fare degli scherzi ai propri amici facendogli credere che la propria auto è stata rovinata. Prank my Ride prevede diversi livelli di vandalismo che spaziano dalla riga sulla fiancata al vetro rotto fino ad arrivare alle martellate sul cofano ed addirittura a due pompieri che cercano di spegnere l’auto in fiamme.
Il funzionamento è piuttosto semplice. Dopo aver scaricato gratuitamente Prank my Ride, che al momento è disponibile solo per iPhone, basta scattare una foto alla vettura che si vuole rovinare virtualmente. Una volta acquisita l’immagine si può iniziare ad applicare degli effetti visivi sulla vettura, potendo posizionarli facilmente dove si vuole, per poi salvare l’immagine modificata per inviarla per schero ai propri amici.Le grandissime doti di personalizzazione di questa App rendono alcuni vandalismi virtuali davvero credibili, soprattutto se non si manda l’immagine ad alta risoluzione. Tra le svariate funzioni è presente anche una ganascia utilizzata per le auto in divieto di sosta, ma Prank my Ride propone anche una funzione per simulare il furto dei cerchi in lega che, in alcuni casi rende le immagini, almeno a prima vista, credibili. Ci si può così sbizzarrire facendo delle righe virtuali sulla carrozzeria oppure abbinando più effetti facendo credere che l’auto sia stata rovinata in maniera irreparabile. Lo scherzo però è bello finché dura poco e le automobili sono frutto di sacrifici e non devono essere toccate per cattiveria, non bisogna mai dimenticarlo.
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Golf Parade: i 40anni della Volkswagen Golf
Golf Parade: un evento per ricordare le versioni del passato e parlare dei modelli innovativi attuali della Volkswagen Golf. E’ un evento organizzato da Volkswagen per celebrare i quarant’anni di attività del modello cardine del brand, la Volkswagen Golf. La macchina del tempo ci riporta negli anni settanta. Più precisamente al 29 marzo 1974, giorno in cui esce dalla catena di montaggio di Wolfsburg la prima Golf prodotta in serie. Dopo che per decenni il motore e la trazione posteriori avevano spopolato grazie al Maggiolino, inizia una nuova epoca: quella del motore anteriore trasversale e della trazione anteriore. Le aspettative su questo modello, progettato dal grande Giugiaro, sono elevante. La Golf deve riuscire a ripetere il vasto successo ottenuto dal Maggiolino. Le premesse sono buone, così come il livello di gradimento del pubblico. Solamente due anni dopo, infatti, si celebrerà il primo milione di Golf vendute. Sempre nel ’76 debutta la Golf D, affiancata poi dal Golf GTD (1982). Nel 1979, invece, arriva la Golf Cabriolet. La Golf di seconda generazione, prodotta dal 1983 al 1991, diventa più comoda e sicura. Con lei debuttano il catalizzatore (1984), il sistema antibloccaggio in frenata – ABS (1986), il servosterzo e la trazione integrale Syncro (1986). Dal 1991, fino al 1997, è tempo della Golf 3 e delle sue novità: il primo motore a sei cilindri (VR6), il cruise control, il catalizzatore ossidante per i motori Diesel (’91), il primo motore Diesel a iniezione diretta (TDI, ’93 e SDI, ’95) e gli airbag laterali (’96). Sulla base di questo modello la Volkswagen presenta anche la nuova versione Cabrio, il nuovo modello a trazione integrale (Syncro 2) e la prima Variant. Le principali news della quarta serie (’97-’03) sono due. La prima è rappresentata dal lancio della Golf a trazione integrale con frizione Haldex, la Golf 4Motion. La seconda novità è data dalla presentazione della sportivissima R32, che sarà la prima ad essere disponibile con il cambio a doppia frizione DSG.
La Golf 5 (’03-’08) mette in luce il 35 % in più di rigidezza torsionale, l’inedito asse posteriore multilink a quattro bracci e il cambio DSG a sette rapporti. Non bisogna poi dimenticarsi del debutto dell’adozione del motore turbo benzina a iniezione diretta (GTI) del propulsore Twincharger (TSI) dotato di doppia sovralimentazione. Sempre con la “Cinque” arrivano la Plus, la CrossGolf, una nuova Variant e la BlueMotion. Il 2008 è l’anno della Golf 6, curata in ogni minimo dettaglio e aggiornata per rimanere al passo con in tempi. Il tutto senza tralasciare il tema della sicurezza sul quale la Casa ha lavorato molto, tanto da ottenere le cinque stelle nel crash-test EuroNCAP. L’auto rimarrà in produzione fino al 2012.Il resto è storia recente. Presentata al pubblico in occasione del Salone di Parigi 2012 la settima generazione, ancora una volta rinnovata e aggiornata sotto diversi aspetti, qualche mese più tardi (al Salone di Ginevra 2013) viene eletta Car of the Year. Attualmente la Golf è in grado di soddisfare a pieno le più disparate esigenze della clientela grazie alle differenti varianti di carrozzeria e alle numerose motorizzazioni. In tal proposito è doveroso sottolineare che la Casa oltre alle unità “convenzionali” benzina e diesel ha progettato dei propulsori “alternativi”, capaci di ridurre al minimo emissioni/consumi senza intaccare le prestazioni.
CNA, ANC-CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI: Proposta di legge a modifica del Codice Assicurazioni
CNA Autoriparazione, ANC Confartigianato e Casartigiani Autoriparazione hanno elaborato una proposta di legge con l’obiettivo di proporre una profonda modifica del Codice delle Assicurazioni private.
La presentazione della proposta di legge verrà illustrata mercoledì 1° ottobre p.v., dalle ore 10.30 alle h. 13.00, presso l’Hotel Nazionale, sala Capranichetta, Piazza Montecitorio 1, Roma. Ai lavori interverranno Silvano Fogarollo, Presidente dei Carrozzieri Confartigianato;
Franco Mingozzi, Presidente di CNA Autoriparazione; Mario Coltelli Presidente di
Casartigiani.
CNA Autoriparazione, ANC Confartigianato e Casartigiani Autoriparazione hanno elaborato una proposta di legge articolata dai seguenti principi:
– Libertà di scelta della carrozzeria cui affidare la riparazione da parte dell’assicurato.
– Riparazione eseguita nel rispetto della conformità con gli standard dei costruttori e revisione delle auto riparate dopo un incidente che ha compromesso la sicurezza del veicolo.
– Obbligo della fatturazione di tutti gli interventi riparativi. Tale fattura deve essere analitica, specificando i tempi e le modalità di riparazione nonché i ricambi utilizzati, ciò anche ai fini della tracciabilità dell’intervento per il contrasto alle frodi assicurative.
– Utilizzo pieno della cessione del credito, inteso quale diritto e opportunità previsti dalle leggi vigenti. Con la cessione del credito si permette, inoltre, all’automobilista di ricevere la riparazione in forma specifica, recandosi presso la carrozzeria che ha scelto liberamente, senza esborso anticipato di danaro.
– Difesa della concorrenza nel mercato dell’autoriparazione: nessun vantaggio dato alle imprese convenzionate con le assicurazioni e nessun svantaggio per i carrozzieri indipendenti.
– Risarcimento integrale dei danni subiti, ivi compresi i servizi aggiuntivi e complementari della riparazione quali, ad esempio, il soccorso stradale e l’auto di cortesia durante il periodo della riparazione.
– Abrogazione della disciplina del Risarcimento diretto e del suo Regolamento, anche in considerazione del suo fallimento in termini di riduzione dei premi assicurativi.
– Garanzia della terzietà e indipendenza del perito assicurativo.