Nel mese di dicembre 2017 circa 2,1 milioni gli italiani (contro 1,9 milioni nel mese di giugno) hanno richiesto almeno un preventivo online prima di sottoscrivere una polizza, il 23% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto emerge dall’ultimo report eFinance di Nielsen che, a cadenza trimestrale, registra il modo in cui sta cambiando il rapporto tra consumatori e istituti finanziari a seguito dell’innovazione digitale. Secondo la società di ricerca, l’agenzia si conferma il canale di sottoscrizione principale delle polizze assicurative ma nel corso di tutto il 2017 l’utilizzo di internet per raccogliere informazioni su prodotti e servizi si è rivelato in costante crescita. Nel caso della rc auto, il sito delle singole compagnie assicurative è stato consultato nel 75% dei casi in cui sono state avviate ricerche per confrontare più soluzioni (con un incremento di 5 punti percentuali rispetto al 2016). Contemporaneamente il numero di chi è entrato in contatto con la propria compagnia tramite l’utilizzo di un’app per smartphone è passato da 0,2 a 0,4 milioni di individui nel mese di dicembre. E questa tendenza via via sembra essere destinata a prendere piede tanto più che nel corso del 2018 si potrebbero diffondere importanti trasformazioni guidate dallo sviluppo dell’Insurtech (ovvero di quei servizi che combinano Big Data, Internet of Things, Smart Contracts, Algoritmi e Analytics). Ma lo scenario vede ancora i potenziali utenti poco informati circa queste innovazioni: nonostante siano già state portate avanti le prime esperienze nell’Instant insurance – ovvero le micro-polizze di breve durata sottoscrivibili via smartphone, tra cui la polizza infortuni dedicata a chi ama la montagna – e siano stati sviluppati modelli assicurativi peer to peer, solo il 15% di chi acquista prodotti finanziari e naviga abitualmente in internet ne ha già sentito parlare. La maggioranza degli Italiani infatti dice di non sapere come funzionano. Per contro il 57%, potenzialmente consapevole dell’importanza dei dati personali per le compagnie, sarebbe disposto a condividerli a fronte di sconti sulle polizze