A partire dal 1° novembre anche gli pneumatici destinati ad autovetture e veicoli commerciali leggeri e pesanti saranno soggetti ad un’etichettatura del tutto simile a quella che già accompagna elettrodomestici e, più recentemente, gli immobili. Se in questi casi la certificazione (in realtà si tratta di un’autocertificazione) riguarda esclusivamente gli aspetti relativi all’efficienza energetica, nel caso degli pneumatici l’approccio della Comunità Europea è molto più “sistemico” andando ad interessare sia aspetti relativi all’efficienza ed al contenimento di consumi ed emissioni, sia aspetti relativi alla sicurezza stradale. I parametri che verranno valutati ed indicati sull’etichetta saranno la resistenza al rotolamento, l’aderenza sul bagnato e la rumorosità prodotta. Il primo parametro influisce su consumi ed emissioni: su una scala valutativa suddivisa in sette classi (da A a G), la differenza di consumo tra il più efficiente ed il meno efficiente a parità di condizioni come temperatura e pressione di gonfiaggio arriva fino al 7,5%. Notevole anche la differenza per quanto riguarda l’aderenza sul bagnato tra un prodotto classificato come “A” ed uno classificato come “F” (in questo caso le classi saranno 6) che viene stimata intorno al 30%. Nella pratica questo significa che un veicolo lanciato ad 80 km/h avrà nel primo caso uno spazio d’arresto inferiore di 18 metri equipaggiato con pneumatici di classe “A”. Il rumore da rotolamento (misurato all’esterno del veicolo) sarà espresso con un valore numerico in decibel e con una rappresentazione grafica di immediata lettura: tre barre nere per prodotti con rumorosità che supera le future normative europee in tema di contenimento delle emissioni sonore (che vanno dai 70 ai 75 db a seconda della misura e della tipologia dello pneumatico), due barre per prodotti che si attestano al di sotto di tale limite di non oltre 3 db ed una barra per i prodotti di oltre 3 db inferiori al valore limite futuro. Importante ricordare che i produttori potranno commercializzare pneumatici etichettati a partire dal 30 maggio, ma che l’obbligo scatterà soltanto a partire da novembre e per gli pneumatici prodotti dopo il 1° luglio 2012.Se da un lato questa normativa aiuta il consumatore a conoscere alcune caratteristiche del prodotto che sta acquistando, dall’altro non deve far dimenticare le innumerevoli caratteristiche tecniche e prestazionali che differenziano uno pneumatico dall’altro anche in funzione del tipo di utilizzo per cui è stato progettato e a parità dei tre parametri presi in esame dalla normativa. Una grande attenzione sarà fondamentale anche sul piano dei controlli: eventuali contraffazioni o utilizzi non corretti andrebbero infatti a discapito sia dei consumatori che delle aziende produttrici rispettose del regolamento che investono risorse per conseguire elevati standard qualitativi e di sicurezza.