Scatola nera alle porte. Entro 12 mesi dall’ entrata in vigore della legge sulla concorrenza il Governo dovrà emanare decreti legislativi per la installazione sui mezzi di trasporto delle scatola nera. Lo prevede uno degli emendamenti del Ddl sulla concorrenza. Domanda aperta: “Ma dietro questa manovra si cela altro? Con quali possibili effetti a caduta sul comparto dell’autoriparazione per interventi riparativi con copertura assicurativa e libera scelta dell’autoriparatore? Analizziamo di seguito i fatti e le contraddizioni! Nei giorni scorsi, infatti, la Commissione Industria del Senato ha approvato un emendamento, proposto dai relatori Salvatore Tomaselli e Luigi Marino del PD, che delega il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi per disciplinare l’installazione obbligatoria della scatola nera (o black box) su tutti i mezzi di trasporto. La proposta di delega al Governo prevede che ci sia una “progressiva estensione” dell’ utilizzo di questi dispositivi “con priorità sui veicoli che svolgono servizio pubblico o che beneficiano di incentivi pubblici e, successivamente, sui veicoli privati adibiti al trasporto di persone o cose” senza maggiori oneri per i cittadini e per la finanza pubblica. L’ Esecutivo dovrà definire le informazioni rilevabili, disciplinare la portabilità e la interoperatività, definire il valore di prova (tutte le parti coinvolte in una lite giudiziaria avranno libero accesso ai dati rilevati dalla scatola nera e memorizzati presso un provider?) e le misure per la tutela della privacy. La Commissione Industria ha mantenuto l’accantonamento degli articoli 3 e 7 del provvedimento, in materia di Rc auto. L’ articolo 3 riguarda la trasparenza dei prezzi delle polizze e gli eventuali sconti previsti, tra l’altro, anche in caso di installazione della scatola nera. Anche l’articolo 7 riguarda il sistema degli sconti per i conducenti virtuosi delle aree a premi più alti. A quanto viene riportato, i nodi ancora aperti saranno oggetto di una verifica del Pd che dovrebbe tenersi domani (Brexit permettendo) nell’ambito di una riunione in materia. Intanto il Codacons è sul piede di guerra: Le norme del ddl Concorrenza prevedono che non vi siano “maggiori oneri per i cittadini“, ma si tratta di una promessa “da marinaio“, spiega il presidente Carlo Rienzi, “L’installazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria di una scatola nera su una automobile privata, così come la gestione dei dati e i necessari cambiamenti che vedranno coinvolte l’ industria automobilistica e le imprese assicurative, avranno dei costi enormi. Anche qualora la norma preveda che non siano i cittadini a farsi carico di tale spese, i maggiori costi saranno inevitabilmente traslati sugli utenti finali, attraverso incrementi di tariffe e prezzi”. La posta in gioco, insomma, è consistente, la spesa per l’intero sistema sarebbe pari a circa 3,1 miliardi di euro, considerato che ogni singolo apparecchio ha un costo di gestione annuo di circa 75 euro. Vale la pena, dunque, provare a fare un po’ di chiarezza. Già ora, il disegno di legge prevede la possibilità di sconti sui premi Rc auto per chi accetti di far montare sulla propria vettura il dispositivo. Attraverso l’apparecchio digitale la compagnia può verificare l’effettiva dinamica di eventuali sinistri, limitare le truffe ed esercitare azioni di rivalsa per l’eventuale concorso di colpa del danneggiato. Ma, anche in assenza della norma in gestazione, le assicurazioni si sono già mosse lungo questa direzione. L’autorità di vigilanza sul settore, l’Ivass, ha rilevato che la scatola nera è presente nel 15,8% dei contratti stipulati nel quarto trimestre del 2015, rispetto al 13,6% del 2014 e all’11,2% del 2013. La novità degli ultimi giorni, dunque, riguarda la presentazione di un emendamento da parte del governo che preveda una delega all’esecutivo per l’introduzione di un obbligo di installazione della scatola nera su auto e veicoli in genere. Una delega che, detto per inciso, si accompagnerebbe a un’altra per regolamentare il noleggio con conducente e nuovi servizi come Uber. Ci sono diversi nodi da sciogliere: i costi, la tutela della privacy, l’accesso ai dati memorizzati in caso di disputa legale, la transizione. Per intenderci, obbligo solo per le vetture di nuova immatricolazione? E con il parco auto già in circolazione che si fa? In realtà occorre valutare anche la compatibilità dell’eventuale decreto legislativo con le norme dell’Unione Europea. Solo le direttive europee possono indicare i dispositivi obbligatori per i veicoli: per questa via nell’ultimo decennio sono stati introdotti apparecchi di sicurezza come Abs, Esp e eCall (chiamata soccorsi automatica in caso d’incidente, sistema con presenza obbligatoria su tutti i veicoli commercializzati dal 31 marzo 2018). Attualmente la Ue ha allo studio nuovi obblighi (sistemi di frenata automatica, allarme in caso di cambio di corsie involontario, cruise control attivo e simili), ma non la scatola nera. Ma questo non toglie che potrebbe essere imposta ugualmente come norma di comportamento per alcune categorie di automobilisti. Tutti noi ricordiamo lo scontro ultimo intercorso nelle varie Commissioni Parlamentari per cassare gli emendamenti finalizzati all’abolizione della libera scelta dell’autoriparatore in caso di ripristino tecnico del veicolo danneggiato, al divieto dell’applicazione dell’istituto della cessione del credito etc.. L’eventuale introduzione obbligatoria della scatola nera comporterebbe automaticamente la stipula di nuovi e ben disciplinati contratti RC-AUTO, con una significativa “spinta commerciale-contrattuale” – verso la disciplina dell’indennizzo specifico, nonchè “conditio sine qua non” la canalizzazione del sinistro verso gli autoriparatori fiduciari delle compagnie che non avrebbero comunque nulla da gioire, tutt’altro! Questo scenario comporterebbe la rivisitazione da parte delle compagnie delle proprie rete fiduciari, con la concentrazione delle riparazioni presso grandi centri, azzeramento dei rapporti con piccole carrozzerie e rivisitazione a ribasso del costi orari di manodopera a fronte di elevati volumi di riparazioni e, non ultimo, la massiva fornitura di ricambi in conto lavorazione. Altro che vittoria per la libera scelta dell’autoriparatore!! …… Come diceva un noto ed apprezzato aforisma di Giulio Andreotti: “A parlare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina…..”.
Autore: Tempario
LUK abbandona il listino per favorire il consumatore finale
Al fine di rendere maggiormente concorrenziale il prezzo di riparazione, Schaeffler Italia, proprietaria del brand LUK, ha deciso di eliminare il listino al pubblico. La decisione pone il mercato autoriparativo nella condizione di agire senza impedimenti e l’officina di proporre all’automobilista la migliore offerta. Questa decisione consentirà alle strutture autoriparative più dinamiche di competere con sempre maggiore efficacia, introducendo nel mercato italiano modalità commerciali già affermate in altri paesi europei. La scelta compiuta da Luk accoglie compiutamente le normative europee in merito a concorrenza e libero mercato, liberando gli auto riparatori da logiche commerciali poco elastiche, causate dal listino al pubblico.
Eurorepar sarà presente ad Autopromotec
Eurorepar è un’insegna che individua una rete europea di officine specializzate nella riparazione e nella manutenzione di auto di tutti i brand. È nata in Francia a fine 2002 ed è sostenuta e garantita dal supporto di un’azienda di livello quale Citroën. La rete italiana è stata fondata nella primavera del 2005 e conta oggi più di 200 officine supportate da oltre 145 distributori di parti di ricambio. La rinnovata ed ampliata offerta di prodotti di Eurorepar sarà presentata ad Autopromotec, la rassegna espositiva punto di riferimento dell’aftermarket automobilistico internazionale, in programma dal 25 al 29 maggio a Bologna. Dopo “Back in the Race” ecco arrivare “Push to Pass”, la nuova strategia del gruppo PSA, che copre il periodo 2016-2021. La prima tappa di questa offensiva è l’attività dei ricambi. Dopo aver consolidato la logistica della sua rete di distribuzione negli ultimi due anni, il produttore si accinge a iniziare il progetto “IAM”. Si prevede di rendere operativo entro questa estate un nuovo magazzino di ricambi a Vesoul per rifornire la filiera indipendente. Secondo le prime indiscrezioni, questo sito gestirà inizialmente 10.000 referenze per arrivare a 77.000 codici nel 2018.In parallelo, PSA ha deciso di espandere la propria offerta di servizi nei suoi punti vendita, puntando in particolare sulla sua insegna multimarca Euro Car Service Repar. La rete costituirà verosimilmente il pilastro della nuova strategia del gruppo.
FIAMM: Energy Check 2016
Anche quest’anno FIAMM ha dato il via alla campagna ENERGY CHECK. La campagna, valida dall’1 Giugno al 31 Agosto 2016, ha lo scopo di sensibilizzare gli automobilisti sul controllo della batteria installata sulla propria auto prima di andare in vacanza e prevede la consegna un depliant (fornito da FIAMM) che permette di attivare gratuitamente il servizio di assistenza stradale valido per 6 mesi in tutto il territorio italiano. Tutte le officine aderenti verranno indicate sul sito FIAMM Network e sulla App di FIAMM “iOfficina”, scaricabile semplicemente con il proprio iPhone o iPad.Le batterie Fiamm mettono esperienza, tecnologia e processi OEM a disposizione del mercato aftermarket in un prodotto di alto livello con una forte personalità italiana. Fiamm Titanium si compone della linea Titanium Pro, pensata per le auto moderne nei più diffusi formati europei, e la linea Black Titanium destinata invece alle auto di origine asiatica nei formati JIS.
Entrambe le linee godono della qualifica di “Ricambio di qualità equivalente ai sensi del regolamento EU 461/2010
Salone dell’Auto di Torino : Nuova Renault Scénic
Salone dell’Auto di Torino , Renault presenta, in anteprima nazionale, Nuova Scénic. Renault Scénic reinventa il concetto di monovolume, proponendo un design moderno dalla spiccata personalità, senza rinunciare al comfort e alla modularità che sono alla base del successo delle tre generazioni e che hanno fatto la storia degli ultimi 20 anni. Il nuovo design di Nuova Scénic rappresenta una netta evoluzione rispetto ai codici tradizionali delle monovolume con le sue proporzioni inedite che presentano un armonioso equilibrio tra le grandi ruote da 20 pollici di serie, l’altezza al suolo del veicolo, il passo allungato e lo sbalzo posteriore ridotto. La fluidità della silhouette, lo slancio in avanti della linea di cintura della scocca e le spalle marcate conferiscono al modello un inedito dinamismo. Nuova Scénic è l’unica sul segmento delle monovolume compatte a proporre le tinte carrozzeria Be-Style che le conferisce distinzione e modernità, valorizzandone le proporzioni dinamiche. Al Salone dell’auto di Torino Parco Valentino, Nuova Scénic è esposta nella tinta Be-Style Giallo Miele con tetto Nero Etoilé.
Anche in questa quarta generazione, il comfort e la modularità sono gli elementi che caratterizzano il DNA del modello. L’abitacolo è spazioso e confortevole e offre una modularità rinforzata rispetto alle precedenti generazioni:
– Nuova Scénic è leader nel segmento delle monovolume compatte per la capacità totale dei vani portaoggetti addizionali con un totale di carico di 63 litri.
– Il vano bagagli di Nuova Scénic, con un volume di 496 dm3 VDA (pari a 572 litri), guadagna 26 dm3 VDA rispetto a Scénic 3, e si posiziona così nella top 3 del segmento delle monovolume compatte.
– “One Touch Folding” per ripiegare automaticamente i sedili posteriori.
– Cassetto e Tavolini “Easy Life” affinché tutti i passeggeri possano godere di tutti gli spazi in viaggio.
Prima in assoluto nel segmento delle monovolume compatte, Nuova Scénic è equipaggiata di serie con la Frenata di Emergenza Attiva con rilevamento pedoni (AEBS/Active Emergency Braking System), un dispositivo di assistenza alla guida che consente di innescare una frenata di emergenza attiva nel caso in cui fosse rilevata la presenza di un pedone. Tale funzionalità è disponibile su un ampio range di velocità, da 7 a 60 km/h.
Inoltre, Nuova Scénic offre prestazioni da segmento superiore come i dispositivi di assistenza alla guida ADAS già disponibili sui modelli alto di gamma Espace e Talisman e su Nuova Mégane; la tecnologia Multi-Sense®, R-Link2 con schermo touch screen da 8,7 pollici e Head-up display a colori.
Nuova Scénic offre una gamma motori molto ampia con due motorizzazioni benzina e cinque motorizzazioni diesel tra cui il nuovo Hybrid Assist.
Entro la fine del 2016 Nuova Scénic sarà proposta con una versione diesel elettrificata sul motore dCi 110 con trasmissione manuale a 6 rapporti. La motorizzazione Hybrid Assist sarà caratterizzata da consumi estremamente contenuti e piacere di guida. Il sistema consentirà di fornire un supplemento di accelerazione in alcune fasi di utilizzo, in particolare ai bassi regimi.
Energy TCe 115 (con cambio manuale 6 rapporti)
Energy TCe 130 (con cambio manuale 6 rapporti)
Energy dCi 95 (con cambio manuale 6 rapporti)
Energy dCi 110 (con cambio manuale 6 rapporti o cambio automatico EDC 7 rapporti)
Energy dCi 110 Hybrid Assist con trasmissione manuale 6 rapporti
Energy dCi 130 (con cambio manuale a 6 rapporti)
Energy dCi 160 Twin Turbo (con cambio EDC 6 rapporti)